Medici controcorrente

Il cancro? Solo “sfortuna”. Altra uscita shockante della “scienza”…

dr Niedzwiecki
Scritto da Cristina Bassi

dr Niedzwiecki

La dr.sa Aleksandra Niedzwiecki, Ph.D., capo del Dr. Rath Research Institute, chiarisce e smentisce la conclusione di uno studio recente di una università americana, che considera che il cancro sia solo “sfortuna”.

La dr.sa Aleksandra Niedzwiecki, Ph.D., capo del Dr. Rath Research Institute, chiarisce e smentisce la conclusione di uno studio recente di una università americana, che considera che il cancro sia solo “sfortuna”.

By Dr. Aleksandra Niedzwiecki, Dr. Rath Research Institute

Nella gara infinita per attrarre la pubblica attenzione (e quindi avere migliori valutazioni) , i media useranno tutte le opportunità per portare notizie eccitanti, ma senza considerare la loro veridicità o le conseguenze a lungo termine

Uno dei piu’ recenti esempi di questi battage pubblicitari nel campo della salute, si riferisce alla pubblicazione, nel gennaio 2015, di uno studio scientifico, che è giunto alla conclusione che il cancro non è altro che… “sfortuna”.

Considerando quali conseguenze sulla salute pubblica può portare la diffusione di una simile visione nichilista , basata su dati inadeguati, pensiamo che questo tema debba essere affrontato in un modo piu’ ampio.

Questo studio particolare, pubblicato dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine (Baltimore, Maryland) nella quotatissima rivista Science, ha misurato la proporzione dell’incidenza di cancro in 31 tipi di tessuti , usando un modello matematico. Gli autori dello studio, hanno concluso che in 22 cancri, o nei 2/3 dei totali analizzati, non hanno potuto trovare alcuna causa per l’insorgenza di cancro, se non la “sfortuna” o le mutazioni casuali (errori) che possono sorgere nella replicazione del DNA, in cellule staminali normali e non cancerogene.

Questa conclusione, quando diffusa attraverso i media, da l’impressione che le persone siano impotenti quando si tratta di prevenzione contro il cancro. Cosi appare che le uniche opzioni rimaste, siano la diagnosi precoce, la possibile chirurgia, la chemioterapia e …la morte.

Ricordate secoli fa quando le malattie umane erano presentate come una “maledizione dal cielo” o come “la punizione per i peccatori”? Fu la scoperta dei batteri e degli agenti infettivi, che gradualmente eliminarono queste idee senza senso.

Stiamo tornando al medioevo della medicina? Se accettiamo che la “sfortuna” sia la causa del cancro, perché il numero di queste sfortunate vittime di cancro è enormemente aumentato nei recenti decenni? Che cosa ha generato l’insorgenza di questa “sfortuna”?

Accettare l’idea che il cancro sia semplicemente “sfortuna” puo’ condizionare molti a non fare una dieta alimentare sana e dei cambiamenti nello stile di vita e puo’ persino promuovere una atteggiamento da incoscienti

Le persone dovrebbero chiedersi: “perché mai dovrei privarmi del piacere di fumare se il mio rischio di cancro è solo una questione di fortuna? Inoltre puo’ essere una tentazione per gli avvocati citare la “sfortuna” come evidenza scientifica, in processi legali, quando difendono i produttori di farmaci cancerogeni e di sostanze chimiche, imputate per inquinamento ambientale e per mettere a rischio la nostra salute, oscurando cosi la loro responsabilità per il danno fatto ad individui e a tutta la popolazione umana.

E per estendere al massimo questo pensiero: se il cancro è “solo sfortuna”, perché mai dovremmo avere un Ente di Protezione Ambientale, degli standard per il cibo e o altro che si supponga proteggere la nostra salute?

I media distorcono ed ignorano montagne di evidenze che mostrano che il cancro è invece prevenibile, che puo’ essere controllato e che lo sviluppo del tumore è troppo complesso per essere etichettato semplicemente come “sfortuna”

Primo: capire cosa è la mutazione

La mutazione è un processo naturale che deriva dal cambiare una sequenza di nucleotidi nel DNA cellulare. La mutazione in realtà è piu’ comune di quanto si pensi ; non tutte le mutazioni sono indesiderabili o cattive, anzi ci rendono tutti unici e diversi.

Ogni cellula che è pronta a dividersi fa una copia identica del suo DNA , perché possa essere trasferito ad una nuova cellula. Tali copie, tuttavia, non sono sempre identiche ; ogni volta che una nostra cellula si divide, puo’ fare circa 120.000 “errori di battitura” nel suo nuovo ceppo DNA appena formatosi.

