Medici controcorrente Inganni

Dr Vernon Coleman: medici e infermieri hanno tradito i pazienti e se stessi

Scritto da Cristina Bassi

Traduco nel seguito la trascrizione di un video (che si presume verrà presto bloccato…) dello scrittore dr Coleman. Si tratta di un accorato appello e severo monito sulla situazione venutasi a creare in UK con la faccenda coronavirus.
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Chi è il dr Coleman?

Wikipedia ci dice: “Vernon Coleman è un autore inglese, editorialista ed ex medico di base. Ha scritto più di 100 libri, tra cui opere sulla salute umana, sulla politica, sul cricket e sugli animali, e una serie di romanzi. Nel 1981, il dottor Coleman è stato multato dal DHSS (Ministero della Previdenza Sociale inglese) per aver rifiutato di scrivere le diagnosi sulla base di note di malesseri, cosa che considerava una violazione della riservatezza del paziente”.

E dal suo sito leggiamo:

“ Vernon Coleman MB ChB DSc (laurea in medicina, dottore in Scienza) è un autore bestseller del Sunday Times ed è uno dei pochi autori qualificati dal punto di vista medico a scrivere su questioni mediche senza esercitare pregiudizi e senza alcun impegno o fedeltà professionale o commerciale.

La sua onestà gli ha reso molti nemici tra l’establishment medico e tra le alleanze commerciali dell’establishment. Le sue previsioni e  i suoi avvertimenti sono stati pronunciati con anticipo di anni (e, in molti casi, di decenni), ben  prima che altri scoprissero e comprendessero le prove o avessero avuto il coraggio di parlare.

Inoltre, in molti dei suoi libri di medicina e in migliaia di articoli di giornali e riviste, il dr Coleman ha richiamato l’attenzione sui pericoli dell’uso di specifici farmaci da banco e da prescrizione.

Il dottor Vernon Coleman non è secondo a nessuno per quanto riguarda l’individuare i pericoli per la salute. Dagli anni Settanta, quando sono stati pubblicati i suoi primi due libri rivoluzionari (The Medicine Men and Paper Doctors), il dottor Coleman si è fatto degli amici tra i pazienti e dei nemici tra i medici e le aziende farmaceutiche.

In The Medicine Men (1975), Vernon Coleman ha richiamato l’attenzione sul rapporto pericolosamente stretto tra l’establishment medico e l’industria farmaceutica. In Paper Doctors (1977) ha sostenuto che la maggior parte della ricerca medica viene fatta a beneficio dei ricercatori (e delle aziende farmaceutiche) e che invece il denaro sarebbe stato meglio speso per utilizzare le informazioni che già abbiamo e per incoraggiare il pubblico ad evitare i pericoli noti per la salute”.

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La denuncia e il monito: perché i medici ci hanno messo cosi tanto a dire la verità?

Un numero crescente di medici e infermieri sembra svegliarsi e mettere in discussione il fatto che non vi sia alcuna scienza dietro la bufala del coronavirus. È molto bello e mi congratulo con loro. Ma perché diavolo ci hanno messo così tanto? Perché hanno aspettato così tanto per parlare? Il loro silenzio ha tradito i loro pazienti, la loro professione e se stessi.

Solo un completo idiota avrebbe potuto pensare che questa “crisi” prodotta richiedesse la chiusura di ospedali e ambulatori medici di base. Come hanno potuto i medici stare a guardarei malati di cancro privati delle cure essenziali? Il servizio sanitario nazionale avrebbe dovuto essere lapidato, non applaudito.

Non c’è mai stato un rischio maggiore di quello che si corre ogni anno con l’influenza. In effetti, le cifre mostrano che il comune virus dell’influenza ha sempre rappresentato un rischio molto più grande del coronavirus.

Finora quest’anno il coronavirus ha colpito 10 milioni di persone. L’influenza può colpire 1 miliardo di persone nello stesso periodo. E i tassi di mortalità per i due sono quasi identici. Non chiudiamo ospedali e cliniche ogni volta che compare l’influenza! Quindi, ovviamente, si è trattato di una chiusura di ospedali,  negozi, aziende e così via, motivata da ragioni politiche. E i medici avrebbero dovuto vederlo.

