Societa’ orwelliana Chi controlla l’umanita’?

Jon Rappoport: anti-Russia, sicuro? Vedi un po’ qui. Dietro gli eventi epocali, ci sono uomini nascosti

Scritto da Cristina Bassi

Ritorno a proporre Jon Rappoport traducendo il suo recentissimo post, intorno al tema “guerra” e sulle  parti che ci paiono contrapposte, ma che scoprendo la storia dietro le quinte… appare oltraggiosamente che non lo siano. Il comando sui molti è uno e non c’è contrapposizione. La guerra è un grande affare e davanti all’affare scompaiono, nella vera sostanza segreta,  gli oppositori. Casualmente…  risentiamo qui parlare di Kissinger (vedi anche qui)
Jon Rappoport è un giornalista investigativo indipendente,  americano, (qui altri suoi articoli che ho tradotto su questo sito).
——————————————–

Video Corso - Vivere e Pensare Altrimenti — Digitale

Il prodigioso autore e ricercatore Antony Sutton (1925-2002) scrisse sugli uomini nascosti, dietro gli eventi epocali.

Nel 1999, Kris Millegan, ricercatore e capo della casa editrice TrineDay, scrisse:

Antony C. Sutton, 74 anni, è stato perseguitato ma mai processato per le sue ricerche e la successiva pubblicazione delle sue scoperte. La sua carriera mainstream è stata distrutta dalla sua devozione per scoprire la verità.
Nel 1968, il suo Western Technology and Soviet Economic Development, venne pubblicato dall’Hoover Institute della Stanford University. Sutton mostrò come le aziende statunitensi costruirono la base tecnologica e manifatturiera dello stato sovietico, che allora era impegnato a fornire ai nordvietnamiti gli armamenti e le forniture per uccidere e ferire i soldati americani, e come essa fu per lo più pagata dai contribuenti statunitensi.
Dal loro più grande impianto siderurgico, alle attrezzature per la produzione di automobili, ai cuscinetti a sfera di precisione e ai computer, fondamentalmente la maggior parte delle grandi imprese industriali sovietiche era stata costruita con l’aiuto o l’assistenza tecnica degli Stati Uniti”.

Ecco una significativa citazione , di Antony Sutton dal suo libro, The Best Enemy Money Can Buy (1986):

“Utilizzando dati di origine russa è possibile fare un’analisi accurata delle origini di questo equipaggiamento. Si è scoperto che tutti i principali sistemi di propulsione diesel e a turbina a vapore delle novantasei navi sovietiche sulla rotta di rifornimento di Haiphong [ai nordvietnamiti] che è stato possibile identificare (cioè, ottantaquattro su novantasei) hanno avuto origine nella progettazione o costruzione al di fuori dell’URSS.
Possiamo concludere, quindi, che se i Dipartimenti di Stato e del Commercio [degli Stati Uniti], negli anni ’50 e ’60, avessero coerentemente applicato la legislazione approvata dal Congresso nel 1949, i sovietici non avrebbero avuto la capacità di dare rifornimento alla guerra del Vietnam – e 50.000 americani in più e innumerevoli vietnamiti sarebbero vivi oggi”.

“Chi erano i funzionari governativi responsabili di questo trasferimento di tecnologia militare nota? Il concetto originariamente proveniva dal consigliere per la sicurezza nazionale Henry Kissinger, che come noto avrebbe venduto al presidente Nixon l’idea che dare tecnologia militare ai sovietici avrebbe mitigato le loro ambizioni territoriali globali. Come Henry sia arrivato a questo gigantesco “non sequitur” (errore logico)  non ci è noto. È sufficiente dire che ha suscitato notevoli preoccupazioni per queste sue motivazioni. Non da ultimo, Henry era stato un dipendente di famiglia dei Rockefeller dal 1958 e fu presidente del comitato consultivo internazionale della Chase Manhattan Bank, una impresa dei Rockefeller”.

Se pensate che azioni così traditrici non avrebbero mai potuto verificarsi, vi indico di un altro ricercatore, Charles Higham, e il suo classico del 1983, Trading with the Enemy.

Higham si concentra sulla seconda guerra mondiale. Gli uomini dietro il sipario che Higham ha messo in luce, sono nello stesso gruppo di base che Antony Sutton ha rivelato.

Biografia Non Autorizzata della Seconda Guerra Mondiale — Libro

Higham, Trading with the Enemy:

“Cosa sarebbe successo se milioni di americani e britannici, alle prese con coupon e file alle stazioni di servizio, avessero saputo che nel 1942 i dirigenti della Standard Oil del New Jersey [parte dell’impero Rockefeller] spedivano il carburante del nemico [della Germania] attraverso la neutrale Svizzera e che il nemico spediva il carburante degli Alleati?
Supponiamo che il pubblico abbia scoperto che la Chase Bank nella Parigi occupata dai nazisti dopo Pearl Harbor, stesse facendo affari per milioni di dollari con il nemico, e la sede centrale di Manhattan [la famiglia Rockefeller tra gli altri?] ne fosse a conoscenza.
O che i camion della Ford venivano costruiti per le truppe di occupazione tedesche in Francia con l’autorizzazione di Dearborn, Michigan?
O che il colonnello Sosthenes Behn, capo del conglomerato telefonico internazionale americano ITT, volò da New York a Madrid e a Berna durante la guerra, per aiutare a migliorare i sistemi di comunicazione di Hitler e migliorare le bombe robotiche che devastarono Londra?
O che la ITT costruì i FockeWulf che lanciarono bombe sulle truppe britanniche e americane? O che cuscinetti a sfera cruciali furono spediti a clienti associati ai nazisti in America Latina, con la collusione del vicepresidente dell’U.S. War Production Board, in collaborazione con il cugino di Goering a Philadelphia , quando le forze americane ne erano disperatamente a corto?
O che tali accordi erano noti a Washington e che furono o approvati o deliberatamente ignorati?”

Riuscite a capire?

La guerra: cosa è bene per noi? Con le stesse élite che sostengono entrambe le parti, fa bene agli affari. È buona per creare caos e distruzione. È un bene per lanciare nuove organizzazioni globali, dopo il disastro; organizzazioni che esercitano un livello di controllo e di portata tale, che non si vedeva prima .

È un bene per lanciare organizzazioni come le Nazioni Unite e l’Unione Europea e l’Organizzazione Mondiale del Commercio, dedicate al Globalismo, che a sua volta è dedicato al pianificare la civiltà, in cui l’individuo è sminuito e il gruppo è tutto.

La libertà è sminuita; e il dominio dei pochi sui molti è salutato come la pace del nostro tempo.

Fonte: https://blog.nomorefakenews.com/2022/03/16/anti-russia-try-this-on-for-size/

Traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

In Lode della Guerra Fredda — Libro