Risvegli Una nuova cultura

Anna Breytenbach: come sentire ciò che la natura racconta. E il mondo degli amici non umani

Scritto da Cristina Bassi

Anna Breytenbach, una “animal communicator” sudafricana e nota in tutto il mondo per le sue comunicazioni empatiche-telepatiche con il regno animale e la natura;  in questo video che traduco e trascrivo in italiano, descrive il processo che utilizza per comunicare con loro.

Si, un mondo molto diverso e sorprendente ci aspetta quando abbandoniamo le nostre nozioni di superiorità umana! Le relazioni che possiamo sviluppare con il mondo naturale possono aiutarci a guarire le nostre ferite di separazione e disconnessione dal “Tutto”.

Di Anna ho già tradotto un pezzo in cui ci racconta come vivono la morte gli amici animali:

 

“Se solo si sviluppasse una prospettiva delle diverse specie, su come è la vita dentro quelle specie nel loro ambiente naturale, con le loro priorità, il loro senso dominante e le loro abitudini …

Dagli animali posso ricevere letteralmente la loro visione, le loro motivazioni, i loro perché. Per ogni comportamento, c’è sempre una ragione che lo induce. Poi oltre la prospettiva della specie, dobbiamo anche entrare nella visione individuale. Molto similmente a come accade per gli umani, dove individui diversi hanno diverse personalità, diversi bisogni e diversi desideri.

Occorre poi stabile una comprensione empatica, e per raggiungere tale fine, non è un errore partire dalla attività immaginativa: come ci sentiremmo se fossimo un pesciolino rosso, nella boccia d’acqua della sala d’attesa di un medico?

Aiuta molto l’immaginazione, in primo luogo in merito alla loro realtà fisica. Quindi mettetevi con l’immaginazione dentro l’acquario o la boccia del pesciolino rosso e guardate fuori.: osservate l’arredamento intorno, partendo da quella prospettiva. E ora immaginatevi come ci si sente ad avere quella pelle e le scaglie e come è coperto il corpo.

Immaginate di abitare nel mondo sensoriale a 5 sensi di quella creatura… è cosi che poniamo le basi per essere in grado di percepire l’esperienza particolare di quell’essere, i suoi pensieri e sentimenti sulle cose.

Quando ci si inoltra nel campo relazionale che già esiste, emergono percezioni e informazioni, che possono maggiormente penetrare nella nostra consapevolezza, perchè siamo quieti per un attimo e concentrati. Qualsiasi cosa riverberi nel campo, diventa cosi disponibile ad essere percepito. E tutto questo avviene a livello inconscio.

Il nostro istinto non è qualcosa che dobbiamo attivare con un pulsante, e nemmeno è totalmente individuale. Il nostro istinto è contestuale.

E poi c’è l’arte di porre una domanda in un certo modo, per cercare di far emergere ciò che è veramente importante per l’altro essere. Per esempio se ha dolore o se ha un bisogno…. Questo nel paesaggio energetico sarà piuttosto rumoroso, parlando da un punto di vista quantistico.

Questo quindi colpirà automaticamente la mia attenzione. Quel che accadrà è che quelle emissioni di ciò che è, pensieri, emozioni, circostanze, stato di disidratazione di un albero, un’ala ferita di un uccello… saranno trasmesse nello spazio, come del resto i nostri pensieri e sentimenti

E se quei “bits” di dati in arrivo, non venissero filtrati dal mio database di vocabolario mentale, dalle esperienze di vita, le emozioni, le immagini che trovano una corrispondenza…io non ne verrei a sapere nulla

Se mi metto in collegamento con un giovane elefante, che magari è stato trovato disperso e vaga separato dal suo gruppo, e sento la sua ansia da separazione… quel che arriva per primo alla mia mente è il mio ricordo personale del primo giorno di scuola quando avevo 5 anni.

Perchè allora facevo esperienza di ansia e separazione. E questo perchè l’energia è un “combaciare”.

Animali Specchio dell'Anima — Libro

Quindi se ci sono molte persone davanti allo stesso animale, possono tradurre in modo diverso i messaggi in arrivo dentro di loro. E nessuno sarà in errore.

Nel mio occhio interno, io potrei avere un ricordo del mio primo giorno di scuola, l’altra persona, potrà vedere in un modo molto tecnico e asettico le parole “ansia di separazione”, qualcun altro magari ha solo l’emozioni nuda e cruda. Di fatto noi tutti soffriamo di una grande malattia di separazione

Nelle nostre giornate frenetiche, è come sopprimessimo i nostri spiriti, come se avessimo brevi lassi di attenzione. Cerchiamo gratificazione immediata, siamo permanentemente distratti, la sera non passiamo nemmeno tanto tempo con i nostri animali domestici.

Possiamo essere presenti con un vuoto di indifferenza, perchè siamo impegnati sui nostri dispositivi tecnologici e guardiano qualcosa che distrae le nostre menti. “hello! Ci sono le luci accese ma non c’è nesusno in casa”…

Se ci ripromettessimo di avere un senso di appartenenza, tutte le nostre azioni e scelte sarebbero suggerite dal nostro ambiente circostante. Non ci verrebbe mai in mente di acquistare un detergente tossico per la nostra quotidianità domestica,perchè ci preoccuperemmo dei ragni nelle tubature esterne oppure delle formiche che si intossicano.

Ci prenderemmo profondamente cura di ciò che è intorno. E ci delizieremmo per come quegli steli di muschio siano cresciuti durante la notte, ci delizieremmo senza aver bisogno di farci delle idee.

La Vita Segreta degli Animali — Libro

E certamente senza strane visioni per quel valore relativo, e importanza relativa o intelligenza relativa.

Mi sarebbe piaciuto non aver speso tutto quel tempo per cercare di capire, perchè la esperienza è il solo vero insegnante. Ed è bellissimo essere in relazione cosi diretta con questi o quegli esseri

Accidenti… tutto il tempo che ho passato a rovistare col naso nei libri….avrei potuto semplicemente chiacchierare con una farfalla, o sdraiarmi su dei fili d’erba e avere una conversazione”