Per fortuna, le cellule sono in grado di riparare la piu’ parte di questi errori , grazie al “macchinario riparatore del DNA”, che lavora costantemente , sistemando nucleotidi mal abbinati e rifacendo uno splicing agli elementi rotti del DNA. Tuttavia alcuni errori, possono scappare. Se una cellula accumula troppi errori del DNA , che il suo macchinario di riparazione non riesce a sistemare, questa smette o di dividersi, o si autodistrugge in un processo chiamato apoptosi.

Quando qualcuno di questi processi va storto, allora la cellula potrebbe entrare in un percorso che la puo’ rendere cancerogena. Tuttavia, deve affrontare numerosi ostacoli sulla via, per venire definita “cancro”.

Non tutte le mutazioni sono sfortuna

La piu’ parte dei cambiamenti del DNA accadono nelle ampie aree del genoma che è tra i geni, ma di solito non hanno effetto. Quando il cambiamento avviene dentro i geni, mentre di solito c’è sempre una conseguenza di questo, anche in quel caso la mutazione causa solo raramente morte o malattia.

Molto piu’ spesso la mutazione da adito a variazioni che non sono né buone né cattive, ma solo diverse per esempio come quelle che colpiscono   la nostra capacità di intercettare degli odori, il colore dei nostri capelli o la forma del corpo etc. In generale, questi cambiamenti facilitano di cambiamenti della popolazione nel tempo.

Alcuni cambiamenti del DNA che non sono riparati, in una cellula che diventerà un ovulo o dello sperma, possono essere passati alla prole. Ma anche, grazie alla mutazione, abbiamo tutti delle nuove variazioni che non erano presenti nei nostri genitori.  

Le variazioni che limitano la sopravvivenza e la riproduzione vengono eliminate dalla popolazione. Questo processo di selezione naturale può portare a significativi cambiamenti nella forma esterna, comportamento o psicologia in individui in una popolazione e questo in poche generazioni.

Come la mutazione puo’ portare al cancro

Le mutazioni somatiche, quelle che accadono nelle cellule che costituiscono il corpo e che non sono coinvolte nella riproduzione, sono state riconosciute da tempo come un aspetto del cancro. Tuttavia la possibilità di sviluppare il cancro da una singola mutazione, è molto minima. Quindi le cellule cancerogene hanno bisogno di accumulare multipli e specifici errori del DNA.

In aggiunta il cancro deve superare multipli sistemi di salvaguardia che il nostro corpo ha a disposizione, per proteggerci contro di esso. Questo include un macchinario complesso di riparazione infracellulare e il fatto che il nostro sistema immunitario si metta a rovistare e distruggere simili anomale cellule.

Con l’età molte di queste salvaguardi diventano meno efficaci, cosa che puo’ spiegare il maggior rischio di cancro in anziani. Tuttavia ci sono altri fattori in gioco, dato che il tasso di incidenza del cancro supera quello dell’invecchiamento della popolazione.

La mutazione non è sempre un evento inaspettato e casuale. E’ stato ben verificato che radiazioni, chimica, sottoprodotti di metabolismo cellulare, radicali liberi, raggi UV dal sole, danneggiano il DNA nelle nostre cellule, quotidianamente

Essi hanno un effetto avverso sui nucleotidi. I piu’ potenti cancerogeni includono i farmaci di chemioterapia per cancro, che causano danno al DNA anche nelle cellule sane, scatenando cosi nuovi cancri. Anche la carenza di
certe vitamine e micronutrienti, può facilitare il danno al DNA

Le mutazioni piu’ critiche che possono contribuire allo sviluppo del cancro, avvengono in specifici gruppi di geni, che possiamo classificare come:

  • Mutazioni in cosiddetti geni soppressori del tumori, che ci proteggono contro il cancro. Questi geni inibiscono la crescita cellulare, controllando il livello di divisione cellulare, riparando il DNA impari e controllando quando una cellula muore. Quando avvengono mutazioni in un gene soppressore del tumore, la cellula puo’ cominciare a crescere in modo incontrollabile e puo’ poi creare una massa chiamata tumore. Gli esempi piu’ noti di geni soppressori del tumore sono il BRCA1 e BRCA2, che aumentano il rischio in una donna di sviluppare cancri ereditari al seno o alle ovaie e il p53 che è il gene mutato piu’ comune, in coloro che hanno il cancro. Infatti piu’ del 50 per cento di tutti i cancri implica una mancanza o un danno del gene p53
    La piu’ parte delle mutazioni di questo gene p53 non sono ereditarie ma acquisite.
  • Mutazioni che attivano gli oncogeni, che sono i geni che possono trasformare una cellula sana in una cancerosa
  • Il piu’ noti oncogeni sono HER2 (una proteina che controlla la crescita e la diffusione del cancro, trovata in alcune cellule cancerogene di ovaio e seno) e la famiglia ras dei geni (geni che producono proteine coinvolte nelle vie di comunicazione cellulare e nella crescita e morte della cellula ). Le mutazioni in questi geni sono quasi sempre acquisite, anziché ereditate.
  • Mutazioni nei geni riparatori del DNA, che correggono gli errori fatti quando si copia il DNA. Tali mutazioni possono essere ereditate(come nel caso della sindrome di Lynch) o acquisite.  La scienza mostra che il cancro non è un semplice errore (mutazione) nel DNA. Inoltre ci sono molti cancri che non possono essere collegati ad un gene specifico.

