Jon Rappoport Manipolazione- controllo mentale

Jon Rappoport: rivelazioni sulla Matrix, da insider dei monopoli che governano il mondo

Scritto da Cristina Bassi

Jon Rappoport è un giornalista investigativo americano (qui altri suoi articoli che ho tradotto su questo sito), che da decenni si dedica anche al tema “Exit from the Matrix” . Nel seguito traduco uno dei suoi ultimi articoli  sul tema, in cui riporta affermazioni di insider : Ellis Medavoy (“master di PR, propaganda e inganno, che lavorò per controllori chiave  nelle arene politiche e mediche”- fonte)  e Richard Bell ( “analista e operatore finanziario, dal formidabile piglio nella manipolazione dei mercati”- fonte )
Ciò che riportano ci fa intuire la trama “diversamente umana”,  inimmaginabile nella vita socio-politica ordinaria e in quella “civile”,  di come è organizzato il mondo che chiamiamo realtà…
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Le seguenti informazioni provengono da interviste con gli insider Ellis Medavoy e Richard Bell :  due persone che intervisto ampiamente nella mia collezione, The Matrix Revealed.

Questo è solo un breve assaggio di quello che hanno da dire…

Le principali istituzioni su questo pianeta che controllano l’esercito, il denaro, l’energia, il governo, la sanità, le aziende, i media e l’istruzione, stanno diventando sempre più cartelli globali, integrati orizzontalmente oltre i confini nazionali.

Questo è più di un processo di comando dall’alto verso il basso. Si sta organicamente evolvendo. Tre passi avanti, due passi indietro. C’è molta competizione tra i componenti di un dato cartello, ma c’è anche cooperazione.

E a lungo termine, l’altalena si sta muovendo nella direzione della cooperazione, poiché queste entità si rendono conto che potrebbero avere molto di più da guadagnare in questo modo.

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Non sottolineerò mai abbastanza che questo è un processo in evoluzione. Tutti i tentativi volti a pensare che  si tratti semplicemente di dodici uomini in una stanza che gestiscono il pianeta, falliscono miseramente.

Invece, le persone che guidano un’istituzione potente (come l’Energia, per esempio) guardano fuori e riconoscono più attori importanti, e in questo riconoscimento c’è sì un impulso a competere e a vincere e a distruggere, ma c’è anche un impulso a costruire la comunanza e quindi a monopolizzare l’intero territorio.

Nel corso di una conversazione con il maestro di propaganda, in pensione, Ellis Medavoy, gli chiesi quanto sia grande la cooperazione reciproca nel suo campo, la guerra psicologica.

Mi rispose:

“Vent’anni fa, avrei detto che stavamo tutti operando separatamente e gelosamente. Ognuno di noi stava estraendo i propri contatti e costruendo le sue false immagini della realtà per le masse“.

Ma poi le cose cominciarono a cambiare. A livello globale. Prima di tutto, molti di noi spingevano gli stessi ologrammi. E siccome la comunicazione e i viaggi stavano accelerando molto rapidamente, lavoravamo in molti degli stessi luoghi.

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Finivamo con l’incontrarci più spesso. Cominciammo a condividere le informazioni. Era una cosa prudente. Non sgorgavamo di un amore sfrenato, te lo assicuro. Il fattore competitivo era ancora forte. E litigavamo.

Ma attraverso tutto questo, cominciammo a vedere tra la nebbia, per così dire. Cominciammo a capire l’efficacia della cooperazione.

Ci mettevamo alla prova con informazioni privilegiate, per vedere se potevamo fidarci reciprocamente, nel tenerle private. Una chicca qui, una chicca là.

“E sai, dietro di noi, anche altri gruppi stavano trovando una comunanza. Per esempio, nel campo della propaganda medica, dove ho operato molto spesso.

E questi gruppi vedevano che potevano unirsi per operazioni specifiche, su scala internazionale. Potevano spingere enormi menzogne a livello globale, e tutti i membri del loro corso ne avrebbero tratto profitto e avrebbero ottenuto un controllo più ampio.

Così mi ritrovavo a lavorare in una joint venture con un tizio della guerra psicologica, diciamo, in Francia o Germania. Socializzavamo. Attingevamo di fondo dallo stesso denaro.

“Venivamo ragguagliati entrambi da un team di esperti di intelligence, e questi esperti sarebbero stati di diverse nazionalità. Lentamente, vidi emergere un nuovo tipo di struttura a ombrello.

“Ecco, supponiamo che durante la fase di preparazione segreta a una crisi economica pianificata [cartello monetario], si possa distrarre tutti con un’epidemia fasulla [cartello medico].

Vedi? I leader cosi percepiscono un motivo per collaborare. I pianificatori diventano più intelligenti e svegli. Si estendono su linee che non avrebbero mai raggiunto prima…

“Cominciate a vedere i contorni di una struttura futura molto più inclusiva. Questa è una guerra su più fronti”.

Richard Bell, un altro ex-insider, mi disse: “Alla gente piace pensare che il denaro sia tutto. Se si riesce a limitare la quantità di denaro in mano al pubblico, alla fine si indeboliscono e cedono e sono più facili da controllare.

E questo è certamente vero. Ma d’altro canto, man mano che le mega-corporation acquisiscono più potere e gamma e mercati, c’è uno scontro, perché quelle multinazionali, che ora collaborano in modi mai visti prima, come un cartello per certi versi, vogliono clienti per i loro prodotti. Non vogliono una povertà abietta su tutta la linea. Le persone devono poter acquistare i loro prodotti.

“Quindi c’è un forte conflitto. È un conflitto tra l’elite dei banchieri [cartello monetario] e quello delle mega-corporation [cartello delle società]. Deve essere risolto attraverso una pianificazione anticipata, nel lungo termine.

Così ora ci sono questi uomini potenti che si siedono e parlano in un modo nuovo. Anche altri grandi attori vengono coinvolti [governo, media, cartelli dell’energia, per esempio]”.

fonte: https://blog.nomorefakenews.com/2021/01/09/matrix-revealed-cartels-that-run-the-world-revealed/

traduzione: M.Cristina Bassi per  www.thelivingspirits.net