Traduco nel seguito il video di Anita Moorjani, che ha avuto una “near death experience” (NDE) una esperienza prossima alla morte, in cui il padre, deceduto, le ha raccontato la realtà sulla vita.
La Morte… la grande protagonista di sempre nella vita umana ma ai giorni nostri ancor più protagonista soprattutto dal marzo 2020, quando terrorismi camuffati da scienza e salute, compulsioni e panico sono stati profusi su milioni. A questo ha contribuito grandemente il mainstream “diversamente integro”, con la manipolazione della verità e questo ha legittimato il trionfo della paura (e mantenuto la solita nebbia sulle trame occulte della vita terrena).
Proviamo ad affrontarla, la paura della morte, partendo anche dall’insegnamento di questa incredibile esperienza… piena di saggezza e di guarigione.
Il 2 febbraio [non si cita l’anno ma non è ora, ndt…] entrai in coma. I medici sostanzialmente dissero che erano le mie ultime ore. Avevo dei tumori ed alcuni erano della dimensione di limoni.
Avevo il cancro da 4 anni e si erano create metastasi, quindi questi tumori erano in tutto il mio sistema linfatico: dalla base del cranio, intorno al mio collo, alle ascelle ai seni, fino all’addome
Avevo liquidi nei polmoni e ogni volta che mi sdraiavo, soffocavo nel mio stesso fluido. Non stavo assorbendo cibo, ero diventata uno scheletro che camminava. I miei muscoli si deteriorarono completamente.
Non potevo piu stare in piedi o camminare. Ero in una sedia a rotelle e cosi debole da non poter nemmeno tener su la testa. Nemmeno il mio collo aveva la forza di tenermi su la testa
Avevo tantissimo dolore. Cosi il 2 febbraio, entrai in coma e i medici dissero che erano le mie ultime ore perchè i miei organi avevano cessato l’attività.
Mia madre e mio marito erano ovviamente molto sotto stress, ma siccome ero completamente in questo coma, i miei occhi erano chiusi e a loro insaputa, ma ero consapevole di tutto ciò che accadeva intorno a me.
Potevo sentire, vedere e percepire tutto ciò che accadeva, Potevo percepire tutto ciò che i medici facevano: stavano inserendomi aghi, cannule, questa roba insomma.
Mio marito era accanto al mio letto e mi teneva la mano; non solo potevo sentire cosa dicevano ma potevo percepire come si sentivano. Una sorta di totale empatia verso il loro sentire.
Potevo sentire e vedere cose che erano al di là della stanza in cui era il mio corpo fisico. Mi resi conto che potevo persine vedere il mio corpo fisico, come mi fossi separata da esso.
Una sensazione incredibile, meravigliosa. Per me era la prima volta, dopo anni, in cui mi sentivo cosi bene e non avevo dolore. Il dolore era sparito e percepivo la luce. Mi sentivo come fossi veramente libera ed espansa.
Percepivo anche qualcosa che potrei descrivere solo come amore incondizionato. So che la parola “amore” è inflazionata, ma è l’unica parola a cui posso pensare per descrivere come mi sentivo.
Era uno stato d’animo euforico, improvvisamente sentivo di non dover far nulla per dimostrare me stessa, non dovevo fare nulla per sentire che meritavo di essere amata.
Ero amata solo per il fatto di esistere. Non ricordo di essermi mai sentita cosi prima. Non ero piu attaccata al mio corpo. Ed eccomi sentire questo incredibile sentimento, quello di avere uno scopo, di essere amata e di valere…. questo sentivo
Tutto questo mi accadeva in un ospedale di Hong Kong. Sapevo che mio fratello che era in India, si stava affrettando per prendere un aereo e venire a Hong Kong per vedermi prima che morissi
In quello stato di consapevolezza, sentivo che dovevo restare viva almeno fino a che fosse arrivato. Sapevo che se fossi morta prima che fosse arrivato da me, sarebbe stato completamente sconvolto e a pezzi. Quindi sapevo che dovevo restare viva, almeno fino al suo arrivo, almeno perchè avesse l’opportunità di dirmi addio.
Mentre entravo piu profondamente in questa mia esperienza, arrivai ad un punto in cui avevo la scelta se ritornare indietro o meno. Arrivai ad un punto in cui incontrai mio padre, che era deceduto 10 anni prima.
Sentii che era là per salutarmi. Voleva che sapessi che non era il mio tempo. Ma anche se non era il mio tempo di morire, sentivo tuttavia di avere una scelta.
Potevo sempre scegliere di morire se lo avessi voluto. Volevo stare là, non volevo tornare indietro. Stare in quel regno era certo meglio, semplicemente perchè lì mi sentivo cosi fantasticamente, mentre qui avevo questo corpo malato e morente.
Non potevo vedere nessuna buona ragione per tornare in questo corpo perchè stavo soffrendo, la mia famiglia stava soffrendo… Veramente volevo stare là, ma in quel mentre vivevo anche un incredibile livello di chiarezza.
