Mauro Biglino

Elohim, uno il Dio o tanti? Raffronti tra Teosofia e la ricerca di Mauro Biglino

Scritto da Cristina Bassi

lightbody 011 

 

 

 

 

 

 


Paola Botta Beltramo, teosofa, risponde in merito a chiarimenti richiesti sulla traduzione di MAURO BIGLINO del termine “Elohim”

Nel seguito una email che ho ricevuto da Paola Botta Beltramo, una teosofa che ha molto seguito Bernardino del Boca. Paola qui risponde a delle richieste di chiarimento di un suo lettore, in merito alla “confusione” che si sarebbe venuta a creare intorno alla ricerca o meglio traduzione di MAURO BIGLINO, sul termine “Elohim”, che Biglino da sempre riporta come plurale (dei) e non “dio” come ci hanno insegnato da… un paio di millenni.

——————————-
Cara Paola, ho letto e commentato  con alcuni amici i libri di Mauro Biglino e, poichè conosciamo  poco il pensiero dei teosofi, e in particolare quello  di Bernardino del Boca, sull’argomento Elohim, Lucifero   ecc. vorremmo sapere che ne pensi e se Bernardino del Boca e la Blavatsky hanno affrontato l’argomento. Nel corso della trasmissione televisiva  “Mistero” del 20 dicembre 2012, la giornalista scrittrice Enrica Perucchietti, autrice dei libri sul NWO  ha affermato che la parola Elohim è un plurale maiestatis e  quindi afferma che, contrariamente a Biglino,  nella Bibbia si parla dell’unico Dio Assoluto . Che confusione!!! Grazie infinite.

Ho letto anch’io i libri di Mauro Biglino (ed anche quelli di Alessandro e Alessio De Angelis)  ed ascoltato alcune sue conferenze pubblicate su you tube. In tutte,  e in particolare in quella: “Elohim Uno o tanti?”,  del 13 dicembre 2012. Biglino afferma che la questione fondamentale, che suscita  molte reazioni,  è  che nella Bibbia non si parla del Dio Assoluto creatore dei Cieli e della Terra ma dell’Elohim Geova-Yawhvhé, uno fra i molti Elohim di allora,  che governò il popolo di Israele. Pertanto M. Biglino, e anche gli altri autori sopracitati, ritengono  che la Bibbia non sia un libro di religione ma di storia e che, come quasi  tutti i libri di storia, sia stato un testo sovente modificato per adattarlo alle esigenze culturali e sociali dei vari periodi.. Il teosofo-antropologo Bernardino del Boca ha  ben evidenziato la differenza esistente tra religiosità e spiritualità, come si può anche rilevare nel sito “Teosofia-Bernardino del Boca”.

H.P. Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica, alla quale B. del Boca fu iscritto dall’età di 19 anni e fino alla sua dipartita dal piano fisico, dedicò  all’argomento  Elohim  molte pagine dei suoi  libri. Riporto le seguenti che, a mio avviso, potrebbero sufficientemente  rispondere alle domande tue e dei tuoi amici:
“… Si deve richiamare l’attenzione sulla confusione  -se non peggio-  che regna nelle interpretazioni occidentali della Cabala. (ndr e della Bibbia).  L’Eterno Uno vien detto conformare se stesso in due: il Padre e la Madre della Natura.  Per cominciare, è una concezione orribilmente antropomorfica l’applicare termini implicanti una distinzione sessuale alla più remota e prima differenziazione dell’Uno. Ed è ancora più erroneo identificare queste prime differenziazioni  -Purusha e Prakriti della filosofia indù-  con gli Elohim, le forze creatrici di cui si parla; ed ascrivere a queste astrazioni inimmaginabili per il nostro intelletto, la formazione e la costruzione di questo mondo visibile, colmo di male, peccato e dolore.  In verità, la “creazione da parte degli Elohim” di cui qui si parla, non è che una “creazione” assai posteriore e gli Elohim, lungi dall’essere poteri supremi o magnificati della Natura, sono solamente Angeli inferiori. 

Questo era l’insegnamento degli Gnostici, la più filosofica di tutte le primitive Chiese cristiane.

Essi insegnavano che le imperfezioni del mondo erano dovute all’imperfezione dei suoi Architetti e Costruttori: Gli Angeli imperfetti e pertanto inferiori. Gli Elohim ebraici corrispondono cioè ai Prajapati degli Indù, ed è dimostrato altrove, in base all’interpretazione esoterica dei Purana, che i Prajapati furono i modellatori soltanto della forma materiale ed astrale dell’uomo: che essi non poterono fornirgli l’intelligenza o la ragione, e quindi in linguaggio simbolico essi  “non riuscirono a creare l’uomo”

Ma per non ripetere più ciò che il lettore può trovare altrove in quest’opera, si deve solo richiamare la sua attenzione sul fatto che “creazione” in questo contesto non è la “Creazione Primaria” e che gli Elohim non sono “Dio” e nemmeno gli Spiriti Planetari Superiori…”   (H.P. Blavatsky – La Dottrina Segreta  Vol VII  ed. 2003  pag. 249-250)  “Nessun dio  -che si chiami Bel o Geova – che maledice la sua opera per averla fatta imperfetta, potrebbe essere la Saggezza assoluta e infinita.” (H.P.Blavatsky . DottrinaSegreta Vol. V pag. 192).

Nei testi teosofici si rileva inoltre che nella Bibbia, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento,  non esiste  la figura antropomorfa di Satana-Lucifero, così come afferma  anche M. Biglino.

