Jon Rappoport è un giornalista investigativo americano, indipendente; (qui la sezione a lui dedicata su questo sito). Jon è stato candidato al seggio del Congresso degli Stati Uniti nel 29° distretto della California. Ha uno studio di consulenza per clienti privati, il cui scopo è l’espansione del potere creativo personale. Candidato al Premio Pulitzer, ha lavorato come reporter investigativo per 30 anni, scrivendo articoli su politica, medicina e salute per CBS Healthwatch, LA Weekly, Spin Magazine, Stern e altri giornali e riviste negli Stati Uniti e in Europa.
Nel seguito traduco uno dei suoi ultimi post, come sempre con un linguaggio originale ed efficace. Il tema è l’attuale dramma della crisi economica e il costo esagerato della benzina (e i rifornimenti…) in USA. Poichè noi siamo una colonia da decenni, opportuno prendere nota…
——————-
Permettetemi di dire questo: L’inflazione è il loro piano per il cambiamento climatico.
Quel vecchio demente e truffatore, Joe Biden, ha detto che il prezzo della benzina alla pompa era opera dei proprietari delle stazioni di servizio e che tutto ciò che dovevano fare era ridurre il prezzo.
La sinistra politica, ovvero i globalisti, vuole limitare la guida, i viaggi e l’uso del petrolio in tutti i settori. Questo è il programma di limitazione della CO2.
Ma questo programma era ed è una copertura per la povertà forzata e per un minore utilizzo di energia. Questo programma è il futuro pianificato dai globalisti per tutti noi.
Un Paese decrepito che lotta per mantenere un’economia funzionante. Perché quel Paese è più facile da conquistare.
Non ha nulla a che fare con il riscaldamento globale e la CO2, che è stata una truffa fin dall’inizio. Un modo per strozzare l’industria.
Ogni tiranno nel corso della storia ha desiderato il giorno in cui avrebbe potuto dire al popolo: “Se non volete morire di fame, lasciate che mi prenda cura di voi. Lo farò. Dovete solo obbedire a tutti i miei ordini”.
Non so cosa stiano facendo gli amministratori delegati delle compagnie petrolifere in questi giorni. Ma se avessero un paio di palle, troverebbero un modo per consegnare il petrolio a un prezzo ragionevole, anche se dovessero infrangere la legge per farlo e costringere il governo federale a inviare truppe per fermarli.
ALLORA l’opinione pubblica saprebbe cosa sta succedendo. ALLORA il popolo parlerebbe. E poi avremmo qualcosa.
Il problema è che i dirigenti del settore petrolifero hanno succhiato troppo a lungo dalla mammella del denaro federale. Si sono trasformati in collaboratori.
Non sanno come far sapere a tutti le cose e parlare direttamente alla gente. Sanno solo parlare in modo aziendale, con le loro stronzate.
Hanno avuto vita troppo facile.
Abbiamo avuto un’anteprima del coraggio aziendale quando Trump si è messo da parte e ha lasciato che quel verme, il piccolo Anthony Fauci, prendesse il controllo del Paese durante la pandemia fraudolenta.
È stata dichiarata la chiusura nazionale e le grandi aziende non hanno fatto nulla per ribellarsi e tenere le porte aperte al business. Si sono semplicemente riuniti intorno alla mangiatoia del salvataggio federale e hanno sniffato denaro.
Ancora non vedono cosa li aspetta lungo la strada. Il piano globalista di imporre la povertà significa che i clienti di queste aziende si ridurranno e continueranno a ridursi.
Sempre di più, le aziende diventeranno gigantesche burocrazie del governo federale.
Nessuno di questi amministratori delegati si alzerà in piedi e dirà: “America, ecco cosa sta succedendo veramente… il governo vi sta portando alla povertà”. Non ce ne staremo qui a subire. Da oggi siamo ribelli a oltranza, ma abbiamo bisogno del sostegno di milioni di voi…”.
L’America è lontana 10 CEO e 10 microfoni dall’inizio di una rivoluzione.
Se la gente potesse vederla.
fonte: https://blog.nomorefakenews.com/2022/07/05/the-people-are-starving-and-the-skies-are-clear/
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net