Cancro e nutrizione

Oggi sappiamo che la sviluppo del cancro non è in relazione solo ai nostri geni. La genesi del cancro è piu’ complessa di questo, poiché nel processo vi sono simultaneamente implicati geni diversi e loro interazioni con l’ambiente infra ed extra-cellulare

L’interazione tra le cellule diverse nel tessuto, gioca un ruolo fondamentale, cosi come il collagene che le circonda ed altri componenti della cosiddetta matrice extracellulare

Sia il nostro lavoro che quello di altri ricercatori indica che molti fattori di dieta naturale, inclusi i micronutrienti , possono sopprimere lo sviluppo del cancro agendo simultaneamente su molte fasi del suo sviluppo.

Questo include la vit C , l’aminoacido Lysina, un estratto dal tè verde noto come Epigallocatechin Gallate (EGCG) e molti altri composti che possono indurre l’eliminazione naturale di cellule abnormi e sopprimere la secrezione di enzimi che facilitano l’invasione di cellule cancerogene nel corpo.

Molti integratori come la vit D hanno specifici ricettori sul DNA cellulare e mostrano forti effetti anti-cancro

La Vitamin C e molti altri antiossidanti ci proteggono da tossine esterne e danno metabolico intracellulare – incluso il danno al DNA, la fonte delle mutazioni.

Sfortunatamente non ci sono incentivi economici volti verso questa ricerca, dato che gli investitori nel business cercano solo il modo con cui fare piu’ denaro possibile e in fretta e quindi non sono intenzionati a sostenere degi approcci non-brevettabili.

Anche altre istituzioni sponsorizzatrici , incluse molte fondazioni, preferiscono progetti scientifici che possono tradursi poi nell’aumento del loro portfolio di “proprietà”, brevetti, esclusività, ritorni sugli investimenti. Diversamente da tutto cio’, l’Istituto di Ricerca del dr Rath ( Dr. Rath Research Institute ) ha un posizione unica nella scienza della salute dato che dedica tutto il risultato della sua ricerca, nel promuovere approcci naturali, sicuri, economicamente vantaggiosi, per controllare il cancro ed altre malattie umane.

La nostra priorità è efficacia sul profitto.

Perché certi cancri si sviluppano più spesso in alcuni tessuti che in altri ? La risposta a questa domanda intrigante, fu data dal dr Rath molti anni fa ed è descritta piu’ dettagliatamente nel nostro libro Victory Over Cancer. Tuttavia, questo non è stato preso in considerazione nello studio della Johns Hopkins University School of Medicine, che ha offerto un’altra visione, limitata, del problema .

La spiegazione del Dr. Rath prende in considerazione una parte essenziale del processo cancerogeno, ovvero la crescita dei tumori e la diffusione del cancro ad altri organi.

Tutti i tipi di cellule cancerogene hanno la capacità di distruggere il loro ambiente con l’aiuto di specifici enzimi , i Matrix Metalloproteinases  (MMPs)., creando così spazio per far posto a nuova crescita (i tumori) e spianando la strada all’invasione di altri organi (le metastasi)

Tutti gli organi del nostro corpo, possono produrre questi enzimi per sostenere la crescita sana e il processo di rinnovamento dei tessuti , ma a livelli diversi e sotto stretto controllo metabolico

E’ percio’ interessante che quegli organi che producono le maggiori quantità di questi enzimi, in condizioni fisiologiche normali, sono anche quelli che molto spesso sviluppano il cancro.

Questi organi includono i seni, l’utero e le ovaie nelle donne e la prostata negli uomini e le ossa in crescita nei bambini. In questi organi, una frequente ristrutturazione è parte della normale fisiologia, come quella associata ad esempio con la gravidanza, con la produzione dello sperma, la crescita e le infezioni e puo’ spesso sfuggire al suo controllo biologico.

