Dalla Nuova Zelanda traduco nel seguito l’articolo di un altro coraggioso e schietto dell’era covid, il Dr. Mark J Bailey, in cui si afferma che la situazione “Covid” è composta da assurde affermazioni, che il virus non è mi stato isolato propriamente, che l’intera pandemia è una malattia immaginaria [che non vuol dire negare che le persone siano state e stiano male, ndt], che la virologia manca di scientificità, perchè sta diventando niente più che simulazioni al computer.
L’articolo è presente sul sito della dr.sa Samantha Bailey, nella cui bio leggiamo:
“Laureata alla Università di Otago (New Zeland) in Medicina e Chirurgia. Ha lavorato in tutte le aree della medicina, con particolare attenzione alla medicina d’urgenza e alla cardiologia.
Operativa per 20 anni all’interno del sistema medico, ha iniziato una nuova fase di comprensione e promozione della salute.
Nel 2019 lancia il suo canale youtube ed espone verità scientifiche nascoste sulla salute. Tale canale ha oltre 20milioni di visualizzazioni.
E’ co-autrice di Virus-Mania, che esamina come l’industria medica inventi continuamente epidemie per fare profitti miliardari a nostre spese.”
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Nel nostro saggio “The COVID-19 Fraud & War on Humanity” (La frode del COVID-19 e la guerra alla umanità) , il Dr. John Bevan-Smith ed io abbiamo descritto la situazione del COVID-19 come composta da “numerose affermazioni assurde”.
Il recente annuncio della “variante” Omicron è destinato ad aggiungere un altro capitolo al libro delle affermazioni assurde. Un capitolo che riguarda altre magiche creazioni della virologia moderna.
A pochi giorni dalla “scoperta”, la nuova parola d’ordine ‘Omicron’ è stata diffusa in tutto il mondo. Ancora una volta, tutti i tipi di affermazioni sono state fatte senza alcuna solida prova scientifica, non solo su ciò che stava accadendo, ma anche su ciò che ci si poteva aspettare che accadesse in seguito.
La variante sarebbe stata individuata in Sudafrica il 24 novembre 2021 e solo due giorni dopo è stata designata come “variante preoccupante” dal gruppo tecnico consultivo dell’Organizzazione mondiale della sanità, relativamente all’evoluzione dei virus.
Leggiamo che per quanto riguarda Omicron, “l’OMS è preoccupata che il gran numero di mutazioni possa ridurre l’immunità nelle persone che sono state precedentemente infettate e nelle persone va cci nate”.
Questa affermazione puntuale sembra essere una spiegazione conveniente in quanto, solo poche settimane prima, sia Bill Gates che il dottor Antony Fauci avevano ammesso che i “va cci ni” COVID non funzionano come inizialmente pubblicizzato. Tuttavia, la soluzione secondo questo duetto è la stessa canzone e il testo prevedibilmente coinvolge più va cci ni.
Siamo anche informati che “nessun sintomo insolito è stato ancora associato alla variante e, come con altre varianti, alcuni individui sono asintomatici”. Questo è falso e sta semplicemente ripetendo il fatto che, secondo la definizione dell’OMS, un caso di “COVID-19” può essere confermato solo da un test di amplificazione dell’acido nucleico (cioè un “test” PCR).
Inoltre, una revisione del Cochrane, ha concluso che per quanto riguarda il COVID-19 :
“né l’assenza né la presenza di segni o sintomi sono abbastanza accurate per decretare o escludere la malattia”.
L’intera “pandemia” si basa sul fatto che COVID-19 non è un’entità clinica definibile e quindi qualsiasi presentazione, anche se completamente asintomatica, può essere classificata come un altro caso della malattia immaginaria.
Il documento dell’OMS “Enhancing Readiness for Omicron (B.1.1.529): Technical Brief and Priority Actions for Member States” (aumentare lo stato di preparazione per Omicron, lettera tecnica e azioni prioritarie per gli stati membri) è un altro esempio dell’anti-scienza usata per sostenere questa falsa pandemia.
Dichiarano che poiché ci sono 26-32 cambiamenti di aminoacidi nella sequenza della proteina spike, ci può essere un ” fallimento nel target del gene S” – in altre parole, gli attuali kit PCR, non rileveranno questa sequenza e potrebbero rilevare solo una o due delle altre sequenze selezionate.
Non sorprende che i produttori di kit PCR, insieme all’OMS, suggeriscano che questo non significa necessariamente che la persona sia negativa al COVID-19. Infatti, in questa voragine orwelliana, dicono che l’assenza della sequenza potrebbe ora essere un marcatore per la variante Omicron.
Questo apre una porta per fabbricare più casi, in quanto un aspetto negativo di un presunto test per “COVID-19”, ora può significare che sei positivo per “COVID-19” nel loro gioco ‘testa vinco io, croce perdi tu’.
