L’articolo che traduco nel seguito è di Mary Beth Pfeiffer, una giornalista investigativa, che si dice: “indignata per l’abissale fallimento del governo nel fermare la COVID-19, trattandola per tempo. La censura e l’avidità hanno alimentato questa pandemia”.
La foto di copertina: (Da sinistra a destra) Mélodie Feron, organizzatrice di “Dov’è il mio ciclo”, che rappresenta 10.000 donne; la dottoressa Laurence Kayser, ginecologa belga, che rischia una causa professionale per essersi espressa contro le politiche sui va cci ni; e la dottoressa Alexandra Henrion-Caude, genetista che ritiene che i va cci i non siano stati sufficientemente testati prima di essere somministrati alle donne. Tutte loro hanno parlato durante una manifestazione a Parigi. (foto di Mary Beth Pfeiffer)
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In una luminosa giornata di ottobre a Parigi, ho assistito a un evento insolito nella mia lunga carriera di giornalista: una manifestazione, a pochi passi dalla Tomba di Napoleone, in cui le donne parlavano delle loro mestruazioni.
Organizzata da un gruppo chiamato “Dov’è il mio ciclo”, la manifestazione si è concentrata su rivelazioni intime: forti emorragie, dolori inauditi, umiliazioni e cambiamenti fisici elementari. Questi sintomi sono iniziati, non a caso, all’inizio del 2021, quando le donne porsero le loro braccia sottoponendosi, o essendone costrette dai datori di lavoro, alla va cci nazione contro il Covid-19.
Le 300 donne e gli uomini presenti a questa manifestazione – e i 10.000 che “ Oú est mon cycle” (dov’è il mio ciclo) rappresenta – stanno lottando per avere garantite le aspettative di base della vita: un’esistenza senza dolore, un sistema medico di cui potersi fidare e la possibilità di avere figli.
Nella manifestazione il tema non erano solo i disagi o gli imbarazzi. Si trattava di fertilità.
Le testimonianze:
“Ho avuto un aborto spontaneo nel luglio 2021 [un mese dopo la prima vaccinazione]… non sapevo nemmeno di essere incinta quando ho fatto la prima dose”.
“La mia seconda dose è stata fatta nello stesso periodo in cui sono rimasta incinta… questa gravidanza [dopo aver avuto due bambini sani] è stata drammatica con un‘anomalia cromosomica del feto, incluso il cuore. Si è conclusa con una IMG [Interruzione Medica di Gravidanza]”. Un anno dopo, “ho fatto uno striscio e si è rivelato anormale con la presenza di lesioni precancerose”.
“Il mio ciclo mestruale è completamente sballato. Le ho in modo casuale, una volta sanguinando e la volta successiva quasi niente, senza contare che non riesco più a rimanere incinta“.
Finora, il collettivo ha ricevuto circa 1.000 segnalazioni di anomalie preoccupanti e bizzarre, come ventenni in pre-menopausa e settantenni con mestruazioni improvvise. L’elenco delle lamentele è un vero e proprio glossario ginecologico: amenorrea, menorragia, adenomiosi, endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico, aborto spontaneo e isterectomia.
A giugno, i supervisori dell’Unione Europea hanno concluso che le lamentele di queste donne non avevano “alcun legame” con i va cci ni. È difficile capire come siano state tratte queste conclusioni, dal momento che i dati sui problemi di fertilità e sui va cci ni sono scarsi.
L’unico studio completo sulla gravidanza, contenuto in un piano di rischio vacci nale pubblicato a settembre dall’UE, venne fatto sui ratti, mentre la ricerca sugli esseri umani è incompleta.
La mancanza di prove a favore o contro la vacci nazione è stata una delle molte ragioni per cui Oú est mon cycle ha chiesto a settembre, in una lettera di quindici pagine, che l’UE riconsideri il rischio per le donne, dei va cci ni contro il covid .
Ciononostante, l’UE raccomanda il quarto richiamo alle donne di tutte le età. Le trecento persone presenti alla manifestazione hanno risposto con una sola parola: “No”.
