Societa’ orwelliana Manipolazione- controllo mentale

Mises Institute, USA : peggiora il dispotismo covid dell’Italia, contro i non vaccinati

Scritto da Cristina Bassi

Traduco l’articolo che segue, dal sito americano Mises Wire, dal Mises Institute. L’autore, il dr Matteo Salonia, non poteva descrivere meglio la situazione.  Salonia, leggiamo alla fonte, ha insegnato al King’s College di Londra e in altre università del Regno Unito. Attualmente è professore assistente di storia europea e internazionale all’Università di Nottingham Ningbo.
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Le notizie dall’Italia hanno cominciato a suonare come buoni incipit per un romanzo fantasy distopico o come un déjà vu che ricorda l’Unione Sovietica.

Un paio di settimane fa, un nuovo decreto del governo Draghi ha stabilito ancora più regole che limitano la vita delle persone a cui non è stato iniettato l’ultimo richiamo del vaccino e che quindi non possono mostrare l’ultima versione del Green Pass.

A questi cittadini di seconda classe, già privati del diritto di muoversi, lavorare e partecipare a un gran numero di attività sociali, è ora vietato entrare negli uffici postali per ritirare la pensione, e sarà loro consentito l’accesso ai supermercati solo per acquistare “beni di prima necessità”.

In altre parole, il governo italiano decide che tipo di cibo e quali altri beni (se ce ne sono) queste persone potranno acquistare. Non è chiaro come esattamente il governo intenda far rispettare questo nuovo decreto: Vedremo poliziotti mettere le mani nelle borse degli acquirenti? Il pane sarà considerato un bene “primario” mentre la schiuma da barba e le caramelle saranno sequestrate?

Non c’è limite alla follia. E una recente nota dell’esecutivo per chiarire la situazione non ha fatto che peggiorare le cose: lo stato decreta ora che i non vaccinati possono effettivamente comprare anche beni non primari nei pochi negozi in cui è loro permesso entrare.

Per il momento. In altre parole, l’Italia è ormai una società in cui la sfera d’azione va solo fin dove il sito del primo ministro lo permette esplicitamente e gentilmente. Andate a fare una passeggiata al parco? Vi conviene controllare l’ultimo post del blog di Mario Draghi per vedere se vi concede esplicitamente questa libertà!

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Come si è arrivati a questo?

Tra i paesi occidentali, l‘Italia è stato uno di quelli che ha sperimentato la più sistematica negazione dei diritti civili fondamentali negli ultimi due anni.

I governi di coalizione guidati prima da Giuseppe Conte e poi da Mario Draghi hanno dato potere a un comitato non eletto di “esperti” chiamato Comitato Tecnico Scientifico, che a sua volta ha dato potere ai governi attribuendo un’aura scientifica a ogni decreto, ogni azione e ogni parola proveniente dall’esecutivo.

Questo ha portato a una serie infinita di misure di lockdown che per lunghi periodi hanno cancellato la libertà di movimento, il diritto al lavoro, i diritti di proprietà su imprese e negozi, la libertà di riunione, la libertà di culto, e persino la distinzione delle sfere giurisdizionali tra chiesa e autorità politica (con burocrati di stato che chiudevano le chiese e poi distribuivano istruzioni meschine, su quali riti potevano essere celebrati, come le liturgie dovevano essere ridotte, e quante persone – se poi del tutto- potevano essere presenti a messe e funerali).

Nel mentre il ramo legislativo è stato umiliato, ed è diventato norma un governo tramite decreti urgenti dell’esecutivo.

La stessa struttura costituzionale del paese è stata piegata, e un nuovo concetto chiamato “stato di emergenza” è stato inventato dal nulla, anche se non si trova da nessuna parte nella costituzione repubblicana italiana.

Se non vivessimo nell’era della CNN, delle fake news e dei sussidi scandalosi elargiti dai politici ai giornali e ai media, ci si potrebbe legittimamente chiedere dove fossero i giornalisti mentre tutto questo accadeva.

In effetti, i giornalisti in Italia sono tra i principali colpevoli dell’attuale realtà distopica, poiché hanno dato piattaforme a “esperti” che erano d’accordo con i lockdown e altre misure che espandevano il controllo governativo su tutti gli aspetti della vita, mentre allo stesso tempo hanno ferocemente deriso e ostracizzato medici e scienziati che osavano mettere in discussione la logica degli obblighi per le mascherine all’aperto e i coprifuochi per i ristoranti.

Chiunque abbia osato sottolineare come prolungati lockdown avessero conseguenze disastrose sulla salute mentale e sulle persone con altre patologie, o avessero indicato un nesso tra l’economia e la salute pubblica, è stato accusato di essere un “negazionista covid”.