Una tale distruzione fori controllo del tessuto enzimatico, essenziale per la crescita e la diffusione del tumore, viene promossa da molti fattori noti per aumentare il rischio di cancro. Questi includono le fluttuazioni dei livelli ormonali, (ovvero degli estrogeni), infiammazioni croniche causate da certe infezioni, amianto ed una serie di altre influenze esterne come l’esposizione a varie sostanze chimiche (agenti chemioterapici) e radiazione .

Un recente esempio è il legame diretto tra il cancro e la terapia di sostituzione di estrogeni (ERT), confermata in molti studi clinici di donne in menopausa. La pubblicazione di questo studio nel 2002 ha poi generato una notevole diminuzione di prescrizioni per questo tipo di farmaci, che ha poi significato una marcata diminuzione nell’insorgenza di cancro al seno.  

Naturalmente, la ricostruzione tissutale si accompagna a frequente divisione cellulare, aumentando cosi la possibilità di mutazione. Tuttavia, contrariamente a quanto suggerisce lo studio della Johns Hopkins University School of Medicine, il tasso di moltiplicazione cellulare non è sufficiente a rendere incline un organo al cancro.

E’ percio’ interessante che l’analisi di questo studio escluda il cancro al seno, l’organo che regolarmente si ristruttura sotto il controllo ormonale e il cancro più frequente nelle donne, ed anche la prostata negli uomini.

La “sfortuna” del cancro PUO’ essere controllata!

C’è un ampio corpo di evidenze che mostra che il 50percento dei casi di cancro può essere prevenuto attraverso la eliminazione del fumo, di un peso corporeo non sano, di una dieta povera, di esposizione a sostanze dannose nell’ambiente e nei posti di lavoro.

Come è il caso di molte altre malattie croniche, è impossibile identificare chi svilupperà il cancro. Tuttavia, le stranezze nello sviluppo dei cancri piu’ comuni, come quelli ai polmoni, al seno, alla prostata o al retto possono essere ridotti facendo scelte piu’ sane.

E’ sorprendente come gli autori dello studio alla Johns Hopkins University School of Medicine sembra abbiano sottovalutato il fatto che composti cancerogeni (inclusa la chemioterapia!) possano entrambi causare mutazioni e promuovere il cancro, facilitando la distruzione incontrollata dei tessuti.

Gli scienziati, i medici, il pubblico in generale devono essere resi consapevoli di questo fatto. Perché abbia luogo la ricerca necessaria e la corretta attenzione delle normative riguardo a sostanze chimiche pericolose e l’inquinamento ambientale, occorre che si diffonda più educazione in materia.

pharma business

Possiamo aver fiducia nella ricerca e medicina dell’ establishment?

Negli ultimi 20 anni il Dr. Rath e la nostra Fondazione hanno messo in guardia il pubblico sulle conseguenze negative per la nostra salute, del “business farmaceutico sulla malattia” ( ‘pharmaceutical business with disease’). Cio’ include la violazione dei diritti sulle decisioni politiche, sulle direttive mediche, sulle normative, sul controllo dei media e molte altre aree.

Con il tempo, sempre piu’ medici e ricercatori hanno fatto l’esperienza di questo ed hanno pubblicamente espresso le loro preoccupazioni riguardo alle influenze economiche del pharma business sulla scienza, sulla medicina ed altre aree della salute umana.

Tra costoro, la dr.sa Marcia Angell, medico notissimo e molto rispettato ed ex redattrice de The New England Journal of Medicine, una volta disse:

“Semplicemente non è più possibile credere a molto ella ricerca scientifica pubblicata, o affidarsi al giudizio di medici di fiducia o di linee guida mediche dell’autorità .”

In tal senso, il passaggio tratto dallo studio della Johns Hopkins University School of Medicine, che afferma che “il miglior modo per debellare questi cancri sarà fare una diagnosi precoce, quando sono ancora curabili con la chirurgia”, suona sospetto e simile ad un altro inganno che giunge dai cosidetti “esperti” dell’industria del cancro.

Il sottile messaggio che viene convogliato è questo: non menartela con la dieta , gli integratori, la ginnastica, l’aria pulita, il cibo naturale libero da pesticidi: il cancro è solo “sfortuna” e solo NOI possiamo curarlo.  

Anzichè soccombere a questo ritorno al medioevo, dobbiamo far si che la scienza della salute naturale e una ricerca degna di fiducia, siano le nostra guida!

Fonte:

http://www4.dr-rath-foundation.org/THE_FOUNDATION/cancer_is_not_just_bad_luck.html

traduzione: Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

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