La variante Omicron non è diversa dalla variante Delta o da qualsiasi altra variante passata o presente in quanto nessuna di esse ha dimostrato di esistere in natura. Tutte sono semplicemente “genomi” creati al computer da esemplari non purificati.
Nessun virus della variante Omicron è stato trovato perché nessun virus è stato trovato. Invece, sono state trovate variazioni nelle sequenze che riflettono sia l’incapacità del processo di essere replicato, sia sequenze rilevate di recente nell’ambiente che si afferma (senza prove) sia di origine virale.
Quindi nessuna sorpresa se in pochi giorni l’invenzione Omicron sia stata “trovata” simultaneamente in tutto il mondo.
Questa tecnica di “rilevamento” fraudolenta invita ogni sorta di spiegazioni da parte dei virologi e di altri commentatori. In un recente articolo di Science, vediamo alcuni esempi delle loro analisi sulle origini di Omicron:
“Suppongo che questo si sia evoluto non in Sudafrica, dove si sta facendo un sacco di sequenziamento, ma da qualche altra parte in Africa meridionale durante l’ondata invernale”.
– Christian Drosten, virologo [ il dr Drosten, tedesco, è “l’imputato nr 1” dell’impianto di accusa dell’avv Fuellmich, ndt]
“Non sono sicuro che ci sia davvero un posto al mondo che sia abbastanza isolato, perché questo tipo di virus possa trasmettersi per così tanto tempo senza che emerga in vari luoghi”.
– Andrew Rambaut, biologo evolutivo
“Mi fa pensare se altre specie là fuori possano essere infettate cronicamente, il che potenzialmente, nel tempo, fornirebbe questa sorta di pressione selettiva” –
Aris Katzourakis, biologo evolutivo
Grazie alla metodologia imperfetta, ovvero quella che rileva semplicemente sequenze genetiche nell’ambiente e dichiarare che ciò costituisce la prova di un virus, qualsiasi opera di fantasia è possibile da parte di questi “esperti”.
La realtà è che, non si è trovata una sola volta una particella intera in un individuo, che sia stata confermata come SARS-CoV-2.
Non una volta tale particella è stata adeguatamente isolata fisicamente con purificazione dimostrando di contenere anche solo uno degli oltre 5 milioni di “genomi” ora postati su GISAID.org.
Non una volta è stato dimostrato che tale particella sia l’agente causale di una qualsiasi malattia. Lo stesso vale per la proteina spike che si presume appartenga al virus, per la quale il sito GISAID include una sofisticata animazione a 3D delle sue varianti.
Tuttavia, tutti i modelli informatici del mondo non cambiano il fatto che le sequenze genetiche e le proteine rilevate,non hanno mai dimostrato di far parte di un virus patogeno.
La virologia sta diventando niente più che simulazioni al computer, grazie ai suoi continui fallimenti nel dimostrare che le presunte particelle virali siano in grado di causare malattie in un ospite vivente, Omicron è l’ultimo aggiornamento della loro realtà virtuale che sta diventando sempre più scollegata dal mondo naturale.
Richard Hatchett, CEO della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), non perdendo l’occasione di incassare su Omicron, ha proclamato che l’emergenza di Omicron ha soddisfatto le previsioni che la trasmissione del virus, in aree con bassi tassi di vaccinazione, avrebbe accelerato la sua evoluzione.
Non è chiaro a quali dati Hatchett si riferisca per fare tali “previsioni”. CEPI, il suo datore di lavoro è stato lanciato nel 2017 al World Economic Forum e i suoi principali finanziatori includono la Fondazione Bill e Melinda Gates e il Wellcome Trust.
Il suo comitato consultivo scientifico ha dirigenti di Pfizer, Johnson & Johnson e la Takeda Pharmaceutical Company. Non sorprende che tutte queste organizzazioni stiano suggerendo che c’è solo una soluzione al “problema”: altri loro va cci ni.
I “va cci ni” non offrono soluzioni, a meno che l’obiettivo non sia la sperimentazione umana con vettori genetici e i trasferimenti di ricchezza e controllo alle organizzazioni affiliate ai globalisti.
La virologia nella sua attuale ripetizione, ha fatto ricorso al pensiero alchemico e dovrebbe essere accantonata, a meno che non possa dimostrare un ritorno al metodo scientifico. In caso contrario, aspettatevi che un’altra “variante” e altre narrazioni fittizie facciano presto la loro comparsa nel vostro news feed.
Il modo più sicuro per proteggersi da Omicron è quello di ignorarlo del tutto, insieme alla tirannia medica che promuove tali illusioni.
Come tutto il COVID-19, la capacità di Omicron di causare malattie è limitata dalla sua capacità di infettare le menti dei suscettibili con una narrazione basata sulla paura.
Fonte: https://drsambailey.com/2021/12/08/omicron-and-virologys-alchemy/
Traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net