Societa’ orwelliana Chi controlla l’umanita’?

Con il Trattato sulle Pandemie l’OMS ambisce al controllo su bestiame e cibo. Il Programma One Health

Scritto da Cristina Bassi

Ennesimo gravissimo attacco alla vita sul pianeta e ai diritti umani e indipendenza delle nazioni, quello presentato in bozza dalla OMS. Si tratta del Trattato sulle pandemie e il Regolamento Sanitario Internazionale. Nel seguito una sintesi, che cita i punti i piu gravi per le nostre libertà, salute e vita animale sul pianeta e che traduco dall’articolo sul blog austriaco di scienza e politica TKP. (QUI altri miei articoli tradotti da TKP)

—————————————————-

Con le nuove versioni del Trattato sulle pandemie e del Regolamento Sanitario Internazionale, in sempre maggiori ambiti, all’OMS vengono effettivamente conferiti i poteri di un governo mondiale.

La non eletta OMS, mette fuori gioco tutte le garanzie, come i diritti umani e fondamentali. Abbiamo parlato del programma “One Health” che coinvolge le organizzazioni internazionali OMS, FAO, OIE e UNEP. Vale la pena di esaminare più in dettaglio l’attuazione concreta del previsto trattato sulle pandemie.

L’OMS ci fa già sapere che inizierà con il pollame. Ciò significa che o il bestiame può essere controllato, monitorato e vaccinato, oppure sarà ucciso in modo che i virus che questi animali non hanno, non si diffondano all’uomo (o danneggino l’ambiente).

Tedros: “La prossima settimana, i Paesi inizieranno i negoziati su una ‘bozza zero’ del nuovo Accordo sulle pandemie”. Una volta concordato, questo “Accordo” sovvertirà la sovranità di tutte le Nazioni e la consegnerà ai globalisti dell’OMS.

Le basi per questo sono già state gettate nell’accordo sulle pandemie. La bozza di accordo di 32 pagine dà all’OMS il potere di assumere il controllo dell’agricoltura e del nostro approvvigionamento alimentare:

1. Firmando l’accordo, un Paese riconosce che “la maggior parte delle malattie infettive emergenti ha origine dagli animali, compresi quelli selvatici e domestici, e poi si diffonde all’uomo”. (Vedi pag. 6)

Fin dall’inizio, si pone la premessa che “la maggior parte delle malattie infettive” ha origine dagli animali; pertanto, è di loro competenza regolamentare gli animali.

2. Le Parti coinvolte devono riaffermare l’importanza di un “approccio sanitario unico” per riconoscere ed impedire le minacce alla salute sul punto animale-uomo, “in particolare le trasmissioni e le mutazioni zoonotiche, e per bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile, la salute umana, animale e dell’ecosistema x“. (Cfr. pag. 6)

In altre parole, uno Stato membro che firma l’accordo deve accettare di “ingoiare il boccone”. Non si vuole che gli Stati membri siano in disaccordo, quindi tutti devono affermare la loro fedeltà a un’iniziativa chiamata “One Health Approach” (Un solo approccio alla salute), il cui campo di applicazione comprende la salute umana, animale e dell’ecosistema.

3. Le Parti devono “riconoscere l’istituzione del Gruppo dei Quattro” per “affrontare meglio tutte le questioni legate a One Health”.

Qui vediamo chi avrà “autorità” su cibo e agricoltura. Non si tratta del Ministero dell’Agricoltura degli Stati precedentemente indipendenti, degli eletti, dei parlamentari proprietari terrieri o degli agricoltori.

La bozza afferma esplicitamente che il quadripartito” sarà composto da: l’OMS – i cui tre principali finanziatori includono gli Stati Uniti, la Fondazione Bill e Melinda Gates e altri oligarchi statunitensi – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, l’Organizzazione mondiale per la salute animale e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

4. Firmando questo accordo, un Paese deve impegnarsi a integrare un “sistema di sorveglianza One Health [. . .] per individuare e valutare i rischi e l’emergere di agenti patogeni e varianti con potenziale pandemico, per ridurre al minimo gli eventi di ricaduta, le mutazioni e i rischi associati alle malattie zoonotiche, alle malattie tropicali trascurate e alle malattie trasmesse da vettori, e per impedire che piccoli focolai nella fauna selvatica o negli animali domestici diventino pandemici” (pagina 24).

Inoltre, ogni Parte coinvolta, deve “promuovere misure a livello nazionale e di comunità che incorporino approcci di governo e di società nel loro complesso, finalizzati a controllare i focolai zoonotici (nella fauna selvatica e negli animali domestici), compreso il coinvolgimento delle comunità nella sorveglianza che identifica i focolai zoonotici e la resistenza agli antimicrobici alla fonte”.

Le sezioni successive illustrano come le Parti debbano migliorare la sorveglianza per “identificare e segnalare gli agenti patogeni” e “rafforzare la prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e l’igiene e la biosicurezza negli allevamenti […]”.

Il sito web dell’OMS prosegue affermando che:

“Le aree critiche affrontate da questo panel includono la produzione e la distribuzione di cibo, l‘urbanizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture, i viaggi e il commercio internazionale, le attività che portano alla perdita di biodiversità e ai cambiamenti climatici e quelle che aumentano la pressione sulle risorse naturali – tutte attività che possono portare all’emergere di malattie zoonotiche”.

Fonte originale: who-zero-draft-international-pandemic-treaty-february-2023

C’è ancora tempo per fermare questo “One Health” e “One World Order”. Può solo finire in un disastro totale come è stato fino ad ora per tutte le altre dittature.

La Fertilità della Terra — Libro

fonte: https://tkp.at/2023/03/07/pandemievertrag-gibt-who-kontrolle-ueber-viehbestand-und-lebensmittelversorgung/
traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net