Traduco dal post originale di quest’uomo, dove si trovano tutte le immagini fisiche e i referti medici. Ennesima storia agghiacciante. Ennesimo tergiversare medico. Ennesima vacuità istituzionale. Gli ennesimi … dell’Occidente Covid.
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Io e la mia fidanzata avremmo dovuto sposarci nel luglio 2022. Visti i primi due vaccini obbligatori, pensammo che non avremmo avuto altra scelta se non quella di continuare a fare i richiami per poter viaggiare per la nostra luna di miele e avere la libertà di andare nei negozi ecc.
Decidemmo cosi di fare il terzo richiamo Moderna prevedendo che forse sarebbe stato richiesto anche dal governo canadese.
Il 18 febbraio 2022 alle 10 del mattino abbiamo fatto il terzo richiamo Moderna (tutti i precedenti erano stati moderna). La mattina dopo, la mia fidanzata iniziò ad avere palpitazioni, dolori al petto e mancanza di respiro, così l’ho portata al pronto soccorso. Per via delle regole del COVID non potevo rimanere in ospedale e sono tornato a casa.
Mentre le facevano i test in ospedale, io ero a letto per quasi tutto il giorno, perchè mi sentivo un po’ strano, ma mi diedi una mossa pensando di non aver dormito bene la notte precedente.
I malori, il ricovero e la terapia di urgenza
A lei fecero un #ECG riscontrando una tachicardia, per cui le diedero delle pillole. Fece poi anche una ecografia e le dissero che le avrebbero dato delle pillole per una lieve infiammazione cardiaca. Nel pomeriggio venne dimessa dall’ospedale e andai a prenderla.
Verso le 19 cominciammo a preparare la cena ed io iniziai a sentire un forte dolore al petto. Presi il mio misura pressione rilevando che era molto più alta del normale. In quel momento mi arrivarono delle vertigini. Mi distesi sul divano dicendo alla mia fidanzata di chiamare un’ambulanza. Mentre stavano arrivando, riuscii ad alzarmi, a liberare un po’ di spazio in corridoio per la barella e a sistemare i cani.
Quando i paramedici arrivarono, la mia fidanzata disse loro che avevamo fatto il richiamo di Moderna il giorno prima. I paramedici mi fecero poi un ECG dicendomi subito : “Signore non si faccia prendere dal panico, ha solo avuto un lieve attacco di cuore”.
Mi diedero delle pillole mettendomi sulla barella. Credo che il viaggio verso l’ospedale non durò più di 3 minuti. Da quel momento in poi le cose cominciarono a diventare confuse. Le porte si aprirono e ad attendermi c’era un team di una dozzina di medici.
Mi portarono d’urgenza in emergenza. Dopo di che ricordo due cose: la mia fidanzata che veniva a trovarmi e il trovarmi in un’altra stanza con le flebo. Non ricordo che mi avessero cambiato i vestiti. Mi isolarono in attesa dei risultati del test COVID. In quel periodo, a quanto pare, mandai messaggi e selfie alla mia famiglia, ma non ricordo di aver fatto nulla di tutto ciò. Anche se i referti medici dicono che ero cosciente.
Contatterò i dipartimenti degli archivi per evidenziare questi falsi rapporti e chiedere modifiche. Non ero cosciente e consapevole delle cose che dicevo. Molte cose riportate erano senza senso. La cosa successiva che ricordo è una serie di sogni (mescolati a quello che credo fosse il paradiso).
Ricordo anche di aver aperto gli occhi e di aver sentito metà del mio viso iniziare a cadere lentamente (paralisi temporanea). I medici mi urlavano: “Signore, riesce a sentire il braccio?” ecc. Pensavo fosse un sogno, ma settimane dopo, al mio risveglio, i neurologi mi dissero che era successo davvero. Il giorno dopo le mie condizioni iniziarono a peggiorare.
Ero in coma e la mia FE cardiaca [parametro più impiegato in cardiologia per la valutazione della funzione sistolica del ventricolo sinistro] era scesa al 45%, poi al 25% e continuava a scendere al 10-15%, non avevano altra scelta se non quella di sottopormi a un ECMO [ ExtraCorporeal Membrane Oxygenation è una tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione].
