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Analista farmaceutica: i test su va cci no Moderna eseguiti con studi poco rilevanti e pratiche ingannevoli

Scritto da Cristina Bassi

Da Citizens News, traduco il seguente articolo, che riporta affermazioni di Alexandra Latypova, una dirigente farmaceutica veterana, relativamente a Moderna; dice che l’azienda non ha non nemmeno seguito le buone pratiche di laboratorio (GLP). L’articolo riferisce come ulteriori fonti TheEpochTimes.com NaturalNews.com
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Dei documenti interni ottenuti tramite una richiesta di Freedom of Information Act (FOIA) dimostrano che Moderna ha mentito praticamente su tutto per far autorizzare dal governo il suo “va cci no” contro il coronavirus di Wuhan (Covid-19).

I cosiddetti “studi” che Moderna ha presentato alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense erano “irrilevanti”, ha scoperto il Judicial Watch (osservatorio giudiziale) , che ha presentato la richiesta FOIA.

Secondo Alexandra Latypova, una dirigente farmaceutica veterana a conoscenza della situazione, Moderna non ha nemmeno seguito le buone pratiche di laboratorio (GLP). Circa 700 pagine dei documenti ottenuti da Judicial Watch mostrano un pacchetto di Biologics Licensing Application (richieste di licenze biologiche -BLA) che un produttore di farmaci, in questo caso Moderna, è tenuto a sottoporre alla FDA.

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Carenze nella documentazione sottoposta

Più della metà di queste pagine non ha assolutamente nulla a che fare con l’antinfluenzale Fauci di Moderna. Secondo Latypova, che ha esaminato i documenti, gli studi inseriti da Moderna nel BLA riguardano una tecnologia a mRNA (RNA messaggero) non approvata che non è stata nemmeno utilizzata nello Spikevax.

“Moderna ha affermato che il principio attivo mRNA dello Spikevax non necessita di studi di tossicità e può essere sostituito con qualsiasi altro mRNA senza ulteriori test”, così ha spiegato la Latypova a The Epoch Times.

“La FDA non ha respinto questa assurda affermazione. L’azienda sostiene che il principio attivo di un nuovo farmaco non deve essere sottoposto a test di tossicità”. (vedi anche: L’operazione Warp Speed non sarebbe mai stata possibile se il Congresso non avesse ridefinito la parola “va cci no” poco prima del lancio della plandemia).

“Questo è analogo al fatto di sostenere che un camion che trasporta cibo e un camion che trasporta esplosivi sono la stessa cosa. Ignorate il carico, concentratevi sul veicolo. L’affermazione è assurda: gli mRNA e le LNP [nanoparticelle lipidiche], separatamente e insieme, sono entità chimiche completamente nuove, e per ognuna delle quali si dovrebbe fare domanda di Investigational New Drug (analisi per nuovo farmaco) [IND] e si dovrebbe presentare un dossier di dati alle autorità di regolamentazione, e gli studi su un mRNA non sono sostitutivi di tutti gli altri”.

La FDA ammette la non conformità a buone pratiche di laboratorio

La FDA ammette che i test di tossicità di Moderna per l’mRNA corretto non sono conformi alle Buone Pratiche di Laboratorio.

Nel corso della sua carriera, la Latypova ha lavorato per oltre 60 aziende farmaceutiche diverse, quindi sa bene come dovrebbe funzionare questo processo. Il suo lavoro si è concentrato principalmente sulla creazione e sulla revisione di studi clinici, che è esattamente ciò che è stata chiamata a fare con questi documenti FOIA.

La sua analisi da esperta dimostra che Moderna ha ingannato le autorità di regolamentazione e il pubblico. Anche la stessa FDA è complice, perché un documento di approvazione rilasciato a gennaio dimostra che l’Ente sapeva benissimo che Moderna non rispettava gli standard GLP per i test di tossicità sull’mRNA corretto (1273), eppure l’Ente l’ha accettato comunque.

La FDA riconosce anche che “non è stato eseguito uno studio di biodistribuzione con il vaccino mRNA-1273”.

Moderna ha utilizzato articoli di sostitutivi del test e ha usato altre pratiche ingannevoli di progettazione dello studio, come interrompere prima gli studi, mentre il farmaco si stava ancora accumulando nei principali sistemi degli organi, senza studiare l’espressione dell’antigene bersaglio (proteina spike) negli organi in cui il farmaco veniva somministrato”, così afferma la Latypova.

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Dei 29 studi unici che Moderna ha presentato alla FDA, solo 10 riguardavano l’mRNA “corretto”, utilizzato nello Spikevax. E solo due di questi erano effettivamente correlati alla sicurezza e alla tossicologia, e nessuno di essi è stato condotto in conformità agli standard GLP.

Secondo la Latypova, questi test difettosi presentavano numerosi “gravi limiti di progettazione”, tra cui: non affrontavano importanti questioni di sicurezza, evitavano i test e non disponevano di campioni di dimensioni adeguate. Solo uno dei 10 studi riguardava la tossicologia, o “sicurezza”.

Gli altri nove erano tutti di natura farmacologica, cioè riguardavano il “meccanismo d’azione” dell’iniezione e non ciò che l’iniezione effettivamente faceva nel corpo umano. Le ultime notizie su Moderna sono disponibili su Corruption.news

fonte: https://citizens.news/652061.html

traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net