E proprio come la chiusura degli ospedali provocherà molti più morti di Covid-19, così l’uso di mascherine provocherà molti più morti di quanti se ne possano salvare. Indossare una maschera riduce i livelli di ossigeno nel sangue. Ho visto automobilisti con le maschere. Ho anche visto autisti di autobus che indossavano maschere. Queste cose riducono l’ossigeno nel sangue.

Tra non molto ci sarà un disastro con un autobus che si schianta perché l’autista indossava una maschera ed è diventato ipossico. Per quale altro motivo, secondo voi, i governi di tutto il mondo ammettono che le persone con problemi respiratori o cardiaci non devono indossare una maschera? E le stupide regole sul distanziamento sociale non sono mai state giustificate. Non c’è mai stata una scienza che le sostenesse.

Chiunque creda nelle eresie gemelle, quella del distanziamento sociale e delle mascherine, è per definizione un pazzo certificato, un cretino, oppure si trova nel lato oscuro della razza umana. La maggior parte sono di sinistra, fascisti pro UE e credono nelle sciocchezze del cambiamento climatico.

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Medici e infermieri  ora si stanno svegliando…

Medici e infermieri che ora si stanno svegliando con l’idea di essere stati ingannati, affermano di aver ricevuto l’ordine di dire che se avessero parlato sarebbero stati puniti.

Ebbene, è vero che le autorità stanno punendo i medici che osano mettere in discussione la linea ufficiale. Conosco un medico nel Regno Unito che è stato cancellato dall’ordine dei medici, per aver messo in dubbio la storia del coronavirus.

E negli Stati Uniti, il dottor Scott Jensen, un medico che è anche senatore dello stato, è indagato per aver rilasciato dichiarazioni sulla somiglianza del coronavirus con l’influenza e sul modo in cui sono stati firmati i certificati di morte.

Ed è anche vero che rimedi semplici ed efficaci sono stati banditi o demonizzati semplicemente perchè cosi potessimo tutti essere preparati al vaccino.

Ma se la maggior parte dei medici di un grande ospedale parlasse, nessun burocrate oserebbe cancellarli tutti dall’ordine. Se 500 medici si opponessero alla verità, sarebbe impossibile toglier loro tutte le licenze.

“Io lavoro in un ospedale” – scrisse un coraggioso dipendente del servizio sanitario nazionale (inglese)- Finora nessuno degli infermieri, dei medici o dei domestici si è ammalato. I pazienti con il coronavirus vengono trasportati in tutto l’ospedale, ai raggi X, alla TAC e al reparto, eppure, misteriosamente, nessuno si infetta”.

Che tipo di persone senza spina dorsale lavorano nel settore sanitario in questi giorni? Questo è il tipo di scusa popolare tra i minori  criminali di guerra. Eppure, guardando il lato positivo, alcuni di loro si stanno svegliando e ora si rendono conto che la bufala del coronavirus era proprio quella: un trucco politico, concepito ed eseguito da persone con un’agenda nascosta.

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Enormi i danni causati dalla chiusura di ospedali

I danni causati dalla chiusura dell’ospedale saranno enormi. E i problemi mentali causati dalla paura saranno di lunga durata, anche permanente. Milioni di persone soffrono di una grave depressione a causa delle bugie che sono state raccontate. I tassi di suicidio andranno alle stelle.

Tutti i medici che usano ancora il distanziamento sociale e che indossano mascherine al di fuori della sala operatoria dovrebbero vergognarsi. Essi, come gran parte del resto della popolazione, sono stati presi in giro e se gli fosse rimasto un po’ di orgoglio professionale, arrossirebbero, imbarazzati della loro stessa credulità e si vergognerebbero per quanto facilmente sono stati resi parte di una cospirazione malvagia e fatti passare per stupidi.

Ora è il momento che le professioni mediche e infermieristiche si alzino in piedi ed esigano risposte e spiegazioni dai dirigenti delle loro professioni e dagli amministratori che hanno dato gli ordini che hanno portato inutilmente a decine di migliaia di morti.