Lucifero è il nome della stella Venere, la stella del Mattino, portatore di luce –Lux-fero- . Nell’antico testamento Isaia definisce, con ironia, “portatore di luce” il re di Babilonia. Nei primi secoli della Chiesa il nome Lucifer è stato considerato un titolo di Cristo, A Cagliari esistono una chiesa ed una via dedicate a San Lucifero che di Cagliari fu arcivescovo nel 300 d.C..  S. Lucifero, vissuto fino al 370, partecipò nel 355 con il vescovo di Vercelli Eusebio al concilio di Milano. Fu in seguito  che i Padri della Chiesa decisero di unire il Lucifero di Isaia al Satana di Giobbe e dei Vangeli.   

“Se Satana avesse un’esistenza oggettiva in questo mondo sarebbe ossessionato dalla malvagità dell’umanità, le cui risorse negative sono in grado di annientare qualsiasi  diavolo (dal glossario teosofico – Società Teosofica).  “Chi leggerà le nostre scritture buddiste, scritte per le masse superstiziose, non potrà mai trovarvi un demone così vendicativo, ingiusto. crudele e stolto come il tiranno celeste sul quale i cristiani riversano a fiumi la loro servile adorazione ed al quale i loro teologi attribuiscono quelle perfezioni che sono contraddette da ogni pagina della Bibbia (Dalle lettere dei Mahatma – Ispiratori della Società Teosofica- a A. P. Sinnett – Vol. I pag. 103) “…”Non indurci in tentazione”  è  l’aspirazione dei cristiani. Chi è dunque il tentatore? Satana? NO, la preghiera non è rivolta a lui. 

E’ invece il genio tutelare che indurì il cuore del Faraone, che introdusse lo spirito del male in Saulo, che inviò i messaggeri menzogneri ai profeti ed indusse Davide al peccato: è infine il DIO biblico d’Israele!    Agli effetti dell’analisi filosofica non abbiamo da tenere conto delle enormità che hanno oscurato gli annali di molte religioni del mondo.

La vera fede consiste nella divina carità ma coloro che servono al suo altare sono solamente creature umane. Sfogliando le pagine cruenti della storia ecclesiastica, scopriamo che chiunque fosse l’eroe e a prescindere dal costume degli attori, la trama della tragedia era sempre la stessa. L’eterna notte domina ovunque, ma noi passammo dal visibile a ciò ch’è invisibile per l’occhio dei sensi.

Il nostro desiderio più fervido è stato quello di indicare alle anime veritiere, come possono sollevare la cortina e nella notte profonda, fatta giorno, mirare con l’occhio non abbagliato la Verità Svelata. ( H.P. Blavatsky . “Iside Svelata – Teologia “– pag. 396-397) Da  Wikipedia:  “ la Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana  del 2008 ha variato la frase “non ci indurre in tentazione”   in  “e non ci abbandonare alla tentazione” ”.

In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera  il 25 maggio 2002 , dal titolo “La tentazione sbagliata”, che si può leggere su internet,  il giornalista  cattolico Vittorio Messori  scriveva che l’abate Jean Carmignac  nel corso di una sua intervista affermò: “E’ intollerabile, è del tutto intollerabile attribuire a Gesù una prospettiva secondo la quale Dio Padre avrebbe, in fondo, la caratteristica del diavolo stesso”.

“Occorre dimostrare su basi logiche, filosofiche, metafisiche e scientifiche che tutti gli uomini, spiritualmente e fisicamente, hanno la stessa origine; che siccome l’umanità è essenzialmente una e della medesima essenza, e dato che questa essenza è una, infinita, increata ed eterna, sia che la chiamiamo Dio o Natura, nulla perciò può avere un effetto qualsiasi su di una nazione o su di un individuo senza averlo su tutte le altre nazioni e su tutti gli altri individui.

Questo è tanto certo ed ovvio quanto l’urto, causato da una pietra gettata in uno stagno e propagato prima o poi, ad ogni singola goccia d’acqua ivi contenuta. Alla domanda: ma questo non è l’insegnamento del Cristo, bensì piuttosto un concetto panteista? Blavatsky rispose:

“Questo sta proprio il punto dove vi sbagliate: è puramente cristiano ma non biblico, ed è questa forse la ragione per cui le nazioni che seguono la Bibbia, preferiscono ignorarlo. E’ un’accusa, quali sono le prove? Sono a portata di mano: non si attribuisce a Cristo l’aver detto: “Amatevi gli uni e gli altri e amate i vostri nemici?”

Ma il Genesi dice: “Maledetto sia Canaan e che esso sia il servo dei servi dei suoi fratelli.” Ecco perché i Cristiani biblici preferiscono la legge di Mosè alla legge di amore del Cristo: essi si fondano sull’Antico Testamento dove giustifica le loro passioni, le loro leggi di conquista, di annessione e di tirannia su razze che chiamano inferiori. Quali crimini non sono stati compiuti, in forza di questo brano infernale (se preso letteralmente) del Genesi, solo la storia ce ne può dare un’idea per quanto inadeguata. ( H.P. Blavatsky – La Chiave alla Teosofia -1889-  pag. 36-37)

Mauro Biglino afferma che la Bibbia è quel testo che tutti posseggono e che nessuno legge; i testi teosofici di H.P. Blavatsky, di  B. del Boca ed altri,  sono invece  posseduti da pochi e, anche fra questi, pochi li leggono. Blavatsky (nel 1875) e oggi  Biglino ed altri  affermano che nella Bibbia si riscontrano più Elohim , che la parola Elohim non è un plurale maiestatis e che quindi nell’Antico Testamento non si parla del Dio Assoluto.

Bernardino del Boca scrisse, nel suo articolo “I Pionieri dello Spirito”, pubblicato sul sito internet sopracitato, che i pionieri dello spirito sono sovente combattuti e derisi ma che il loro “pensiero forte e puro non  può essere fermato perchè esso si muove in una dimensione in cui l’uomo non può innalzare barriere.”