Uno striscione rosso tenuto in alto da due donne utilizzava un gioco di parole. La parola francese che significa “iniezione” è stata modificata in “ingiunzione”. “Lasciate respirare i nostri figli”, si leggeva in francese. “Fate spazio al buon senso”.

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Esplodono patologie dormenti
La dottoressa Laurence Kayser, ginecologa belga, ha partecipato alla manifestazione come uno dei pochi medici che hanno parlato di come le donne siano vittime di rifiuti quando denunciano problemi ginecologici.
In effetti, le donne hanno affermato che i medici, quando contestavano le vacci nazioni, dicevano loro che avevano bisogno di cure mentali o che erano ansiose. È stato respinto ogni suggerimento sul fatto che la colpa fosse della vacci nazione.
Da quando il vacci no è stato introdotto, la Kayser dice di aver visto più aborti spontanei, bambini troppo piccoli per l’età della nascita e fibromi in rapida crescita che, secondo lei, avevano una forma e una composizione insolite, “parzialmente acquose, necrotiche”.
Ha curato una 17enne le cui mestruazioni si sono interrotte per undici mesi dopo la vaccinazione e che potrebbe essere sterile.
“Le iniezioni non hanno creato una nuova malattia, no”, mi ha detto. “Hanno rivelato le fragilità delle persone, le patologie latenti, e hanno fatto sì che esplodessero alla luce del sole. Si vedono più malattie, più spesso e più rapidamente di prima”.
Persone come la Kayser, il cui profilo Twitter la descrive come una “ribelle… pensatrice indipendente”, hanno pagato a caro prezzo il fatto di essersi opposte alle direttive Covid. In una manifestazione dello scorso 30 gennaio, la Kayser criticò i medici che non trattarono per tempo la covid; ha detto che le mascherine non funzionano e che i vacci ni hanno effetti collaterali.
Per questo motivo, rischia di essere denunciata e di perdere la licenza medica. Nonostante questo, mi ha detto: “Sto bene. Non ho paura di perdere il lavoro”.
Typhaine Pinsolle, microbiologa, ha perso il lavoro in un laboratorio ospedaliero per essersi rifiutata di farsi vacci nare. Prima ha visto intorno a sé le lesioni: quattro medici anziani ricoverati in terapia intensiva una settimana dopo le prime
vacci nazioni, un collega di 23 anni “blu dai piedi alla testa” dopo l’iniezione e molte donne con “periodi emorragici”.
Poi, a maggio, sua madre, 78 anni e in buona salute, è morta settimane dopo aver fatto il vacci no per un coagulo di sangue nel cervello. Mi ha detto: “Il vacci no ha ucciso mia madre”. Ma già da tempo aveva deciso di rifiutare i vacci ni, che per lei erano “assurdità scientifiche”.
La sua motivazione? Il suo lavoro di laboratorio mostrava anticorpi robusti dopo l’infezione, ma l’immunità naturale veniva scartata. La proteina Spike, alla base dei vacci ni, è tossica. La microbiologa, lavorava a stretto contatto con i pazienti e prendeva l’idrossiclorochina; non si ammalò di covid. E una ematologa mise in guardia contro la vacci nazione se ci sono motivi di salute, cosa che il suo datore di lavoro non ha voluto rispettare.
Alla manifestazione Oú mon cycle, Pinsolle ha letto l’emozionante testimonianza di un’amica la cui vacci nazione contro il covid ha causato un fiume di emorragie, un improvviso fibroma che il medico insisteva essere normale, un ispessimento dell’utero e, infine le fu raccomandata una isterectomia.
“Do la colpa alle persone che mi hanno iniettato i prodotti anti-covid”, ha scritto l’amica Annelise Bocquet dopo che l’ho contattata via e-mail. “Credo che ogni operatore, medico o infermiere (e anche farmacista), sia responsabile degli atti medici che compie”.
La Bocquet ha conseguito un dottorato di ricerca in biologia e, se dovesse essere operata, ha dichiarato che “analizzerei il mio tessuto danneggiato” per cercare i principali marcatori dell’infiammazione al fine di stabilire, o escludere, un legame con la vacci nazione.