Dovrebbero anche insistere perchè gli ospedali siano ora completamente aperti e che ai pazienti venga detto che non c’è nulla da temere. Perché, sebbene un numero crescente di medici si renda conto che lo spavento del coronavirus è una bufala, ci sono ancora ospedali e amministratori che si comportano come se fossimo nel bel mezzo di un’epidemia di peste bubbonica.

L’ultima follia dell’NHS (servizio sanitario nazione inglese) è che i responsabili suggeriscono ai pazienti che vogliono essere curati in un reparto di Infortuni e Pronto Soccorso di telefonare e di prendere un appuntamento!

Secondo quanto riferito, il direttore medico nazionale dell’NHS England ha detto alla House of Commons health and social care committee  (Comitato per la salute e l’assitenza sociale della Camera del Comuni- un ramo del parlamento britannico) ,che il servizio sanitario voleva che prima  i pazienti telefonassero e poi  fosse loro assegnata una fascia di tempo per frequentare il reparto di pronto soccorso.

Ora ne ho sentite di ogni!

Ci si aspetta che i pazienti che hanno un disperato bisogno di aiuto, che sanguinano, che soffrono, con le ossa che sporgono da angolazioni strane … telefonino e prendano un appuntamento per essere visti nel reparto infortuni e pronto soccorso. Il triage  (il sistema per le priorità al pronto soccorso) a quanto pare, sarà ora fatto telefonicamente da adolescenti . Che qualifiche avranno? Forse il diploma di maturità in falegnameria?

I parenti sconvolti dovranno telefonare e fissare un appuntamento prima di recarsi in ospedale. Il piano è semplicemente quello di uccidere più pazienti? La chiusura dell’ospedale non ha ucciso abbastanza?

Vi dirò cosa succederà: tutti chiameranno un’ambulanza. E chi può biasimarli? Per quanto riguarda gli ospedali, anche il Royal College of Physicians ammette che molti servizi del NHS non torneranno a pieno regime per più di un anno.

Milioni di pazienti aspetteranno troppo a lungo. I pazienti che soffrono di dolori dovranno aspettare più di un anno per essere curati. I tempi di attesa saranno vergognosamente lunghi. Decine di migliaia di persone non saranno visitate, se non quando sarà troppo tardi. Decine di migliaia di persone che avrebbero potuto vivere, moriranno.

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Le professioni mediche e infermieristiche devono assumersi la responsabilità

In tutto il mondo il numero di morti per la bufala sarà misurato in milioni. Sono relativamente pochi quelli che sono morti a causa del coronavirus. La stragrande maggioranza sarà morta perché è stata chiusa fuori, abbandonata o troppo spaventata per cercare aiuto.

E le professioni mediche e infermieristiche devono assumersi la responsabilità di tutto quel dolore, quel dolore e quelle morti. I medici non avrebbero dovuto accettare le sciocchezze non scientifiche che si celano dietro la bufala del coronavirus.

Prima di permettere la chiusura degli ospedali avrebbero dovuto fare domande. Non è mai stato difficile vedere che si commettevano errori. I medici e gli infermieri hanno tradito i loro pazienti e le loro professioni, ma hanno tradito anche se stessi.

Troppi erano felici di accettare gli applausi settimanali e gli elogi quando sapevano di non meritare nessuno dei due. È giunto il momento che le professioni sanitarie facciano ammenda.

Dovrebbero far capire agli amministratori e ai politici che non sono più disposti ad accettare l’assurdità del coronavirus. Dovrebbero chiedere il licenziamento dei consulenti medici del loro governo. Dovrebbero chiedere il licenziamento anche di tutti i membri dell’élite e dell’establishment medico.

Dovrebbero chiedere che il distanziamento sociale venga abbandonato e che le mascherine siano bruciate. Dovrebbero dire al pubblico che non c’è nulla da temere. E dovrebbero essere pronti a lavorare per lunghe ore per smaltire l’arretrato dei pazienti il più rapidamente possibile.

Non c’è davvero scelta. Se i medici e gli infermieri non si alzeranno in piedi, saranno veramente senza dignità.

Copyright Vernon Coleman luglio 2020

Fonte: https://www.vernoncoleman.com/main.htm

Traduzione M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

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