In pratica è una macchina che fa circolare il sangue nel mio corpo, lo ossigena e respira per me. È la forma più aggressiva di sostegno alla vita. La macchina mi tenne in vita, anche se non è stata progettata come supporto vitale permanente.
L’ospedale decise poi di trasferirmi in un ospedale più grande nelle vicinanze, che disponeva di un’ équipe cardiaca più forte. I medici ritennero che avrei potuto aver bisogno di un trapianto di cuore. Le cose si stavano mettendo male. Mi installarono una impella nel cuore.
A un certo punto l’ECMO smise di funzionare bene e iniziai a sanguinare da una delle aperture (si apre la zona pelvica su entrambi i lati e si collegano dei tubi spessi ad alcune arterie per deviare il flusso sanguigno in entrata e in uscita dal corpo verso la macchina ECMO per ossigenarlo) .
Inizia a perdere sangue molto rapidamente, credo 2 unità di sangue, e l’équipe medica, come disse un’infermiera, “correva come galline senza testa” facendomi delle trasfusioni mentre la mia pressione sanguigna si abbassava drasticamente.
Purtroppo in quel momento mia madre era lì e ha visto gli asciugamani di sangue intorno a me, mentre il personale aspettava che il trasporto venisse a prendermi per portarmi in chirurgia a riparare l’impianto. Mia madre voleva andarsene e un’infermiera la trattenne dicendole “no, lei rimanga”.
“La mia morte”
Crediamo che l’infermiera fosse abbastanza sicura che stessi per morire in quel momento e volesse che mia madre fosse presente. Il trasporto ci metteva troppo ad arrivare, così i medici e le infermiere decisero di operarmi da soli, non c’era più tempo da aspettare.
Durante l’intervento ho perso altre unità di sangue e in quel momento credo di essere morto. Ho acquistato tutti i miei archivi medici mesi dopo, solo per scoprire se la mia morte clinica fosse stata riportata da qualche parte. E in effetti, dopo quell’intervento mi stavano rianimando.
Per la cronaca, non ero una persona molto religiosa (semmai più spirituale), non avevo mai immaginato quale sarebbe stato l’aldilà e soprattutto: quando mi portarono in ospedale non l’avevo per la mente, non avevo la minima idea che sarei morto a un certo punto. Mai si penserebbe che questi sono potenzialmente gli ultimi minuti coscienti sulla terra.
La prima cosa che vidi fu uno spazio vuoto e buio con una lettera davanti a me, scritta da me. Non potevo leggere quello che c’era scritto, quindi mi è stato narrato dalla mia stessa voce.
Iniziava con “Cari amici e familiari, oggi sono morto…“. In quel momento ho riconosciuto che ero morto. Non è stato spaventoso né triste, solo un po’ sorprendente. La mia coscienza non vedeva l’ora di vedere cosa sarebbe successo dopo.
L’aldilà
La lettera svanì e un attimo dopo mi trovai in uno spazio vuoto e buio. Qualcosa mi graffiò il braccio per attirare la mia attenzione. Guardai alla mia destra e c’era una piccola creatura mezza umana. Non parlava, indicava solo una direzione per dirmi dove andare.
Alzai lo sguardo e c’erano queste ombre all’interno di luci che mi guardavano. Dovetti sceglierne alcune di cui mi fidavo per poter passare all’aldilà. Appena fatta la scelta, iniziai a muovermi verso la luce finché non divenne tutto bianco e luminoso.
Sapevo che mi stavo dirigendo verso l’aldilà ed ero piuttosto eccitato. In nessun momento ho visto la mia vita lampeggiare dietro di me. Avevo salutato tutti attraverso la narrazione della lettera. Una volta superata la luce, mi trovai in uno spazio infinitamente ricco di energia.
Non ero più in una forma fisica. Arrivare lì fu come una boccata d’aria fresca. Lo spazio era luminoso, sfocato e vuoto, senza nessuno vicino a me. Sembrava un mondo nuovo, con un cielo azzurro, strutture di colore metallico che si estendevano all’infinito.
Mi sembrava che ci fosse un’infinità di informazioni da scoprire, ero affascinato. I colori erano chiari, anche se tutto era sgranato rispetto al mondo reale. Mi guardai intorno per qualche secondo, finché non fui trascinato fuori. Non lo vidi mai più.
