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Tom Campbell, fisico, spiega perchè siamo in una realtà virtuale

Scritto da Cristina Bassi

Il fisico Tom Campbell studiò con Robert Monroe le esperienze fuori dal corpo attraverso stati alterati di coscienza. L’obbiettivo era esplorare la natura della nostra realtà non fisica per poter saperne di più sul perché siamo in una realtà fisica e come alterarla. Iniziò quindi a sperimentare consapevolmente mentre era nel regno non fisico, per poter comprendere come funziona la coscienza. Dedusse quindi che la coscienza viene prima e che la realtà fisica è un derivato di essa.

Ci sono stati molti scienziati che hanno riportato il fatto che la realtà in cui siamo è una realtà olografica e simulata. Tuttavia non c’è stata molta spiegazione sul perché siamo in questa realtà e come espandiamo la nostra coscienza nell’essere qui.

In questo articolo, vedremo la questione nel suo quadro piu’ ampio: come una simulazione controllata, che si basa sulla paura, possa promuovere risvegli e scelte diverse che iniziano a cambiare la natura della realtà stessa.

Tom è l’autore di My Big Toe, The Theory of Everything, che tratta di come sia la mente a modificare e creare il fisico e non viceversa. Egli dedusse quindi che le stesse leggi fisiche che spiegavano la coscienza, spiegavano la meccanica quantistica

Secondo Tom, la coscienza è un computer informatico. I nostri 5 sensi leggono o interpretano i dati nella nostra realtà. Inoltre se la coscienza è un sistema informativo, i sistemi informativi evolvono e crescono abbassando la loro entropia  [ = “la misura del grado di equilibrio raggiunto da un sistema in un dato momento.]. Una piu’ bassa entropia è ordine ed una piu’ alta è disordine. Con questa spiegazione, l’umanità dovrebbe ambire ad una minore entropia, per poter evolvere questa realtà simulata in qualcosa di migliore.

In una realtà fisica virtuale, c’è un limite di velocità ed un pixel di tempo si muove attraverso un pixel di distanza. La realtà fisica ha una serie di parametri ma gli attori sono in realtà la coscienza fuori dalla realtà, che fa esperienza della realtà attraverso un avatar. Rendersi conto che non abbiamo origine dall’interno della realtà fisica, libera la nostra coscienza perché si espanda oltre i parametri di questa realtà.

Questa realtà esiste solo nelle menti degli attori. La nostra intenzione puo’ cambiare la nostra realtà, modificando la probabilità futura ed interpretando i dati in modo diverso. Non possiamo modificare tutto, nemmeno le scelte di liberto arbitrio degli altri. Possiamo spostare in una realtà fisica solo una probabilità di una certa quantità del futuro; tuttavia facendo scelte migliori, maggiori cambiamenti possono avvenire a livello della coscienza.

Per evolvere, possiamo interrompere gli schemi di questa realtà attuale, introducendo piu’ informazioni che aumentino l’ordine. Una modifica avviene nel momento in cui cooperiamo, ci prendiamo cura ed amiamo reciprocamente, e non avviene invece nella paura e nell’egocentrismo.

Infine, se ognuno di noi cercasse di ottimizzare per tutti ed onorassimo tutti il libero arbitrio dell’altro, la nostra realtà cambierebbe istantaneamente.

La realtà in cui siamo esistiti non è stata sostenibile ed è stata una involuzione. E’ stata incentrata su paura e autoconservazione, dove i pavidi si sono allineati in gerarchia per poter controllare il potere attraverso un piccolo gruppo, che possiede la piu’ parte delle risorse.

Quando inizia la simulazione a computer per fare delle scelte più’ evolute, che abbiano senso e siano degne di supporto, delle unità individuate di coscienza si collegano al sistema e iniziano a svolgere i ruoli della realtà, ragion per cui le scelte hanno un senso. Questo è ciò’ che sta accadendo proprio ora al sistema dato che sta entrando più’ vera coscienza e rende vera la simulazione.

Sempre più’ fisici stanno attingendo da questa teoria di una realtà virtuale e del suo scopo. Quando una scienza mainstream inizia a relazionare sulla vera natura della realtà, anche tutto ciò che ci hanno insegnato dovrà cambiare.

Proverà che siamo parte di una coscienza piu’ grande e connessa, che si manifesta nel fisico. La scienza, la filosofia, la teologia e la metafisica giungeranno unite in un’unica comprensione.

Secondo Tom, questa realtà è un “allenatore per la riduzione dell’entropia” per unità di individuazione della coscienza. Abbiamo una missione o uno scopo per essere qui ed è per aumentare la qualità della nostra coscienza. In altre parole, per evolvere attraverso una crescita spirituale e la nostra realtà qui è la corsia preferenziale su cui vanno le entità per fare scelte di significato ed importanti perchè le aiutano ad evolversi più’ rapidamente.

La nostra missione è essere gentili e prenderci cura degli altri. In questo modo la nostra vita diventa più felice e gioiosa nel mezzo dell’avidità e controllo che esiste nella realtà fisica virtuale. Coloro che faranno scelte egoiche e spinte dalla paura dovranno lottare e saranno pieni di negatività. Senza paura ed ego, cominciamo a fare scelte che ci sostengono e sostengono gli altri.

by  Michelle Walling  
fonte: http://www.wakingtimes.com/2018/06/05/physicist-explains-why-we-live-in-a-virtual-reality/
traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

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