“Non riesco a capire perché nessun gruppo di scienziati o di medici di alto livello cerchi di determinare i meccanismi fisiopatologici indotti dalle iniezioni”, ha scritto.
Alexandra Henrion-Caude, genetista da diciassette anni, che ha parlato alla manifestazione, ha detto di aver avvertito sulla infertilità fin dall’inizio, sapendo dalla SARS-CoV-1 che: “la spike è andata ai testicoli, alla placenta e in parte alle ovaie”. “Credo nel potenziale terapeutico dell’RNA, rilevante per le persone a rischio”, mi ha detto. “È stato folle somministrarlo alle persone quando sapevamo così poco su di esso”.
Nonostante una borsa di studio Eisenhower e dodici anni di ricerca sull’mRNA, è stata censurata da Facebook e LinkedIn, insieme ad altri che dissentono.
La normalizzazione dell’anormale
In diversi studi post-vacci nazione, negli ultimi mesi sono stati documentati dei cambiamenti nel ciclo che regola la riproduzione umana.
Uno studio pubblicato a luglio su Science Advances ha riportato un “sanguinamento anomalo” nel 42% delle donne con cicli regolari, nel 71% di quelle che assumevano anticoncezionali e nel 66% di quelle in post-menopausa. Tuttavia, ha concluso che i cambiamenti non erano “rari o pericolosi”.
Un altro studio, pubblicato su Obstetrics & Gynecology, ha riscontrato quello che il National Institutes of Health ha definito un aumento “piccolo e temporaneo” – meno di un giorno nella durata complessiva del ciclo – nel 6,2% delle donne vaccinate.
Anche un terzo studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha riscontrato un prolungamento di un giorno del ciclo femminile, definito “piccolo e probabilmente temporaneo”. Un post del NIH, cautamente formulato, assicura alle donne che i “normali” cambiamenti che potrebbero sperimentare, non dovrebbero alimentare “una esitazione da vaccino”.
Mélodie Feron, organizzatrice della manifestazione, sostiene che tali conclusioni sono errate perché escludono molte donne in terapia ormonale, in menopausa o affette da altri problemi comuni. “E l’endometriosi?”, ha chiesto.
Ache Melodie, come la dottoressa Henrion-Caude, vede una censura pervasiva:
“Finché si parla di vaccinazione, si è banditi”, ha detto, riferendosi alla soppressione delle informazioni che non supportano la dottrina covid consolidata. “È un momento molto brutto per le donne”.
Un rapporto del Parlamento francese di giugno, ha concluso che non è accettabile liquidare le irregolarità mestruali segnalate, come “frequenti, autolimitanti e… dovute allo stress”.
“Dato il loro volume e quindi la natura improbabile di una coincidenza temporale”, affermava il rapporto, “è molto sorprendente che non siano già considerate come provato effetto avverso del va cci no”.
La situazione potrebbe cambiare. Alla fine di ottobre, un comitato dell’Agenzia Europea per i Farmaci (EMA), ha raccomandato di aggiungere l’emorragia abbondante durante le mestruazioni, come potenziale effetto collaterale dei va cci ni Moderna e Pfizer.
Culle tranquille, uteri vuoti
Le esperienze di queste donne francesi possono spiegare, almeno in parte, una tendenza preoccupante nei Paesi di tutto il mondo: nascono sempre meno bambini o sempre meno ne nascono vivi.
In Scozia, un aumento “significativo” dei nati morti nel settembre 2021 e nel marzo 2022 ha portato a un’indagine governativa. Inspiegabilmente, l’indagine ha escluso ogni ruolo dei va cci ni covid, senza nemmeno verificare se le madri fossero state vaccinate.
A Zurigo, in Svizzera, le nascite sono diminuite del 21% nei primi cinque mesi del 2022 rispetto all’anno precedente, questo secondo il giornale Inside Paradeplatz. Quando il giornale studiò i dati dei 5 anni pre-pandemia, un secondo articolo rivelò un calo del 31% nel giugno 2022. Quasi 600 bambini in meno sono nati nella prima metà del 2022 rispetto alla media del periodo 2015-2019.
