Il mainstream non ce lo racconta, ma sono quasi due secoli che nell’ambito della salute e della scienza si dibattono due principali teorie sulla malattia ed infezione. Una, quella di Pasteur, è la teoria dei germi, che pone rilievo sui germi come patogeni.
La seconda, la teoria, di Bechamp, è quella dell’ospite, che invece pone rilievo sul terreno interno o il microbioma dell’ospite (l’individuo stesso). (si veda anche: https://www.thelivingspirits.net/germi-e-microbiota-rivedere-la-teoria-di-pasteur-bechamp-aveva-ragione/)
Che la medicina Occidentale moderna si sia fatta troppo influenzare dalla paura dei germi? Forse che stiamo guardando troppo fuori da noi stessi, dove pronta a “salvarci” ci attende Big Pharma? Perchè invece non coltiviamo il nostro terreno interno per rafforzarci, cosi da impedire alla malattia di insorgere?
Il tuo terreno interno, definisce te stesso e il tuo stato di salute.
La chiave della tua salute è il tuo microbioma, che è fatto di cellule batteriche che sono maggiori di quelle umane, in una ratio 10:1. Questa è la ragione per cui la medicina naturale e gli esperti medici hanno dichiarato che il tuo intestino è come il tuo secondo cervello”.
Ma…il potere governativo e quello farmaceutico, vorranno mai che tu capisca quanto sei potente? Gli organi di comunicazione mainstream hanno tutto da guadagnare a raccontare storie che riguardano un batterio cattivo o un virus virulento, perché fanno sensazione e spaventano (perciò si vende bene).
Chi mai vorrà ascoltare la vecchia e pura verità, quella che dice che devi darti da fare, cambiare abitudini, conoscere, per promuovere e creare consapevolmente un terreno interno sano, per tutelarti dalla malattia?
Beh questo articolo è per quei temerari che lo vogliono…

SCIO, dispositivo quantico, Scientific Consciousness Interface Operation. Trattamenti di riequilibrio energetico sui vari sistemi e stati emozionali, per contribuire alla buona salute e benessere. Per info (citare SCIO in oggetto):
Secondo le grandi corporations “per la salute”… è molto meglio che tu creda che il mondo è pieno di microesseri spaventosi e temibili e di malattie e che non c’è altro e nulla che tu possa fare se non prendere i loro prodotti (vaccini, pillole sintetiche, radiazioni etc etc) .
Certo la verità non sta mai da una sola parte, ma se ti concentri solo sul terreno esterno e quindi la teoria dei germi, e minimizzi o dimentichi il terreno interno, non ti stai facendo un favore né lo fai alla tua salute.
Tutto il dibattito “terreno interno versus terreno esterno” si rifà almeno ai giorni di Louis Pasteur e Antoine Bechamp, niente meno che nella Francia del 19° sec.
Pasteur versus Bechamp, una diatriba iniziata due secoli fa…
“Gli scienziati francesi Louis Pasteur e Antoine Bechamp divennero aspri rivali poichè sostennero teorie completamente diverse sulla malattia ed infezione.
Pasteur propose l’idea dei germi, una teoria che insegnava che la malattia era causata da microbi patogeni che invadono il corpo. Fu il pioniere che disse che bisognava scaldare il latte crudo a temperature molto alte, per uccidere i germi (questa tecnica viene chiamata pastorizzazione, dal suo nome, ed è usata ancora oggi).
Questo approccio andò a braccetto con quello della Medicina Occidentale, che si basa sui farmaci, perché si tratta di uccidere i germi prima che loro uccidano te.
Sull’altra sponda, Bechamp propose la teoria dell’ospite, che insegna che i microbi sono opportunisti ed attaccano solo e trovano appiglio in organismi che sono già deboli. Per Bechamp i germi sono il prodotto finale di un più lungo processo, che prima inizia nella persona indebolendo così il suo terreno interno” (fonte)
Questo indebolimento potrebbe essere conseguente a carenze nutrizionali, mancanza di attività fisica, di sonno, per stress, squilibrio emozionale, scelte di vita di scarsa qualità ed esposizione a tossine.