Il ritorno
Alcuni giorni dopo il mio cuore ha ricominciò a battere da solo, così mi tolsero l’impella. Alcuni giorni dopo ricominciai a respirare lentamente da solo, così rimossero l’ECMO e decisero di ridurre i farmaci per vedere se mi sarei svegliato.
I neurologi avevano valutato il mio cervello e avevano detto a mia madre che c’era poca o nessuna attività cerebrale (avevano fatto delle letture con degli elettrodi sulla mia testa, alla fine avevo perso i capelli in quelle zone).
Mia madre ebbe una discussione con loro e disse “no, ero con lui e mentre dicevo il suo nome mi ha stretto il dito” – e un’infermiera ha appoggiato mia madre disse “sì, l’ho visto”. Iniziò una discussione tra il personale medico.
Alcuni giorni dopo cominciai a dare segni di risveglio e a cercare di comunicare con gli anagrammi, anche se non ero ancora del tutto cosciente. Poi ricordo di essermi svegliato e di aver capito che ero sopravvissuto. Mi tolsero i tubi e la prima cosa che dissi a mia madre fu: “Sono morto e ho visto l’aldilà”.
Non sono stato in grado di camminare per mesi, ho avuto tremori alle mani e visione doppia per settimane dopo il risveglio. Anche i miei reni avevano ceduto, così sono stato in dialisi per settimane, sperando che i reni ricominciassero a funzionare (per fortuna lo hanno fatto, i giorni di dialisi sono stati dolorosi).
I miei polmoni erano collassati e quindi mi mancava il respiro per qualsiasi movimento che richiedesse energia. I punti di sutura nella zona pelvica a un certo punto cominciarono a riaprirsi, quindi dovettero ricucirli.
Il recupero
Durante l’intervento ebbi una reazione allergica alla lidocaina . Non riuscivo a respirare bene. Una ferita restò aperta e ho avuto bisogno di infermieri per mesi, che pulissero e tamponassero la ferita aperta, questo anche dopo aver lasciato l’ospedale. Gli infermieri mi visitavano quotidianamente a casa per curarmi.
Il ricovero è durato 2 mesi, seguito da un centro di riabilitazione. Sono uscito dopo soli 5 giorni perché c’era un’epidemia di COVID e non volevo correre il rischio di infettarmi. Ho continuato a fare fisioterapia come paziente ambulatoriale per un mese, fino al termine della obbligatorietà
Mi consigliarono di continuare la fisioterapia con un chinesiologo privatamente (non più sotto il sostegno dell’assistenza medica). Sono passato dall’uso del bastone per camminare, al jogging leggero e infine alla corsa e agli allenamenti ad alta intensità. È stato un processo di recupero incredibilmente difficile.
Sono passati più di 6 mesi dal mio ricovero e il mio cuore è considerato “normale”, anche se ho alcune lievi cicatrici e i cardiologi mi hanno detto che non conoscono gli effetti a lungo termine di tali cicatrici. Dopo un trattamento così intenso, è un miracolo che mi stia riprendendo.
Sto partecipando a un programma decennale di ricerca cardiovascolare, in cui con il mio sangue, essi sono in grado di far ricrescere il mio tessuto cardiaco per i test. Spero che questo porti a nuove scoperte nella salute e nei trattamenti cardiovascolari.
I medici e le istituzioni
Alcuni medici dell’ospedale hanno ammesso che la causa era stata il terzo vaccino Moderna, mentre altri si sono rifiutati di parlarne (cambiavano argomento o eludevano la domanda). Tuttavia, l’ospedale mi ha consegnato una lettera in cui si affermava che non potevo più ricevere altri vaccini Moderna.
Hanno anche detto che non sono riusciti a trovare una ragione per tutto quello che mi è successo. Attualmente stanno cercando una malattia mitocondriale. In ospedale ero una specie di caso famoso, perché le équipe mediche erano perplesse sul perché mi fosse successo tutto questo.
Poiché non riuscivano a trovare nessun’altra ragione, sono venuti a trovarmi e hanno detto che non avevano altra scelta se non quella di segnalare il mio caso al governo e hanno presentato…una traccia della dose/filetta che mi è stata somministrata (non dimenticate il fatto che tutto è iniziato con il ricovero della mia fidanzata).
