Se non bastasse quel che già avremmo dovuto capire negli ultimi decenni (internet ci ha sicuramente messo in grado di conoscere di più) , le ultime settimane sul suolo italico sono ricche di elementi perché anche il “grande numero delle genti” si ponga finalmente il dubbio (o la certezza) : ma su questo pianeta le forze al comando, sono umane?
Mi riferisco principalmente allo “scandalo” di mercificazione dei bambini e vessazione, umiliazione e persecuzione di migliaia di genitori, solo come ultimo orrore in ordine di tempo (luglio 2019).
Tale “dubbio” attraversa ormai molte coscienze almeno in occidente… Leggo in rete in questi giorni, delle semplici riflessioni esistenziali sul tema, calzanti e sincroniche. Le riassumo in traduzione nel seguito…
——————————
“Si può dire che da quando esiste la storia, la gente è in guerra, per confini, religioni, ideologie, politica. E’ un dato di fatto che continueremo in questo ciclo maniacale di guerra e pace temporanea fino alla fine del nostro tempo su questo pianeta… Ma è la nostra natura tutto ciò, il corso delle cose che ci riguarda… e quindi il nostro destino?
Certamente la più parte della gente è buona, gentile e amorevole, ma spesso inconsapevole di alcuni dei più sinistri elementi nel nostro mondo. Forse il nostro torpore ci renda una minaccia per la sopravvivenza della umanità?. Siamo complici in qualche modo, solo per il fatto di essere ignari?
E’ questo quello che alcuni chiamano gregge, ovvero quelli che vanno avanti a cavarsela e non si fanno mai domande indagatrici?
Siamo seduti al proverbiale tavolo da gioco e ci danno regole, ma non le abbiamo mai messe in discussione. E alla fine della notte, se per caso uno finisce il denaro perché gli altri hanno capito meglio le regole, può darsi che un raggio di verità si manifesti. Puo’ darsi che qualcuno decida che non vale la pena occuparsi delle regole e sia meglio invece smascherare chi le fa.
Guerra alla Pace
Viviamo in una cultura di “politically correctness”, dove le persone è più facile si offendano per una nota fuori colore o un dito medio che si agita…piuttosto che per la guerra.
Come la più parte dei modelli dell’ordine sociale, la “correttezza politica” è solo un’altra illusione, un costrutto che ci siamo bevuti. E’ per dare l’impressione che la società si prenda cura di noi. Non è vero: non lo fa
Ci vengono raccontate cose per ammorbidirci e confonderci, per farci credere che viviamo in una cultura benevola. Non è vero!
Viviamo in una cultura di guerra: in una cultura-prigione e in una cultura di negazione.
A 17 anni il ragazzo ha bisogno ancora di una nota della madre per giustificarsi da un giorno di assenza a scuola. Ecco…quella sorta di morbidezza e ovattamento…ma 6 mesi dopo, è possibile che gli caccino un fucile in mano e lo spediscano al fronte e gli ordinino di uccidere [parla degli USA, ndt].
E quando quel figlio o figlia non torna a casa, ti dicono che “la libertà non è gratis” e che tuo figlio ha pagato il prezzo estremo per quella vita meravigliosa di cui oggi godiamo. Ma per favore! Non è più possibile sopportare quell’ambiguità di linguaggio e propaganda orwelliana: l’ipocrisia sputata dall’orifizio di chi fa le regole.
In una cultura di guerra, si va in guerra per tutto. Abbiamo la cosiddetta “guerra al terrore”, che in teoria non può essere sconfitta. E’ impossibile terminare una guerra con un nemico che non è definito da un confine. Quindi questa guerra continuerà non solo su suolo straniero, ma proprio qui nella “vecchia terra dei liberi” [USA, ndt]
Dobbiamo amare la parola “guerra”! Abbiamo fatto la guerra alle droghe e alla povertà, alla fame e alla obesità. Senza dimenticare ovviamente quelle guerre combattute nell’armatura e con i fucili. Vogliamo fare la guerra a tutto, giusto?
Ed è strano il tutto, non lo si vede solo come una cosa americana o russa. Non è solo il barile di polvere da sparo che chiamiamo Corea del Nord, o la crescente tensione tra Giappone e Cina. Siamo tutti dentro sta’ cosa della guerra.
Ci sono molti accordi fatti dietro le quinte. C’è complicità e cooperazione ad un livello che è strabiliante per quelli che si sono svegliati da poco. Ma guardiamo in faccia la realtà: c’è molto denaro che si può fare da ambo le parti in guerra.
