Il 19 febbraio 2021, il dr Cowan, sul suo sito pubblica questa dichiarazione congiunta con i colleghi firmatari dr Kaufman e dr.sa Sally , relativamente a cosa sia isolare i virus nel metodo scientifico ortodosso. Questo processo non risulta essere stato attuato in relazione al “virus”, imputato di essere la causa della “crisi sanitaria” piu’ grande, che la comunità umana abbia mai affrontato… Nel seguito la mia traduzione del documento
(nell’immagine di apertura: dr Kaufman a sinistra, dr Cowan a destra)
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Dichiarazione sull’isolamento dei virus (SOVI)
The action of isolating; the fact or condition of being isolated or standing alone; separation from other things or persons; solitariness.
– Dizionario inglese di Oxford
Isolamento: l’azione di isolare; il fatto o la condizione di essere isolato o di stare da soli; la separazione da altre cose o persone, l’essere solitari
La controversia sul fatto se il virus SARS-CoV-2 sia mai stato isolato o purificato continua. Tuttavia, usando la definizione di cui sopra, il buon senso, le leggi della logica e i dettami della scienza, qualsiasi persona imparziale deve giungere alla conclusione che il virus SARS-CoV-2 non è mai stato isolato o purificato.
Di conseguenza, non è possibile trovare alcuna conferma dell’esistenza del virus. Le conseguenze logiche, di buon senso e scientifiche di questo fatto sono:
- la struttura e la composizione di qualcosa di cui non è stata dimostrata l’esistenza, non può essere nota, inclusa la presenza, la struttura e la funzione di qualsiasi ipotetico spike o altre proteine;
- la sequenza genetica di qualcosa che non è mai stato trovato non può essere conosciuta;
- le “varianti” di qualcosa che non è stato dimostrato di esistere, non possono essere conosciute;
è impossibile dimostrare che il SARS-CoV-2 causi una malattia chiamata Covid-19.
Nel modo più conciso possibile, ecco il modo corretto di isolare, caratterizzare e dimostrare un nuovo virus:
In primo luogo, si prendono campioni (sangue, saliva, secrezioni) da molte persone (ad esempio 500) con sintomi che siano abbastanza unici e specifici per caratterizzare una malattia.
Senza mescolare questi campioni con QUALSIASI tessuto o prodotto che contenga anche materiale genetico, il virologo macera, filtra e ultracentrifuga, cioè purifica il campione.
Questa tecnica virologica comune, fatta per decenni per isolare i batteriofagi1) e i cosiddetti virus giganti in ogni laboratorio di virologia, permette poi al virologo di dimostrare al microscopio elettronico migliaia di particelle di dimensioni e forma identiche. Queste particelle sono il virus isolato e purificato.
Queste particelle identiche sono poi controllate per l’uniformità con tecniche fisiche e/o microscopiche. Una volta determinata la purezza, le particelle possono essere ulteriormente caratterizzate.
Ciò include l’esame della struttura, della morfologia e della composizione chimica delle particelle.
Inoltre, la loro composizione genetica viene caratterizzata estraendo il materiale genetico direttamente dalle particelle purificate e utilizzando tecniche di sequenziamento genetico, come il sequenziamento Sanger, che esistono da decenni.
Poi si fa un’analisi per confermare che queste particelle uniformi siano di origine esogena (esterna), come si suppone sia un virus alla origine e non i normali prodotti di degradazione dei tessuti morti e morenti.2)
(Al maggio 2020, sappiamo che i virologi non hanno modo di determinare se le particelle che stanno vedendo sono virus o solo normali prodotti di degradazione dei tessuti morti e morenti.)3
1 Isolation, characterization and analysis of bacteriophages from the haloalkaline lake Elmenteita, KenyaJuliah Khayeli Akhwale et al, PLOS One, Published: April 25, 2019. https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0215734 — accessed 2/15/21
2 “Extracellular Vesicles Derived From Apoptotic Cells: An Essential Link Between Death and Regeneration,” Maojiao Li1 et al, Frontiers in Cell and Developmental Biology, 2020 October 2. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fcell.2020.573511/full — accessed 2/15/21
3 “The Role of Extraellular Vesicles as Allies of HIV, HCV and SARS Viruses,” Flavia Giannessi, et al, Viruses, 2020 May
Se siamo arrivati a questo punto, allora abbiamo completamente isolato, caratterizzato e sequenziato geneticamente una particella di virus esogeno.
Tuttavia, dobbiamo ancora dimostrare che sia occasionalmente correlata ad una malattia.
