No good news…niente buone notizie per la vita umana sul pianeta, potrebbe essere la sintesi dell’articolo che traduco nel seguito, edito da The Exposè, UK (Qui altri articoli che ho tradotto da questo sito). Il nuovo regnante inglese, Charles III , “Carlo” nel testo che segue, ha da lungo tempo un progetto e una mano nel Great Reset
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Per decenni si è cercato di utilizzare il cambiamento climatico per giustificare radicali cambiamenti politici. Ma “The Great Reset”, il Grande Reset, è il piano più ambizioso e radicale che il mondo abbia visto da più di una generazione.
Nel giugno 2020, il World Economic Forum (“WEF”) e l’allora principe Carlo hanno lanciato il Grande Reset. In un articolo che ne annunciava il lancio, Klaus Schwab scrisse che “tutti gli aspetti delle nostre società ed economie” devono essere “rinnovati”, dall’istruzione ai contratti sociali e alle condizioni di lavoro.
“Ogni Paese, dagli Stati Uniti alla Cina, deve partecipare, e ogni industria, dal petrolio e dal gas alla tecnologia, deve essere trasformata… In breve, abbiamo bisogno di un ‘Grande Reset’ del capitalismo”.
Carlo disse: “Abbiamo un’occasione d’oro per cogliere qualcosa di buono da questa crisi [del coronavirus] – le sue onde d’urto senza precedenti potrebbero rendere le persone più ricettive alle grandi visioni di cambiamento… È un’opportunità che non abbiamo mai avuto prima e che forse non avremo mai più”.
Poco dopo il lancio del Great Reset, The Hill scrisse: “Anche se molti dettagli sul Grande Reset non saranno resi noti fino a quando il World Economic Forum non si riunirà a Davos nel gennaio 2021, i principi generali del piano sono chiari: il mondo ha bisogno di nuovi ed imponenti programmi di governo e di politiche di vasta portata… O, in altre parole, abbiamo bisogno di una forma di socialismo”.
Ora che sono stati rivelati ulteriori dettagli, riteniamo che il Grande Reset sia più simile a una forma di comunismo radicale e totalitario.
Carlo, il Grande Resettatore
Nel gennaio 2020, sei mesi prima del lancio del Great Reset, Carlo partecipò, dopo 30 anni, all’incontro annuale del WEF a Davos.
“È la missione [del WEF] [di “migliorare lo stato del mondo”], e l’urgente necessità di plasmare i prossimi 50 anni, che mi ha ispirato a essere qui con voi oggi, dopo 30 anni di assenza… Siamo nel mezzo di una crisi che ora è, spero, ben compresa. Il riscaldamento globale, il cambiamento climatico e la devastante perdita di biodiversità sono le più grandi minacce che l’umanità abbia mai affrontato”, cosi dichiarò Carlo.
Carlo lanciò poi tre strumenti correlati a Davos 2020: Terra Carta, the Sustainable Markets Initiative -l’Iniziativa per i mercati sostenibili- e the Sustainable Markets Council -il Consiglio dei mercati sostenibili.
Quando il Great Reset fu lanciato ufficialmente nel giugno 2020, non fu ad opera di Schwab o Bill Gates, ma di Carlo, allora principe di Galles ed erede al trono britannico.
Il suo sito ufficiale il 3 giugno 2020, annunciava: “Oggi, HRH [His Royal Highness, sua maestà reale] il Principe di Galles, attraverso la Sustainable Markets Initiative e il World Economic Forum, ha lanciato una nuova iniziativa globale: The Great Reset”.
E un tweet reale dichiarava: “L’iniziativa #TheGreatReset è progettata per garantire che le imprese e le comunità ‘ricostruiscano meglio’ mettendo al centro delle loro operazioni le pratiche commerciali sostenibili, mentre iniziano a riprendersi dalla pandemia di coronavirus” e ha allegato il video che segue ( non è linkabile, guardare la fonte originale dell’articolo)
Lo stesso giorno il WEF pubblicò un video per celebrare il lancio del Great Reset. In esso, Carlo sottolineò che il piano – comprese le politiche “verdi” che soffocherebbero le imprese e le libertà individuali in tutto il mondo – è una questione urgente. Enfatizzò anche che ciò comporterebbe l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica e l’uso del “carbon pricing” [determinare i prezzi di vendita] per raggiungerlo.
Secondo la Banca Mondiale:
Il carbon pricing è uno strumento che cattura i costi esterni delle emissioni di gas serra (GHG) – i costi delle emissioni che il pubblico paga, come i danni alle colture, i costi sanitari per le ondate di calore e la siccità, e la perdita di proprietà per le inondazioni e l’innalzamento del livello del mare – e li lega alle loro fonti attraverso un prezzo, di solito sotto forma di prezzo sulla emissione di anidride carbonica (CO2).
Banca Mondiale, carbon pricing
In sostanza, si tratta di una tassa sull’anidride carbonica, un prezzo per tutti gli aspetti della nostra vita e, in ultima analisi, per tutta la vita sulla Terra. Noi, come tutta la vita aerobica – sulla terra, nell’aria o nell’acqua – emettiamo anidride carbonica come sottoprodotto della respirazione o quando espiriamo. La respirazione è una parte naturale e necessaria della vita. Fino a che punto è disposta a spingersi la tassa sul carbonio da loro proposta? Quale prezzo ci faranno pagare? E chi ne beneficerà finanziariamente?