Il commercio dell’oppio in Afghanistan è solo un esempio. Il business non è mai stato migliore o più lucrativo da quando gli USA hanno prestato la loro assistenza. La guerra è un buon business per quella manciata di gente che veramente ne trae profitto. Ma a quale costo?
Psicopatici con la pelle come abito
Un dizionario online, definisce così uno psicopatico: “una persona con una personalità psicopatica, che si manifesta con comportamento amorale e antisociale, mancanza di capacità di amare, o di stabilire relazioni umane significative, estrema egocentricità, fallimento ad apprendere dalla esperienza, etc.”
Chiamato anche sociopatico, ovvero “persona afflitta da un disturbo di personalità, caratterizzato da una tendenza a compiere atti a volte violenti e antisociali senza sentire senso di colpa per questo”.
Riassume abbastanza bene chi sta governando il nostro mondo: ma costoro sono del tutto umani? Ho difficoltà a definire la specie umana senza fare ricorso alla nostra notevole propensione ad amare ed essere amati. Ma ci sono quelli che non amano nè si curano degli altri e ci si deve perciò chiedere da che pianeta arrivino.
Forse possiamo generalizzare e chiamare alcuni di loro, “psicopatici”. Per me potrebbero essere lucertole, dentro una pelle come abito. Chiamarli umani è veramente osato. Ma costoro non si limitano alle parole, ma passano ai fatti.
Veniamo ingannati da questi ingannatori: sono bravi nei loro giochini e lo sanno.
Chi fa le regole
Negli anni ’60, venne alla luce la cosiddetta cultura hippy, la hippy generation e molti cominciarono a chiedersi se era vero ciò che veniva loro detto sugli assassinii di JF Kennedy e del Dr. King.
La Guerra del Vietnam, servì solo a galvanizzare questo risveglio. L’energia di quel movimento fu però catturata in una grande guerra, attraverso la musica di quell’epoca. Ora non abbiamo più Janis Joplin, ma abbiamo internet, cosa che ha grandemente contributo ad un risveglio di massa e ad un irrefrenabile “movimento della verità”
Quelli che governano il mondo, non hanno necessariamente una fedeltà ad un particolare paese o partito, ma prendono decisioni che si basano sulla loro visione di un solo governo del mondo, che ci affligge tutti quotidianamente.
E dov’è il clero? Perchè non hanno chiamato ad una fine del dilagante spargimento di sangue in questi tempi di prova? Ok… a loro non è consentito parlare di politica [in Usa, forse…. Ndt], perché questo viola un patto col governo. Così, se non parli di politica e guerra, l’uomo delle tasse ti sta lontano… E’ tutto manovrato! Dire una cosa e farne un’altra: questo il vero nome del gioco.
Concludendo…. “Essi vivono”
Nel 1988, il regista John Carpenter fece un film dal titolo, “They Live.” (Essi vivono), in cui c’è un girovago, “Nada,” che scopre che le cosiddette classi dominanti erano in realtà delle entità malevole, travestite da umani.
Manipolavano la gente per far loro spendere denaro, riprodursi ed accettare lo status quo attraverso il costante bombardamento con messaggi subliminali, attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Qualcuno può pensare che più che un thriller di fantascienza, fosse un documentario.
Il film viene ricordato per la famosa scena della lotta nel vicolo, durata cinque minuti e mezzo ( five-and-half minute alley fight ) , tra l’attore in grado di “vedere” queste entità (Roddy Piper) e l’attore che non le vedeva (Keith David), perchè non voleva indossare gli occhiali speciali che permettevano questa abilità.
Carpenter trascina la scena della lotta brutale per una durata quasi comica… quasi a convogliare la frustrazione e la difficoltà nel cercare di risvegliare l’altro umano. “Cacciati su sti’ occhiale e dai un’occhiata! Certo che no, non lo farò”
Ci sono forze invisibili al lavoro che cercano disperatamente di tenerci separati e nella oscurità. La tensione che sta crescendo in Russia , è una alto capitolo in attesa di esplodere. E potrebbe ben essere quello finale.
Sono umani costoro? Coloro che si cibano di guerra e traggono profitti dalla morte e dalla distruzione o piuttosto non starebbero meglio in quella categoria di lucertole, che sanno mutare forma? “
Non c’è mai stato un momento più urgente per la razza umana ..per ricominciare a comportarsi come umana”
Fonte:
https://coyoteprime-runningcauseicantfly.blogspot.com/2019/07/maybe-theyre-not-human.html
Sintesi e traduzione: MCristina Bassi, per www.thelivingspirits.net
VEDI ANCHE:
Possessioni e psicopatici al governo del mondo
I segni distintivi di psicopatia e psicopatici, intorno a noi