Societa’ orwelliana Inganni

Germania: i suicidi tra i bambini sono aumentati drasticamente dal 2020!

Scritto da Cristina Bassi

Dalla rivista online tedesca (del Lago di Costanza) Stattzeitung.org traduco queste tristi note con commenti di psicoterapeuti e psicologi, su ciò che hanno passato bambini e ragazzi in questa diabolica e antiumana pan demenza.
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Traumi profondi causati dalle misure Corona

I danni delle misure Corona [in Germania si usa dire Corona e non covid come da noi e nel mondo anglo,ndt] sui bambini sono enormi e le loro conseguenze a lungo termine difficilmente prevedibili, queste le affermazioni principali della psicoterapeuta infantile e per la gioventù, Heidi Müller.

Per la prima volta nella storia dell’umanità, abbiamo trasformato la protezione dei bambini in una protezione contro i bambini, il che è completamente contro natura. In molti casi, una buona parte dei genitori e degli insegnanti ha proiettato sui bambini le proprie paure e ha esercitato il controllo attraverso l’esercizio del potere.

Abbiamo tolto l’infanzia ai bambini”, afferma la psicologa infantile. Stattzeitung.org riporta una conversazione che Claudia Jaworski ha avuto con Heidi Müller sul suo canale Youtube “Blinder Fleck”. L’autrice di stattzeitung.org, la dottoressa Cornelia Morche, medico psicoterapeuta, ne dà un’interpretazione.

Isolamento e colpa, le forzature degli insegnanti

I bambini raccontano che ai loro amici non è stato permesso di entrare nel loro appartamento per settimane, e che potevano parlare tra loro solo attraverso le finestre o le porte con le mascherine sul viso. Allo stesso modo, non si sono potute fare nè escursioni nè gli sport nel club o solo in misura molto limitata.

La libera e spontanea unione non è stata più letteralmente possibile. Se non c’è un feedback diretto con coetanei, non si può fare esperienza dell’autoefficienza. I bambini sono stati privati del divertimento e della gioia di vivere e della possibilità di svilupparsi normalmente in uno scambio diretto con il loro ambiente.

In diverse occasioni, i bambini hanno anche raccontato di insegnanti che dicevano:Devi avere la maschera alzata, altrimenti è colpa tua se muoio”. È spaventoso vedere che fardello di colpa è stato attribuito ai bambini, se si suppone siano responsabili della possibile morte di altre persone.

Questo crea una profonda traumatizzazione, i cui effetti non sono ancora prevedibili.

Inconcepibile anche il fatto che i bambini siano stati invitati dai loro insegnanti a denunciare se, ad esempio, i loro compagni di classe non volevano osservare correttamente le regole. Anche questo è in contraddizione con un rapporto di cura tra insegnante e bambino e con una spensierata e amichevole collaborazione in classe.

Disturbi della personalità e depressione

Heidi Müller prevede che nei prossimi dieci anni dovremo fare i conti con varie forme di disturbi della personalità, su una scala senza precedenti. Al momento nessuno sa se il danno potrà mai essere risanato.

Stiamo già assistendo a un aumento massiccio dei disturbi d’ansia e depressione, in alcuni casi con fenomeni del tutto nuovi. Ad esempio, i bambini hanno paura di togliersi la mascherina a scuola. Si tratta di un nuovo tipo di fobia sociale: i bambini si nascondono dietro la mascherina e non vogliono essere visti.

Il distanziamento è diventato una ovvietà e dà sicurezza. Inoltre, si può osservare maggiormente l’orientamento al rendimento, poiché la trasmissione della conoscenza a scuola è spesso diventata l’unico elemento di collegamento tra insegnante e allievo.

Le aspettative nei confronti di se stessi salgono eccessivamente e spesso a livelli insoddisfacenti, in modo da pre-programmare il fallimento e la delusione. Il bambino si accontenta solo di un 1.0 [voto massimo] , qualsiasi cosa inferiore è già un fallimento.

Ciò significa che esistono diverse forme di disturbi d’ansia, paura di fallire, paura di non soddisfare le aspettative, di non essere abbastanza bravi, di sentirsi in colpa. Da queste paure può nascere la depressione, talvolta con tendenze suicide.

Suicidi tra i giovani

Ad esempio, oggi i giovani stessi si rivolgono ai genitori dicendo: “Non ce la faccio più, ho bisogno di aiuto, se continua così mi ammazzo”. In passato questo fenomeno era osservato molto raramente.

Il tasso di suicidi tra i giovani è triplicato o quadruplicato negli ultimi due anni e mezzo e i servizi terapeutici sono rari. I bambini, i giovani e i genitori sono disperati. Cosa fare, dunque?

È urgente che i genitori e gli insegnanti riflettano su se stessi e che escano dalla paura. La paura impedisce di pensare chiaramente e di agire in modo riflessivo. Come genitori e insegnanti, dobbiamo prendere coscienza della nostra effettiva responsabilità nei confronti dei bambini.

Siamo noi adulti a dover proteggere i bambini, non il contrario. Dovremmo scusarci con i bambini e dire che abbiamo superato il limite. L’umiltà è d’obbligo, perché abbiamo abusato molte volte del nostro potere .

Anche gli psicologi e i terapeuti erano talvolta così spaventati da offrire solo terapie online. Questo non sostituisce mai il contatto interpersonale reale, di cui i bambini hanno bisogno soprattutto nel loro sviluppo.

Un confronto oggettivo sui fatti può fornire la base per un nuovo inizio. I bambini non sono quelli che spingono la pandemia e non sono particolarmente a rischio per il corona.

In realtà, lo Stato o le scuole dovrebbero annunciare chiaramente dall’alto la fine di tutte le misure Corona per i bambini e i giovani, ma è improbabile che ciò accada. Per questo motivo ogni individuo deve iniziare da solo. Abbiamo qualcosa da fare bene, dobbiamo riprendere coscienza della nostra responsabilità educativa, i bambini sono il nostro futuro.

Fonte: https://www.stattzeitung.org/artikel-lesen/2022-10-04-suizide-bei-kindern-seit-2020-stark-gestiegen.html

traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net