Le risposte a queste domande sono aperte ma, come capirete dalla prossima sezione di questo articolo, Carlo ha posizionato la monarchia britannica per prendere il controllo, capitalizzare e beneficiare delle tasse sulle emissioni di carbonio che intende applicare.
Sul canale YouTube del WEF c’è solo un breve estratto del discorso di 5 minuti tenuto da Carlo in occasione del lancio del Great Reset. Il discorso completo è riportato qui
Vedi anche: King Charles helped organise original Great Reset meeting with World Economic Forum during Covid-19, LifeSite News, 9 September 2020 (Re Carlo ha contribuito a organizzare l’incontro originale del Grande Reset con il World Economic Forum durante Covid-19, LifeSite News, 9 settembre 2020)
Carlo l’eco-fascista
Come ha riportato The Telegraph la scorsa settimana, dal trono Carlo continuerà a promuovere l’agenda verde, ma la “evidenzierà” piuttosto che fare campagna come ha fatto per decenni. Nel suo primo discorso televisivo alla nazione, venerdì scorso, Carlo ha detto:
“Non mi sarà più possibile dedicare tanto tempo ed energie alle associazioni di beneficenza e alle questioni che mi stanno così a cuore. Ma so che questo importante lavoro continuerà nelle mani fidate di altri”.
Come ha riportato il The Telegraph, è improbabile che il monarca partecipi alla COP27. È anche improbabile che abbandoni il lavoro di una vita.
Durante i colloqui della COP27 sul clima , verso la fine di questo anno, si terrà il Terra Carta Action Forum, un “piano di rilancio” decennale per il settore privato. Il Forum è ospitato dalla King’s Sustainable Markets Initiative (“SMI”).
La SMI è una collaborazione tra Carlo e il WEF ed è stata lanciata da Carlo a Davos 2020 con il mandato di Terra Carta. La SMI e Terra Carta sono due dei tre strumenti lanciati contemporaneamente da Carlo, il terzo è il Consiglio dei mercati sostenibili (Sustainable Markets Council.).
La Terra Carta
La Terra Carta, il cui nome deriva dalla storica Magna Carta, è una “Carta della Terra” di 17 pagine creata da Carlo e pubblicata l’11 gennaio 2021. Essa afferma che i “diritti e i valori fondamentali della natura” devono essere posti al centro dell’economia globale. L’obiettivo è raccogliere e investire 10 miliardi di dollari (7,3 miliardi di sterline) nel prossimo decennio. Il quadro volontario impegna le aziende e gli investitori a garantire che le loro attività siano allineate alla conservazione della biodiversità mondiale (proteggendo il 50% della biosfera entro la metà del secolo) e al raggiungimento di emissioni zero al netto, entro il 2050.
In questo video, Gardner Goldsmith ha spiegato cosa significa la Terra Carta di Carlo per la Magna Carta di 800 anni.
In vista della COP26, Carlo ha continuato la sua campagna Terra Carta. Sir Jony Ive, del Royal College of Art, ha collaborato con Carlo per ospitare il Terra Carta Design Lab alla COP26. L’obiettivo era quello di lavorare con gli studenti per “creare piccoli progetti che possano avere un grande impatto sulla transizione del mondo verso un futuro sostenibile”. I temi affrontati dagli studenti comprendono la riduzione dei gas serra, l’aumento della biodiversità e il sostegno allo sviluppo economico ecocompatibile dei Paesi in via di sviluppo.
Secondo il sito web di SMI, il laboratorio è stato reso possibile grazie al sostegno dei partner di SMI: Royal College of Art, The Climate Pledge, Octopus Energy e Bank of America. The Climate Pledge è stato co-fondato da Amazon e Global Optimism nel 2019. Global Optimism è stata co-fondata da Christiana Figueres e Tom Rivett-Carnac dopo aver lasciato il loro impiego alle Nazioni Unite nel 2016. Entrambi hanno partecipato al processo che ha portato all’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Uno dei quattro vincitori del Terra Carta Design Lab è stato ZELP per aver progettato un dispositivo indossabile per il bestiame in grado di neutralizzare le emissioni di metano in tempo reale. SMI sostiene che 1,6 miliardi di bovini, ognuno dei quali esala 400 litri di metano al giorno, sono una delle principali cause del riscaldamento globale – un’affermazione che viene smentita e che fa apparire i progettisti di ZELP piuttosto pazzi.
Iniziativa per i mercati sostenibili
Nel suo discorso a Davos 2020, Carlo disse:
“Poiché il 2020 è visto come il “super anno”, che darà il via a un decennio di azioni per le persone e il pianeta, c’è anche l’opportunità di mettere a fuoco i mercati sostenibili in ciascuno dei principali incontri globali di quest’anno… La mia più grande speranza è che vi uniate a me quest’anno per accelerare la transizione verso mercati sostenibili e una rapida decarbonizzazione”.