“È un terremoto di magnitudo 10”, si leggeva nell’articolo. Il titolo: “Il crollo dei bambini nella città di Zurigo sta accelerando in modo massiccio”.
A differenza di quanto riportato dal giornale svizzero, una nuova ricerca europea riporta le vacci nazioni Covid come un fattore per il calo delle nascite in Germania e Svezia. All’inizio del 2022, il tasso di fertilità è sceso rispettivamente del 14% e del 10% in questi Paesi.
Realizzata dall’Istituto Federale Tedesco per la Ricerca sulla Popolazione (Federal Institute for Population Research) e dall’Università di Stoccolma, l’analisi, che utilizza dati sulle nascite a partire dal 2000, riscontrò una “forte associazione tra l’inizio dei programmi di vacci nazione e il declino della fertilità, nove mesi dopo tale inizio”.
L’analisi ha escluso altri tre possibili fattori: infezioni da covirus, decessi da covirus e disoccupazione. “Il calo della fertilità nei primi mesi del 2022 in Germania e Svezia è notevole”, si legge nello studio
Il silenzio dei media
Come nel caso delle notizie sull’eccesso di morti in tutto il mondo, di cui ho scritto a settembre, i media prestano poca attenzione agli sviluppi della fertilità. Al contrario, sono spesso informati da resoconti aneddotici.
In Florida, la dottoressa Kimberly Biss, ostetrica, afferma in un video molto visto:
“Posso dire con certezza che da quando è iniziato il lancio del vacci no, nel nostro studio abbiamo visto una diminuzione dei nuovi numeri di ginecologia, che significa infertilità, di circa il 50%. Abbiamo anche assistito a un aumento dei tassi di aborto spontaneo di circa il 50%. E direi che, nella nostra zona, probabilmente c’è stato un aumento del 25% dei pap test anomali e dei tumori maligni del collo dell’utero “. (Ho contattato la dr.sa Biss, ma non mi ha risposto).
In California, un’infermiera post-parto di un importante centro ospedaliero, Michelle Gershman, ha condiviso un’e-mail dell’8 settembre al personale della maternità, che descriveva un numero record di morti fetali.
“Sembra che l’aumento di pazienti deceduti che stiamo vedendo sia destinato a continuare”, iniziava l’e-mail. “Ci sono stati 22 decessi in agosto, che eguaglia il numero record di decessi di luglio 2021 e finora in settembre ce ne sono stati 7 e siamo solo all’ottavo giorno del mese”.
“Sono sconcertata perché questo non è naturale, non dovrebbe accadere”, ha detto la Gershman in un’intervista con Del Bigtree su The Highwire. Gershman ha detto che molte donne sono state vacci nate poco prima del parto, spesso in anticipo.
La tempistica di questi decessi coincide indiscutibilmente con il lancio del vaccino, iniziato nel dicembre 2020. Ma potrebbero esserci altri fattori alla base di queste tendenze, come il covid stesso, l’aspetto socioeconomico o gli effetti dei lockdown.
Non tutti gli studi concordano sul calo delle nascite. Uno studio australiano ha evidenziato un minor numero di nati morti tra le donne vacci nate, che tendevano a essere più benestanti, meno inclini a fumare, ed erano più spesso di madrelingua inglese, alla prima esperienza e piu anziane.

Il dr Zev Zelenko: il va *** no è un sacrificio umano. Governo tirannico ma la verità regnerà e la farsa sarà distrutta. PS >>> il dr Zelenko è morto nel giugno 2022
Il problema, tra negazione e censura, è se almeno vengono poste le giuste domande . Le donne che mettono in discussione, i vaccini saranno ascoltate?
“Sono in modalità rifiuto di ogni discussione”, ha detto Henrion-Caude, la genetista presente alla manifestazione di Parigi. “Questo non è mai una buona cosa, soprattutto nella scienza. È la strada che porta a qualsiasi estremo”.
“La cosa più terribile è che le persone hanno sofferto e sono morte inutilmente”, ha continuato. “Ho una forte tristezza per tutto questo”.
Fonte: https://rescue.substack.com/p/deep-in-the-wombs-of-women-the-hidden?utm_medium=android
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net