Questo viene fatto esponendo un gruppo di soggetti sani (di solito si usano gli animali) a questo virus isolato e purificato nel modo in cui si pensa che la malattia venga trasmessa.
Se gli animali si ammalano della stessa malattia, come confermato dai risultati clinici e autoptici, si è dimostrato che il virus causa effettivamente una malattia. Questo dimostra l’infettività e la trasmissione di un agente infettivo.
Nessuno di questi passaggi è stato tentato con il virus SARS-CoV-2, né tutti questi passaggi sono stati eseguiti con successo per qualsiasi virus cosiddetto patogeno.
La nostra ricerca indica che non esiste nella letteratura medica, un singolo studio che mostri queste fasi.
Invece, dal 1954, i virologi prendono campioni non purificati da un numero relativamente basso di persone, spesso meno di dieci, con una malattia simile.
Poi trattano in minima parte questo campione e inoculano questo campione non purificato in una coltura di tessuto contenente di solito da quattro a sei altri tipi di materiale – tutti contenenti materiale genetico identico a quello che viene chiamato “virus”.
La coltura del tessuto viene privata di nutrimenti e intossicata e si disintegra naturalmente in molti tipi di particelle, alcune delle quali contengono materiale genetico.
Contro ogni buon senso, logica, uso della lingua inglese e integrità scientifica, questo processo è chiamato “isolamento del virus”.
Questa mescolanza contenente frammenti di materiale genetico da molte fonti, viene poi sottoposta ad analisi genetica, che poi con un processo di simulazione al computer, crea la presunta sequenza del presunto virus, un cosiddetto genoma in silico. [“La locuzione, comparsa di recente in letteratura scientifica, è usata per indicare fenomeni di natura chimico biologica riprodotti in una simulazione matematica al computer, invece che in provetta o in un essere vivente. Ndt]
In nessun momento un virus reale viene confermato al microscopio elettronico. In nessun momento viene estratto e sequenziato un genoma da un virus reale. Questa è una frode scientifica.
L’osservazione che il campione non purificato – inoculato su colture di tessuti insieme ad antibiotici tossici, tessuto fetale bovino, liquido amniotico e altri tessuti – distrugge il tessuto renale su cui è inoculato, viene data come prova dell’esistenza e della patogenicità del virus. Questa è una frode scientifica.
D’ora in poi, quando qualcuno vi darà un documento che suggerisce che il virus SARS-CoV-2 è stato isolato, controllate le sezioni dei metodi.
Se i ricercatori hanno usato cellule Vero o qualsiasi altro metodo di coltura, sapete che il loro processo non è stato l’isolamento.
Sentirete le seguenti scuse per spiegare perché non è stato fatto un vero e proprio isolamento:
- Non c’erano abbastanza particelle di virus nei campioni dei pazienti da analizzare.
- I virus sono parassiti intracellulari; non possono essere trovati fuori dalla cellula in questo modo.
Se il n. 1 è corretto, e non possiamo trovare il virus nello sputo delle persone malate, allora su quali prove pensiamo che il virus sia pericoloso o addirittura letale?
Se la n. 2 è corretta, allora come si diffonde il virus da persona a persona? Ci viene detto che emerge dalla cellula per infettare gli altri. Allora perché non è possibile trovarlo?
Infine, mettere in discussione queste tecniche e conclusioni della virologia non è una distrazione o una questione divisiva. Far luce su questa verità è essenziale per fermare questa terribile frode che l’umanità sta fronteggiando.
Perché, come ora sappiamo, se il virus non è mai stato isolato, sequenziato o mostrato come causa di malattia, se il virus è immaginario, allora perché indossiamo maschere, prendiamo le distanze sociali e mettiamo il mondo intero in prigione?
Infine, se i virus patogeni non esistono, allora cosa c’è in quei dispositivi iniettabili erroneamente chiamati “va cci ni”, e qual è il loro scopo?
Questa domanda scientifica è la più urgente e rilevante del nostro tempo.
Noi siamo corretti. Il virus SARS-CoV2 non esiste.
Sally Fallon Morell, MA
Dr. Thomas Cowan, MD
Dr. Andrew Kaufman, MD
Fonte: https://andrewkaufmanmd.com/sovi
anche qui:
https://drtomcowan.com/sovi?_ke=eyJrbF9jb21wYW55X2lkIjogIlRWS1p6WCIsICJrbF9lbWFpbCI6ICJpbmZvQHRoZWxpdmluZ3NwaXJpdHMubmV0In0%3D
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
VEDI ANCHE:
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