Come se comprendessi completamente come avevo fatto ad arrivare a quel punto, in quel letto di ospedale, in quel momento mentre ero distesa sul letto morente per un cancro all’ultimo stadio.
Vermente compresi come ogni scelta e decisione che avevo fatto nella mia vita, in ogni momento, mi aveva condotto a questo punto. Potevo vedere tutto questo.
In quel risveglio sentii che nonostante mio padre mi avesse detto: “ora che sai questa verità, devi tornare indietro e vivere senza paura”… capii che ora che avevo capito questo, se fossi tornata indietro, il mio corpo si sarebbe guarito.
Dopo quella esperienza, dopo in realtà che sono morta e tornata indietro, non seguo nessun dogma nè religione o spiritualità, perchè è come se ora sapessi… Ora so che sono un essere spirituale, lo siamo tutti.
Lo è ognuno di noi. Non dobbiamo lavorarci sopra. Non devo cercare di essere più spirituale, lo sono già. Non dobbiamo lavorarci sopra. Lo siamo già.
Questo ha cambiato tutto per me. Ciò che in realtà accadde, è che in quel momento, quando mio padre disse “ora che hai compreso la verità, torna indietro e vivi senza paura la tua vita” è come se i miei occhi si fossero aperti veramente.
Era successo cosi tanto! Ero in coma da circa 34 ore ma nel mentre era accaduto cosi tanto! Perchè là il tempo non è lineare. Era come se tutto stesse accadendo simultaneamente. Ovunque ponessi la mia attenzione.. li ero. Tutto accadeva all’istante e sentivo che ciò mi cambiava completamente.
Assorbivo cosi tanto… è come camminare in una stanza o in una situazione, che non si è mai vista prima e scoprire la verità su qualcosa. Qualcosa che non puoi mai immaginare. Non puoi toglierti questa conoscenza, tornare indietro e disfarla. Resta sempre con te.
Tutto ciò ha cambiato la mia vita. E’ cambiato ciò che sono diventata da quel momento in poi. All’inizio non volevo ritornare. Ma mio padre mi disse anche che avevo questi doni che mi attendevano.
Anche il modo in cui comunichiamo non è attraverso una lingua, non lo è il modo in cui sto comunicando con voi ora. Qui usiamo le parole, le mettiamo insieme, in tempo lineare e frasi lineari. Ma in quel regno la sensazione fu che siccome non abbiamo i nostri corpi, non abbiamo le corde vocali…
Fu come se l’essenza di mio padre e la mia si fondessero quindi sapevo esattamente cosa voleva che io sapessi. Ho poi messo parole in tutto questo, ma compresi completamente ciò che voleva che io sapessi.
Voleva che sapessi che avevo sofferto fino a quel punto e anche se non dovevo ritornare al mio corpo, se avessi scelto di non farvi ritorno, avrei mancato quei doni che mi stavano attendendo ora. Compresi quindi che, se fossi tornata, non avrei più sofferto una vita di sofferenza grazie a ciò che ora sapevo.
Quindi cominciai a riaprire i miei occhi … mio fratello era ppena arrivato dall’aeroporto e mio marito mi stava tenendo la mano, mia madre era con loro.
Ovviamente erano emozionati quando riaprii gli occhi. Ma ero ancora molto molto debole, con tutte quelle sonde e flebo addosso. Pesavo solo 85 libbre (40 kg) avevo lesioni cutanee aperte.. dunque iniziai ad aprire gli occhi e la mia famiglia si emozionò.
Chiamarono il medico, che salutai per nome e dissi “buongiorno dr Chan”. Si sorprese che sapessi il suo nome. Perchè iniziò ad occuparsi di me dopo che entrai in coma.
E mi chiese: “come fa a sapere il mio nome?” E io mi sorpresi che mi facesse quella domanda. Perchè per me la cosa sembrava normale.
E dissi: “non è lei il medico che arrivò questa mattina?” E gli dissi la procedura che mi aveva applicato. Stavo soffocando e lui mi aveva messo un ago sulla schiena e rimosso il fluido dai miei polmoni.
Gli dissi: non è lei il medico che entrò questa mattina alle 4 o 5 per rimuovere il fluido dai miei polmoni?
E mi rispose: “ma lei era in coma quando ho fatto questo.Come fa a sapere questo?”
E questo fu il momento in cui per tutti trapelò il fatto che qualcosa era accaduto…
Quando il medico lasciò la stanza dissi a mio marito: “non è lui il medico che ti disse che non avrei superato la notte? che erano le mie ultime ore e che i miei organi avevano smesso di funzionare?
Mio marito Danny disse: “come hai sentito tutto questo?Il dottore non disse questo nemmeno nella stanza, ma nel corridoio”.
Così, lentamente qualcosa emerse sul fatto… che mi era accaduto qualcosa.
Ciò che shockò i medici fu che nel giro di 4 giorni i miei tumori si ridussero del 70%.
E dopo 3 settimane non trovarono più traccia di cancro nel mio corpo.
E dopo 5 settimane mi dimisero dall’ospedale.
fonte: https://www.youtube.com/watch?v=W2pl70fefXc&t=8s
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
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