Ho già pubblicato il 19.5.23, traducendo da Spuntnik, l’intervista all’esperto dr Chris Busby, chimico fisico e segretario scientifico del Comitato europeo sul rischio da radiazioni, sul pericolo radioattivo possibile in Europa data l’esplosione di un deposito di munizioni ad uranio impoverito, nella città ucraina di Khmelnitski, situata a ovest di Kiev.
Ripropongo ora nel seguito un breve articolo dall’austriaco TKP, sullo stesso tema. Nell’articolo si parla anche della “coincidenza” di un addestramento in Polonia, volto a proteggere da radiazioni…
————-
Come riportato, la nube di polvere che si è sollevata dopo l’esplosione di una scorta di munizioni all’uranio britanniche a Khmelnytskyi si è spostata verso l’Europa occidentale.
Lo dimostrano, tra l’altro, le misurazioni delle radiazioni in Polonia. Per tutta la settimana, le correnti d’aria (in contrasto con la direzione prevalente dei venti, tra l’altro) sono state dirette esattamente verso ovest.
Come è stato riportato, le forze armate ucraine avrebbero portato nel deposito di munizioni, granate per i carri armati britannici Challenger 2, compresi proiettili perforanti contenenti uranio impoverito.
Le autorità locali hanno cercato di convincere la popolazione che non aveva nulla da temere. Tuttavia, i filmati dello sgombero dei depositi militari indicano il contrario.
I servizi di emergenza hanno utilizzato un robot estintore. A quanto pare, per non mettere in pericolo la salute dei vigili del fuoco.
Come sappiamo, il maggior rischio di radiazioni da uranio impoverito, si verifica in momento in cui entra nel corpo sotto forma di polvere.
Le radiazioni alfa delle piccole particelle depositate nell’esofago e nei polmoni possono favorire lo sviluppo di tumori maligni. Inoltre, l’uranio è uno dei metalli pesanti con la più alta tossicità.
Le immagini e i video hanno mostrato un fungo da esplosione, formatosi sopra il deposito di munizioni, dopo un attacco di precisione dell’esercito russo. A quanto pare, l’armata russa è riuscita persino a raggiungere la troposfera superiore.
A ciò hanno contribuito non solo la potenza esplosiva e la detonazione secondaria dei proiettili, ma anche la creazione di una vero e proprio ciclone.
Questo sembra aver causato un movimento verticale verso l’alto a una velocità di 5-10 metri al secondo, che potrebbe aver fatto salire i radionuclidi fino all’altezza della tropopausa, cioè fino a 9-10 chilometri.
C’è un’altra interessante coincidenza. Quasi contemporaneamente alla consegna dei primi carri armati britannici Challenger-2 all’Ucraina, in Polonia si svolgevano esercitazioni di protezione dalle radiazioni, come riportato da Radio Lublino il 19 aprile 2023:
“Hanno soccorso le vittime dell’esplosione di una bomba sporca. Esercitazioni in un ospedale di Lublino
A Lublino si è svolta un’esercitazione per il salvataggio delle vittime delle radiazioni. Lo scenario prevedeva che i vigili del fuoco e il personale medico dovessero affrontare le conseguenze dell’esplosione di una bomba sporca in città. I soccorritori hanno avuto il compito di allestire una tenda speciale, trasportare i pazienti e rimuovere le sostanze potenzialmente tossiche”
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net