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Anna Breytenbach, Animal Communicator: oltre la sofferenza umana. La morte vista dagli amici animali

Scritto da Cristina Bassi

Anna Breytenbach, sudafricana, è un “animal comunicator”  [comunicatrice telepatica con il regno animale] professionale, che fatto studi avanzati all’Istituto Internazionale degli Animali di Assisi in California, USA (Assisi International Animal Institute).

Da 18 anni svolge questa sua attività  in Sudafrica, Europa e Stati Uniti, sia occupandosi di animali domestici che selvatici. Nata e cresciuta a Città del Capo, in Sudafrica, ha conseguito la laurea in psicologia, economia e marketing presso l’Università di Città del Capo.

È stata anche la protagonista del lungometraggio “The Animal Communicator” sulla comunicazione interspecie, uscito a livello internazionale nel 2013.

una scena del film “Animal Comunicator” in cui Anna si trova circondata amorevolmente da una tribù di babbuini, noti per essere aggressivi e pericolosi per gli umani “normali”

 

L’obiettivo di Anna è quello di sensibilizzare e far progredire le relazioni tra animali umani e non umani, sia a livello personale che spirituale.

Dal suo sito www.animalspirit.org, scelgo di tradurre nel seguito questa sua esperienza. In un tempo cosi difficile e tragico, come quello che stiamo vivendo tutti sul pianeta, che la saggezza che le sue parole emanano, possa essere di profonda ispirazione e insegnamento

La nostra vera natura è infinita: l’insegnamento di un eutanasia animale

“Un pomeriggio arrivai a casa di un’amica e la trovai in lacrime per la notizia che il veterinario le aveva appena dato. Al suo cane era mancato improvvisamente il respiro durante la solita passeggiata quotidiana, così l’aveva portato dal veterinario che le aveva diagnosticato un cancro ai polmoni.

Un cancro avanzato e incurabile, lo stato era terminale. Nonostante il suo splendido golden retriever avesse l’aspetto perfettamente sano e si comportasse normalmente a casa, gli erano stati dati tre mesi di vita.

Naturalmente mi chiese di comunicare con lui riguardo alle sue condizioni fisiche, ai suoi stati d’animo e al
difficile periodo che lo aspettava. La mia amica è una realista che crede nei miracoli, quindi voleva sapere quale intervento il suo cane volesse fare per guarire il cancro e continuare una vita piena e sana.

Animali Specchio dell'Anima — Libro

La mia conversazione telepatica con questo dolce cane ha poi toccato il tema di quale fosse la sua scelta ed il messaggio energetico che mi inviò fu che voler lasciare il suo corpo e disperdersi nell’Unità… come una pura nuvola bianca, che si dissolve dolcemente e diventa un tutt’uno con il cielo blu.

Gli ho chiesto se volesse un aiuto per lasciare il suo corpo – che è il modo in cui descrivo l'”eutanasia” agli animali-  perché questo è ciò che accade a livello pratico.

Mi rispose che non sarebbe stato necessario, perché era pronto ad andarsene il prima possibile, prima che la sofferenza fisica diventasse un problema.

Mi disse che l’unica e sola cosa di cui aveva bisogno per poter trapassare in modo naturale e pacifico sarebbe stata la decisione esplicita e consapevole di lasciarlo andare.

Quando trasmisi questo messaggio alla mia amica, ebbe una brutta reazione. Era molto attaccata all’idea di una cura miracolosa per il suo amato cane. Risultato: dovetti andarmene a letto senza cena

Verso mezzanotte la mia amica poi mi svegliò, dicendo che si era resa conto che non era compito suo trattenere un altro essere dal suo cammino, e che in effetti doveva lasciarlo andare come un atto d’amore incondizionato.

Voleva che dicessi al suo cane che era sinceramente in grado di lasciarlo andare, nonostante la sua enorme tristezza. Quando trasmisi al cane il suo cambiamento di idea e di cuore, questi si sentì enormemente sollevato e tutta l’ansia se ne andò.

Emergenze a 4 Zampe — Libro

Mi diede anche un messaggio sorprendente: che avrebbe lasciato il suo corpo entro le 12 ore successive, quindi se la mia amica voleva essere al suo fianco durante la sua transizione, era meglio che stesse in sua presenza quella stessa notte.

Tutto ciò suonava molto strano: proveniva da un cane che respirava normalmente in casa, mangiava, beveva, giocava e in generale si comportava come un animale completamente sano.

Ma ho imparato ormai da tempo che non possiamo cambiare la narrazione della verità di un altro.

Così,  trasmisi il messaggio (un po’ nervosamente, come potete immaginare). In silenzio, con le sopracciglia alzate e uno sguardo interrogativo, la mia amica trascinò sul pavimento un materasso per sé, sistemandolo accanto al suo cane.

La Vita Segreta degli Animali — Libro

Rimasi con loro in silenzio finché entrambi non si addormentarono. All’alba, la mia amica si svegliò , ma no il suo cane.  Era scivolato via, silenziosamente, nella notte, lasciando il suo corpo avvolto in un abbraccio eterno tra due braccia amorevoli.

Una simile situazione non poteva essere orchestrata, organizzata o indotta dalla volontà umana. Nel momento in cui vogliamo che qualcosa sia in un certo modo o in un certo momento, noi umani stiamo prevalendo su ciò che è … impegnato a svolgersi naturalmente.

Gli animali percepiscono quando il loro tempo è vicino. Sì, anche l’imperativo di sopravvivenza esiste ed è rilevante, ma gli animali non discutono con l’inevitabile.

Sanno che il dolore e la sofferenza fanno parte della vita. Non hanno alcuna resistenza a questo fatto. L’istinto di sopravvivenza è reale, e tale è anche la loro accettazione di non sopravvivere quando arriva il momento.