Questo è uno schema che sicuramente i lettori riconoscono, poiché lo hanno visto negli Stati Uniti e in molti altri paesi negli ultimi due anni.

Il fatto che praticamente ogni opinione etichettata dai media come “teoria della cospirazione” si sia rivelata vera appena tre o quattro mesi dopo, non è servito per scuotere l’arroganza dei corrotti mass media, che si sono trincerati nel loro monopolio su come passare le notizie, grazie al fatto di accedere ai finanziamenti statali e ai favori politici.

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E questo è vero in Italia come praticamente ovunque.

L’amministrazione di Giuseppe Conte è stata seguita da un’altra coalizione di governo guidata dal primo ministro Draghi, non grazie a libere elezioni, ma attraverso una mossa del presidente della repubblica, Sergio Mattarella.

In un solenne discorso del 2021, il capo dello stato spiegò al paese che era inopportuno fare le elezioni nel mezzo di una pandemia – anche se nello stesso periodo Romania e Portogallo hanno avuto elezioni, senza che questo modificasse il loro tasso di infezione

Invece, Mattarella ha affidato il governo a Draghi, sostenendo che questo sarebbe stato un “governo tecnico”, apartitico, incaricato semplicemente di ottenere fondi dall’UE e di supervisionare la campagna di vaccinazione.

Ovviamente, l’idea di un governo “tecnico” e neutrale è assurda, poiché ogni stato moderno espropria, gonfia e sposta la ricchezza da alcuni gruppi sociali ad altri.

Non mi addentrerò nelle molte bugie vomitate da Draghi e dai suoi ministri sull’efficacia dei vaccini, né nella serie di grottesche restrizioni imposte progressivamente ai non vaccinati.

Basti dire che, ancora una volta, i media sono stati complici, poiché per mesi hanno coperto ogni fallimento dell’amministrazione Draghi con accuse selvagge contro i “no-vax”.

Così come quelli accusati di essere “negazionisti dei covid” non hanno mai negato l’esistenza dei covid, quelli che ora vengono etichettati come “no-vax” non hanno nella maggior parte dei casi nulla contro i vaccini in sé.

Molti di loro spiegano semplicemente che fare o meno il vaccino dovrebbe essere una decisione presa liberamente da ogni persona, considerando la sua età, la storia clinica e altri fattori; e notano correttamente la superiorità dell’immunità naturale su quella da vaccino.

Ma questi sono dettagli poco importanti per i giornalisti, che alla conferenza stampa di fine anno, hanno dato uno spettacolo degno di una repubblica delle banane, salutando Draghi con urrà e un lungo applauso, piuttosto che con domande approfondite.

È interessante notare che il cambio al timone da Conte a Draghi ha avuto l’effetto di mostrare i veri colori dei liberali italiani, che sono in realtà degli statalisti mal celati.

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Amnesty International preoccupata perl’Italia

Persino Amnesty International ha espresso preoccupazione per la discriminazione contro i non vaccinati in Italia, mentre i liberali italiani e la sinistra acclamano Draghi.

L’unica opposizione coerente e coraggiosa a Draghi viene dalle frange e da improbabili alleati come il professore marxista Ugo Mattei e il professore libertario Carlo Lottieri (un amico del Mises Institute).

Mattei ha instancabilmente denunciato la natura incostituzionale dello “stato di emergenza“, così come il vile ricatto dei lavoratori costretti a decidere tra farsi il vaccino o perdere il lavoro.

Lottieri ha guidato il piccolo movimento di resistenza tra i professori universitari che combattono la discriminazione contro gli studenti non vaccinati e che spiegano come la pandemia sia stata una scusa per gli stati moderni per fare un passo avanti nel loro controllo sul corpo e sulla mente di ogni individuo.

Le misure a cui il popolo italiano è stato sottoposto in questi due lunghi anni di statalismo incontrollato e di propaganda spudorata non sono state solo ingiuste: sono state anche del tutto inutili per combattere la pandemia.

L’Italia ha visto nelle diverse ondate del virus esattamente le stesse traiettorie e gli stessi tempi di paesi come la Svezia o persino il Regno Unito, dove le libertà e l’economia non sono state calpestate – o almeno non sono state calpestate nella stessa misura!

Il fallimento dei flussi di decreti governativi non è una sorpresa per coloro che, avendo letto Ludwig von Mises e F.A. Hayek, sanno molto bene che le società umane sono complesse e che dovremmo essere umili nel concepire soluzioni dall’alto.

La pianificazione centrale, sia per l’economia che per la sanità, è destinata a fallire. D’altra parte, la pianificazione centrale serve una classe politica e corporazioni clientelari che tentano incessantemente di microgestire le nostre vite.

fonte: https://mises.org/wire/italys-covid-despotism-just-got-worse
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net