Dall’inglese Off-Guardian traduco il pezzo che segue: l’aggiornamento dell'”epidemiologo dilettante” anche “sviluppatore di software”, Bill Gates: il nuovo vacci no in arrivo meglio di questo attuale, che non previene la trasmissione…
Il magazine online OffGuardian è nato nel febbraio 2015 e prende il nome dal fatto che “i suoi fondatori erano stati tutti censurati e/o banditi dalle sezioni “Comment is Free” del Guardian”.
(fonte immagine di apertura: articolo originale)
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La scorsa settimana Bill Gates, il professionista sviluppatore di software ed epidemiologo dilettante, ha ammesso che i “vacci ni” Covid a mRNA, hanno “tre problemi”, tra cui quello di non prevenire la trasmissione.
Ma quella che a prima vista sembra essere una franca ammissione, in realtà mira a proteggere la narrativa e a creare un nuovo mercato per nuovi vaccini.
Parlando a un panel del Lowy Institute a Sydney, in Australia, Gates ha detto al pubblico:
Dobbiamo anche risolvere i tre problemi dei vaccini. I vaccini attuali non bloccano l’infezione, non sono ampi – quindi quando si presentano nuove varianti si perde la protezione – e hanno una durata molto breve… |
Sia chiaro, l'”ammissione” di Gates di alcuni presunti problemi con i “vaccini”, relativamente innocui, non è dovuta a un attacco di coscienza o a un lapsus freudiano, ma solo alla preparazione della fase successiva della truffa.
In primo luogo, quando si sta cercando di vendere una storia a sette miliardi di persone, una “ammissione” diplomatica può in realtà favorire la propria agenda e rafforzare la narrativa.
Quando si “ammette” che un vaccino “non previene la trasmissione”, si sottolinea anche che c’è una nuova malattia da trasmettere. Quando si critica un vaccino perché non protegge dalle varianti, si rafforza l’idea che esistano davvero delle varianti.
Con l’atto di cedere teoricamente terreno, si sta in realtà rafforzando una posizione difensiva e – cosa più importante – si attirano i propri critici affinché concedano essi stessi la parte più importante della narrativa: la realtà della “pandemia”.
Allo stesso tempo, c’è il vecchio e limitato passatempo: ammettere piccoli “errori” per camuffare le grandi bugie. La memoria si imbuca in una psy-op [operazione psicologica].
“I vaccini non funzionano bene come pensavamo. Non abbiamo previsto le varianti spaventose. Abbiamo accidentalmente falsificato i dati e accidentalmente saltato le sperimentazioni e accidentalmente, nel farlo, abbiamo fatto una fortuna”. |
Ops.
E naturalmente arriva l’inevitabile passo successivo: “Ma non preoccupatevi, questa volta ci riusciremo”.
Perché ragione ultima, per cui ammettere che i vostri vecchi vaccini non funzionano è che potete vendere alla gente il vostro nuovo vaccino. Si tratta di un “aerogel” da inalare per prevenire la trasmissione, nel caso ve lo steste chiedendo, ed è in fase di sviluppo almeno dallo scorso marzo.
Gates ne parla nel corso del panel [54:18]:
Pensiamo che, subito in un’epidemia, si possa anche avere una cosa da inalare che impedisca di essere infettati. Un bloccante, un bloccante inalato”. |
… e nel giro di una settimana da questo discorso è stato oggetto di articoli su CNET [23 gennaio], Yahoo [23 gennaio], Miami Herald [23 gennaio], GAVI [24 gennaio], News Medical [27 gennaio], ancora CNET [30 gennaio] e Nature [1 febbraio].
È interessante notare che questo nuovo vaccino fa notizia proprio mentre Big Pharma vede diminuire i profitti legati a Covid. Quindi, sì, Pharma Bill e i suoi amici potrebbero fare mea culpa su questi vaccini, ma date loro solo qualche miliardo di dollari in più e la prossima volta faranno le cose per bene.
E se non lo faranno, beh, sicuramente la volta successiva. Promesso.
Fonte: https://off-guardian.org/2023/02/02/bill-gates-aerogel-the-next-stage-of-mrna-vaccines/
traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net