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TKP, Austria: 3 iniezioni di mRNA e poi danni permanenti e non immunizzazione. Sono in realtà armi biologiche

Scritto da Cristina Bassi

Dal magazine austriaco TKP (blog di politica e scienza), traduco il seguente articolo, che cita l’ultimo studio dell’Università di Erlangen, che evidenzia come con le ripetute iniezioni covid a mRNA, non si raggiunga la immunità di base quanto piuttosto danni a lungo termine e come esse siano sostanzialmente, conclude l’articolo, delle armi biologiche.

Quindi: “non ci sono più scuse per non vietare immediatamente le vacci nazioni, toglierle dal mercato e distruggere le scorte rimanenti.”  Da TKP già tradotto altri articoli (QUI).
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È sempre più chiaro che i preparati di mRNA causano danni a lungo termine alla salute. Le proteine spike che le cellule dell’organismo sono costrette a riprodurre rimangono permanentemente e attivamente nell’organismo. Sempre più studi e scoperte scientifiche ce lo dimostrano.

In particolare, l’ultimo studio dell’Università di Erlangen, pubblicato il 22 dicembre 2022, dimostra che anche dopo tre quarti d’anno dalla seconda iniezione si verificano ancora cambiamenti dannosi nel sistema immunitario, perché le proteine spike sono attive e il sistema immunitario reagisce ad esse.

Finora ciò è stato rilevato dopo 180 giorni, dalla terza iniezione. Nello specifico, si tratta di una subunità degli anticorpi IgG, che indicano che si sviluppa un’elevata attività, a causa della costante sollecitazione del sistema immunitario per difendersi dalle proteine spike esistenti o di nuova formazione.

Contro questo, il sistema immunitario ha sviluppato un meccanismo di protezione che riduce questa attività a un livello tollerabile o la spegne completamente. A questo scopo, le cellule T-helper inviano sostanze messaggere, in questo caso l‘interleuchina 10, che limitano o spengono le reazioni di difesa.

Di conseguenza, il sistema immunitario non è più in grado di prevenire e combattere con successo le infezioni, che anzi diventano più probabili.

Questo è stato scoperto per la prima volta perché i ricercatori non solo hanno misurato il numero di anticorpi dopo le vaccinazioni, ma ne hanno anche esaminato il tipo. E hanno trovato il sottotipo 4, che viene prodotto dalle cellule B quando vengono attivate dall’interleuchina-10.

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Tuttavia, ciò si osserva esclusivamente con i preparati a base di mRNA e non con i vacci ni contro altri virus o malattie e nemmeno con gli altri vacci ni Corona. I preparati di mRNA devono quindi essere qualificati come armi biologiche.

Sebbene all’inizio si parlasse sempre di 2 dosi per una “immunizzazione completa”, si è rapidamente scoperto che la protezione, se c’era, si trasformava molto rapidamente nel suo contrario.

Pertanto, è stato necessario effettuare una terza iniezione come “booster” (richiamo) per generare ulteriori anticorpi. Questo priva il sistema immunitario dell’opportunità di liberarsi delle spike, di eliminarle completamente dall’organismo.

Vengono inoltre creati dei linfociti T regolatori, che impediscono la completa rimozione delle spike dall’organismo e vengono creati questi anticorpi IgG4 che hanno la stessa funzione. Questi sono i risultati che, nel frattempo, sono stati confermati.

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Le raccomandazioni delle commissioni per il vacci no

Con la pandemia di Corona, le cose sono andate di pari passo a livello internazionale fin dall’inizio ed è per questo che ora sono richiesti 3 vaccini a livello internazionale per la “vaccinazione di base” anche per i bambini a partire dall’età di 5 anni. A titolo di esempio, ecco la schermata del portale della salute pubblica della Repubblica d’Austria Gesundheit.gv.at:

Il testo:

Attuali raccomandazioni per la vaccinazione corona

Per la cosiddetta immunizzazione di base, secondo le raccomandazioni del Comitato nazionale per le vacci nazioni, sono attualmente previste 3 vacci nazioni per le persone dai 5 anni, con un sistema immunitario sano. La terza vaccinazione è necessaria per ottenere la migliore protezione vacci nale possibile, compresa quella contro decorsi gravi.

“La vaccinazione è generalmente raccomandata per i bambini a partire dall’età di 5 anni compiuti, per gli adolescenti e gli adulti, nonché per i bambini dai 6 mesi compiuti ai 5 anni compiuti in cui ci sia il rischio crescente di un decorso grave di COVID-19”, afferma il Comitato per la Vacci nazione Nazionale (Nationales Impfgremiums)

Quindi la raccomandazione attuale non è l’immunizzazione, ma un danno permanente con un’arma biologica. Resta da vedere se ciò sia intenzionale o dovuto a ignoranza, non conoscenza e stupidità.

Alla luce delle crescenti prove scientifiche di questi danni permanenti – oltre ai danni immediati e agli effetti collaterali delle iniezioni stesse – non ci sono più scuse per non vietare immediatamente le vacci nazioni, toglierle dal mercato e distruggere le scorte rimanenti.

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Fonte: https://tkp.at/2022/12/30/3-mrna-injektionen-dauerschaden-statt-grundimmunisierung/ 
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

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