Zapper, secondo il metodo dr.sa Clark, per mantenere il proprio equilibro e benessere, soprattutto intestinale, compromessi da parassiti, vermi, funghi, batteri e virus. Per Info acquisto (specificare zapper Clark in oggetto)
“Bechamp si rese conto che le persone hanno sempre batteri e virus nei loro corpi, tuttavia l’equilibrio di batteri benefici tiene sotto controllo quelli dannosi. Quindi, secondo la teoria dell’ospite, “non prendi dei germi” che ti fanno ammalare.
Bechamp teorizzò che i germi sono veramente sottoprodotti chimici, tessuti morti ed aspetti degenerativi di uno stato di squilibrio del corpo. Egli affermò che microzimi creavano batteri in risposta a fattori ambientali e dell’ospite”. (fonte)
Persino Wikipedia (in inglese) rinuncia per un attimo a sostenere la versione maintream e in questo specifico paragrafo dice cose corrette, riassumendo le idee di Bechamp:
“Affermando di aver scoperto che le “granulazioni molecolari” nei fluidi biologici erano veramente le unità elementari della vita, Bechamp li ha nominati microzimi, attribuendo loro la produzione di enzimi e ritenendoli i costruttori delle cellule, mentre si evolvono in batteri in presenza di condizioni favorevoli.
(…)Egli postulò che questi microzimi fossero normalmente presenti nella materia (compresi i tessuti) e che avessero la capacità di dare la vita o la morte, a seconda del terreno cellulare (Wikipedia italiana).
La Teoria dei Germi trionfa, cosi le persone dimenticano il loro terreno interno
Da allora, la teoria dei germi prevale su quella dell’ospite, soprattutto nella comunità medica. Nonostante questo, si dice che sul suo letto di morte, Pasteur rinunciò alla teoria del germi ed ammise che Bechamp aveva avuto sempre ragione (“Le microbe n’est rien, le terrain est tout.” [“Il microbo è nulla, il terreno è tutto”]).
Ma aver assunto come “vera” la teoria dei germi, denigrando quella dell’ospite, ha prodotto cattivi effetti sulla salute umana ed ha anche condizionato le persone ad aver paura degli agenti patogeni eterni, così da concentrarsi sul terreno esterno e guardare solo fuori da se stessi, dove “fortunatamente” … esistono farmaci chimici, vaccini, radiazioni, chemioterapia ed altre ricchezze allopatiche, “ per il loro bene” e per salvarli dalla malattia…
Béchamp pare però che riuscì a cogliere bene il quadro più grande del problema, capendo che si trattava sostanzialmente di equilibrio o riequilibrio.

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Guarire in primis l’individuo… non l’infezione
Abbiamo bisogno di riaggiustare la nostra visione della realtà, se vogliamo veramente occuparci della nostra salute e coltivarla. Soprattutto occorre volersi prendere totale responsabilità per il proprio benessere e salute, che non significa fare a meno di competenze mediche e sostegni salutistici esterni, o sostegni per rafforzare il sistema interno (e non già per “uccidere il nemico fuori”).
In sostanza, anche per questo tema salute, come per tutto il resto, serve superare la paura e volere la propria crescita ad essere adulto, non più fanciullo e adolescente, condizioni invece che establishment e interessi di grandi colossi economici agevolano in eterno in tutti i modi, perché cosi essi prosperano e controllano meglio.
Non ci riprendiamoci controllo del nostro terreno interno, se solo “uccidiamo” i germi, piuttosto se riportiamo equilibrio e forza dentro il nostro terreno, cosi che i patogeni esterni non prendano il sopravvento sul nostro corpo. Per questo è sempre più fondamentale un approccio olistico per il nostro equilibrio salutistico e benessere.
Su questo approccio concorda anche il dr Marone, chiropratico americano :
“Bechamp aveva in effetti ragione quando disse che quando la salute ritorna al paziente,
germi e le infezioni se ne vanno da sole e non tornano a meno che la salute venga nuovamente compromessa.
Abbiamo trovato che il suo approccio è molto soddisfacente per il paziente, in termini di risultati.
Pensiamo sia un errore cercare di uccidere direttamente l’infezione, piuttosto che cercare la causa, il perché
il sistema immunitario della persona, non ha gestito l’infezione da solo.
Pensiamo che se tutto ciò che fate è uccidere l’infezione, senza affrontare la disfunzione nel sistema immunitario del paziente,
che in primo luogo ha permesso alla infezione di manifestarsi, il paziente semplicemente si riammalerà successivamente.
Un altro problema con questo approccio, è che le infezioni croniche, non si vedono quasi mai solo in un tipo di infezione.
Quando la funzione immunitaria di una persona si compromette, una infezione come ad esempio un batterio,
aprirà la porta ad altre infezioni, come virus, parassiti e funghi”
(fonte)
E’ tempo di guardare al nostro terreno interno
Di questo approccio, a “guardare” fuori, ci sono ovviamente paralleli in altri ambiti, ad esempio psicologici, religiosi, spirituali: quante persone cercano una salvezza “fuori da se stesse” ?
Questo in varie forme: sesso, droga, denaro, acquisizione materiale, ricerca di eccitazioni adrenaliniche. Che dire anche delle varie religioni che enfatizzano un dio “fuori”, incentivando la tendenza a guardar fuori e non dentro di sè, quando serve affrontare problemi, difficoltà, ostacoli, crisi esistenziali.
Come sarebbe la nostra società se si cominciasse dall’infanzia con una educazione a guardare dentro di sé, in presenza di un problema?
Ovviamente queste riflessioni non mirano a demonizzare o scartare radicalmente la teoria dei germi, piuttosto a fungere da stimolo per recuperare un equilibrio tra dentro e fuori, che questo sbilanciamento ha procurato su vari fronti.

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RIFERIMENTI:
https://thefreedomarticles.com/inner-terrain-vs-outer-key-good-health/