I funzionari del governo mi hanno chiamato e mi hanno detto che stavano aspettando tutte le mie cartelle cliniche per avviare un’indagine. La signora con cui ho parlato ha detto: “Ho sentito parlare di casi di miocardite dopo il vaccino, ma niente di così grave come il suo caso. Se questo è dovuto al vaccino, dobbiamo davvero scoprire perché”.
Da allora non li ho più sentiti. Si sono anche offerti di formalizzare (apporre un timbro governativo) l’esenzione dal vaccino per me, ma hanno detto che l’ospedale deve contattarli per tale richiesta. Sto ancora aspettando che i medici mi rispondano.
Attualmente sto cercando di convincere il mio cardiologo o il medico di medicina interna/direttore a compilare/firmare il modulo per l’indennizzo da vaccino in modo da poterlo richiedere. È necessario che un medico rappresenti il vostro caso.
Un medico ha chiesto al cardiologo di compilare il modulo, mentre il cardiologo ha chiesto a lui di compilare il modulo. È piuttosto fastidioso e difficile trovare un medico (tra i tanti che mi hanno curato) che rappresenti il mio caso
Ulteriori problemi:
– Ho avuto strane convulsioni, anche se non sono sicuri che fossero convulsioni.
– Ho vomitato molto nel mio primo giorno di ricovero.
– Ero delirante e urlavo contro la mia famiglia, tanto che dovettero legarmi al letto. Non ricordo nulla di tutto ciò.
– Avevo una miocardite a cellule giganti.
– Nei miei sogni sentivo dolore al petto e continuavo a chiedere ai medici “per favore, toglietemi l’asta di metallo” – presumo di aver sentito l’installazione dell’impella anche attraverso i miei sogni.
– Ho una neuropatia e non riesco a sentire molte parti delle gambe, ad esempio le cosce. Mi si può punzecchiare, mettere del ghiaccio… non sento nulla.
– Il test genetico è risultato negativo per qualsiasi malattia immunitaria.
– Non ho perdite di memoria.
– Ho dei calcoli tonsillari in gola, probabilmente dovuti all’intubazione.
– Probabilmente sarei dovuto morire e spero che il mio caso permetta ai funzionari di scoprire nuovi pericoli con i vaccini mRNA DCOVID.
La mia ultima preoccupazione è ora l’aspettativa di vita dopo aver subito un trattamento così scioccante di ECMO, insufficienza cardiaca e cicatrici. Per il resto mi sento meglio, ho rinnovato la mia alimentazione e faccio esercizio fisico 3 volte a settimana.
Non ho più paura della morte, ma piuttosto mi rattrista l’idea. Soprattutto perché sarebbe l’ultima volta che vedi i tuoi cari nella forma in cui li vedi oggi. Avrei dovuto sposarmi a luglio, ma abbiamo rimandato a fine settembre 2022… tra poche settimane!
Condivido questa storia per i miei amici e la mia famiglia che hanno subito un trauma durante quei mesi. Nessuno dovrebbe mai essere testimone e provare un tale dolore/stress
La storia continua furiosa con la fidanzata
Ho appena portato la mia fidanzata in ospedale per una possibile fibrillazione atriale secondo il mio dispositivo ECG @AliveCor KardiaMobile 6L. Oggi si è sentita male, con frequenza cardiaca e pressione sanguigna elevate. Ha preso la stessa 3a fiala di moderna a febbraio.
Sono andato a prenderla stamattina intorno alle 17, ecco la loro valutazione:
– Escludono la potenziale fibrillazione atriale segnalata dal dispositivo ECG a 6 derivazioni. La mia fidanzata ha chiesto: “In quale altro modo posso provare questi sintomi? Mi avete già fatto indossare un holter per 24 ore a giugno/luglio?”.
– Le hanno proposto di chiedere al suo medico di famiglia di farle indossare un holter per più di 24 ore. Anche se una tachicardia così grave si verifica qua e là. Alcuni giorni va bene, altri è più grave.
l problema del sistema medico qui è che, a meno che tu non stia morendo, a loro non importa.
– Non le hanno dato alcun farmaco per controllare i ritmi anomali e la pressione. Il medico ha solo detto che è un po’ strano…
fonte: https://rattibha.com/thread/1567930080608882694
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net