In generale, gli animali apprezzano la qualità della vita rispetto alla quantità/lunghezza della vita fisica. Sono sintonizzati su ciò che accade e sulle possibili vie che stanno davanti a loro.

Senza volontà, ma con saggezza, possono scegliere di conseguenza. Nel fiume della vita, possono arrendersi profondamente al flusso che sta a valle ed è più facile quando non ci sono forze “a monte” che sono in competizione tra loro, come l’attaccamento umano o le idee che trattengono.

Il Potere Terapeutico degli Animali — Libro

Noi umani possiamo interrogarci sul comportamento degli animali, quando li vediamo morire. Spesso, quando il corpo e la consapevolezza di un animale si allontanano dal regno fisico, essi cercano un luogo tranquillo in cui passare.

Anche il più addomesticato degli animali domestici potrebbe tentare di strisciare sotto un cespuglio in giardino o nascondersi da qualche parte. La morte fisica è un viaggio molto personale, e faremmo bene a onorare chi vuole spazio per quei momenti.

Possiamo sostenerli emotivamente ed energicamente senza doverli toccare o disturbare con stimoli sensoriali a volte travolgenti, compresi i nostri sentimenti umani.

Quando se ne va una persona amata, gli amici animali che le sopravvivono, spesso ritornano più e più volte nei luoghi frequentati dal defunto…

Non importa quale sia la specie, gli animali sanno quando una persona cara se n’è andata. Visitano luoghi familiari non perché sono confusi o cercano il defunto. Piuttosto, per loro è una forma di ricordo. A volte anche di dolore.

Nella Mente e nel Cuore dei Cani — Libro

Nella mia esperienza, tutti i non-umani vedono la morte fisica semplicemente come una transizione nel proprio stato d’essere. Non è affatto una fine.

Anche l’abbandono del corpo non è una fine, poiché il nostro nucleo essenziale e non separato continua oltre la forma. Come affermava Albert Einstein: “L’energia non può essere creata o distrutta, può solo essere cambiata da una forma all’altra”.

Nel cerchio mondano e meraviglioso della vita, i resti fisici dei nostri corpi umani un giorno spingeranno verso l’alto le margherite (come dice il proverbio)… o le erbacce o le alghe o altre forme di vita meno romantiche.

“Di polvere in polvere” non è solo una metafora. Che bello poter concettualizzare e apprezzare questi fatti con la mente, mentre indossiamo il cervello come parte del nostro costume terrestre

Il vero Sapere, però, è un’esperienza interiore vissuta e sentita. Una cosa è certa: conosceremo pienamente il Mistero della nostra vera natura nel momento della nostra transizione oltre la forma.

La nostra essenza è eterna, e un giorno resteremo di nuovo in quella gioia infinita”.

 

Concludo con un’altra testimonianza di Anna Breytenbach, dalla sua ultima newsletter che ci cala nel presente di disperazione e follia dell’era covid-19 …

COvid-19 : cosa significa per gli animali in Sudafrica

Concentrati sul Covid-19 che ha catturato tutto il mondo e che satura l’attenzione dei media e delle nostre menti, abbiamo ridotto la nostra attenzione quasi fino all’ossessione.

Le realtà personali e collettive sono improvvisamente cambiate, portando ad un necessario e forzato  adattamento con tutti gli annessi e connessi.

Ora, dopo qualche mese, la maggior parte di noi sta facendo i conti con una esistenza incerta, con carenze e limitazioni. La comunità sociale e familiare, il lavoro e il reddito, la libertà di movimento e di scelta… queste sono alcune delle sfide attuali.

Se da un lato il sovraccarico di informazioni che ci viene dato in pasto, può diventare un banchetto per la mente umana, dall’altro miliardi di corpi stanno letteralmente soffrendo la fame in modo molto reale.

Qui in Sudafrica si prevede che il tasso ufficiale di disoccupazione preesistente, che era la 38% salirà al 50% entro pochi mesi.

La maggior parte degli aiuti sono ovviamente diretti ad alleviare la sofferenza umana. Un effetto a catena di ciò che la povertà umana genera, è l’incapacità delle persone di prendersi cura dei loro animali domestici o di aiutare gli animali randagi che non hanno mai avuto una casa.

Sotto le austere e persistenti leggi nazionali di lockdown del mio Paese, i rifugi per animali hanno dovuto chiudere le loro porte e le operazioni di salvataggio non possono funzionare.

Le poche strutture SPCA [Society for the Prevention of Cruelty to Animals ] gestite dal governo sono sovraffollate e sottofinanziate.

La stragrande maggioranza dei sudafricani vive sotto la soglia di povertà nei distretti, dove i livelli di sofferenza degli animali sono già gravi.

Le cliniche private di beneficenza per animali in queste zone sono state rapinate a mano armata da persone disperate.

Cani e gatti, precedentemente denutriti, stanno ora morendo di fame, vagando per i sentieri sterrati tra le baracche di latta. Il nostro lungo inverno è solo all’inizio e la situazione è già disastrosa.

Ovunque vi troviate nel mondo, trovate un pensiero e una preghiera per gli animali domestici in difficoltà. Raggiungete i vicini o altri nella vostra comunità che potrebbero avere difficoltà a nutrire i loro animali domestici.

Se volete contribuire direttamente a nutrire gli animali delle township (distretti) in Sud Africa, inviate un’e-mail a jessie@animalspirit.org per i dettagli.

 

Fonte:    https://us2.campaign-archive.com/?u=65da6542f37020580da97b111&id=2bedfc5aa6  
Traduzione e sintesi: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net