La missione dello SMI è quella di “costruire uno sforzo globale coordinato per consentire al settore privato di accelerare la transizione verso un futuro sostenibile”. Finora, oltre 500 amministratori delegati si sono impegnati a dare il loro sostegno e 47 organizzazioni hanno ricevuto il “sigillo” Terra Carta.
Il “Sigillo” viene assegnato alle aziende che si sono allineate con la Terra Carta e “stanno guidando l’innovazione e la leadership nel loro settore”. I destinatari del “Sigillo” sono stati valutati da Corporate Knights, una società canadese fondata nel 2002 da Toby Heaps e Paul Fengler. Se volete sapere quali sono le aziende da non sostenere, potete consultare l’elenco dei 47 vincitori del “Seal” QUI.
Di seguito sono riportate immagini tratte da Twitter di alcune organizzazioni e persone che sostengono e promuovono le iniziative del Re.
Consiglio dei mercati sostenibili
Un Consiglio dei mercati sostenibili (Sustainable Markets Council), o “brain trust”, venne contemporaneamente lanciato da Carlo allo SMI a Davos 2020. Fu istituito da Carlo pochi mesi prima, nel settembre 2019, come organo consultivo di leader del settore pubblico-privato-filantropico con un chiaro impegno per la sostenibilità. Il suo obiettivo è dimostrare il potenziale della creazione di mercati sostenibili.
Il Consiglio ha 17 membri fondatori, anche se il WEF ne elenca solo 16, il che potrebbe indicare che Carlo è il 17°:
– Caroline Anstey, consulente senior per i mercati sostenibili e consulente senior della Banca interamericana di sviluppo.
– Thierry Déau, presidente e amministratore delegato di Meridiam
– Frank Elderson, Direttore esecutivo della Nederlandsche Bank (DNB) e Presidente della Rete delle banche centrali e delle autorità di vigilanza per l’ecologizzazione del sistema finanziario
– Gregory J. Fleming, Presidente e Amministratore delegato di Rockefeller Capital Management
– Oliver Gregson, Responsabile Banca Privata Regno Unito e Irlanda J.P. Morgan
– André Hoffmann, vicepresidente Roche Holding
– John Holland-Kaye, Amministratore delegato dell’aeroporto di Heathrow
– Uday Khemka, Vicepresidente del Gruppo SUN
– Pawel Kisielewski, amministratore delegato CCM Technologies
– Joan Larrea, Amministratore delegato Convergence
– Noel Quinn, Amministratore delegato del Gruppo HSBC
– Brian Moynihan, Presidente del Consiglio di Amministrazione Amministratore delegato Bank of America
– Pascal Soriot, Direttore esecutivo e Amministratore delegato AstraZeneca
– Feike Sybesma, Amministratore delegato e Presidente del Consiglio di amministrazione DSM
– Bill Thomas, Presidente globale e CEO di KPMG International
– Dominic Kailashnath Waughray, Direttore generale del Forum economico mondiale
La guerra globale di Carlo
In un video registrato per il lancio della Settimana del Clima a New York nel settembre 2020, Carlo chiese un “nuovo piano Marshall” per combattere il cambiamento climatico globale (un riferimento al piano degli Stati Uniti per aiutare l’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale)
Alla COP26 intensificò questa retorica bellicosa chiedendo una campagna in stile militare:
“Abbiamo bisogno di una vasta campagna in stile militare per mobilitare la forza del settore privato globale con trilioni a sua disposizione e ben oltre il PIL globale e con il massimo rispetto anche dei governi dei leader mondiali, che offra l’unica vera prospettiva di raggiungere una transizione economica fondamentale”.
Carlo sta forse chiedendo che il “settore privato globale” elimini l’autorità dei governi nazionali, che sono i nostri rappresentanti eletti, e prenda il comando attraverso un’azione di tipo militare – cioè un colpo di Stato?
No, grazie, Carlo. No alla tua Terra Carta, no alla tua carbon tax o a qualsiasi altro schema di guadagno per trarre profitto dalla vita stessa – e no alla tua guerra globale. Non siamo in guerra per o con il clima della Terra. È una forma di follia pensare che il clima – che è sempre cambiato, fin dalla formazione della Terra – possa essere controllato.
E di certo non vogliamo che il “settore privato globale” prenda decisioni che riguardano, e tanto meno che sia responsabile, di tutto ciò che riguarda le nostre vite, la nostra natura e il nostro pianeta.
Fonte: https://expose-news.com/2022/09/20/meet-the-great-reset-king-charles-iii/
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
Further reading:
- The British monarchy’s latest “treaty” asks CEOs to recognise the rights of nature, Quartz, 13 January 2021
- Prince Charles and Jony Ive launch a new design lab backed by Amazon, Fast Company, 23 July 2021
- A Green New World, Kate Wand, 11 August 2021
- COP26 Reset: Prince Charles Calls for ‘Vast Military-Style Campaign’ to ‘Radically Transform’ Global Economy, Breitbart, 1 November 2021
- Book: The Green Reich: Global Warming to the Green Tyranny by Drieu Godefridi