Su un magazine online austriaco, il Wochenbild.at, la dr.sa Katy Pracher-Hilander, psicologa sociale, commenta sullo stato del nostro presente, ovvero il tempo del “regime-corona”… Dalla rete apprendiamo che la psicologa è austriaca di nascita, figlia di un medico persiano e di un’interprete finlandese.
“Da mesi ormai, molti di voi hanno la sensazione di essere telecomandati e manipolati. Alcuni di voi ne sono sicuri, altri hanno ancora difficoltà a fidarsi del loro istinto. Vi consiglio di farlo, perché il vostro istinto è il vostro migliore amico”. Katy Pracher-Hilander
Il più grande esperimento della storia
Il suo impegno, dice, è di proteggere non solo quelle persone che sono finte con l’essere vittime di manipolazione (specialmente i bambini, i giovani e gli anziani che non possono aiutare se stessi), ma anche il suo settore professionale specifico, perciò:” non starò a guardare passivamente, come la conoscenza della psicologia venga (ancora una volta!) usata male, ovvero a favore del lato oscuro del potere.
Dall’inizio del 2020, sono testimone del più grande esperimento di psicologia sociale della storia umana. È chiaramente evidente come gli psicologi stiano fornendo le loro conoscenze in modo che questo esperimento globale porti al risultato desiderato”.
Insomma, ricorda come ancora una volta nella storia, ci vuole poco più di una conoscenza psicologica di base per dirigere le masse.
“Nel marzo 2020, io e mio padre, anestesista e medico di medicina intensiva in pensione, stavamo chiacchierando del fenomeno pandemico Corona. Era chiaro per noi che “qualcosa puzzava da morire” e come il mondo a cui eravamo abituati sarebbe diventato storia. Da bambina avevo assistito in prima persona alla caduta dello scià di Persia e da allora ho saputo quanto sia facile trasformare persone apparentemente intelligenti in polli senza testa. E quale pericolo rappresentano.
Il giorno del mio nono compleanno, anche il cosiddetto giorno della rivoluzione, fui colpita da un proiettile di fucile e con questo fu chiaro che dovevamo lasciare il paese. Oggi, quattro decenni dopo, sto sperimentando di nuovo la manipolazione delle masse”.
Il suo intento, ci dice, è di dare strumenti alla persona perché si protegga dalla manipolazione e diventi di nuovo padrona della tua mente. Come primo step a
tal fine, inizia perciò ad elaborare il tema della conformità.
La conformità e il gruppo come polizia sociale
“Con ciò si intende l’adattamento alla mentalità o al comportamento degli altri – si badi bene- indipendentemente da qualsiasi questione di significato o di correttezza legate al comportamento. La conformità è la chiave per la pace del gruppo sociale.
Chi osa disturbare questa pace si fa nemico del gruppo. Questo “comportamento ostile” viene punito dal gruppo attraverso l’espulsione o altri mezzi. Nel contesto “corona”, coloro che si mostrano critici, sono visti come traditori che disturbano la pace del gruppo. Chiunque osi sfidare la norma del gruppo, viene escluso dall’in-group e quindi appartiene all’out-group.
La divisione della società, senza dubbio manovrata consapevolmente, è uno strumento centrale di potere della politica, poiché la comunità del gruppo interno (in-group) assume il ruolo di polizia sociale. Così, da un giorno all’altro, la delazione diventa praticamente un dovere civico e il dibattito sull’introduzione di etichette per i non vaccinati diventa un canto corale. Perché il nemico deve pagare”.
Un’ alta pressione del gruppo porta alla conformità
L’esperimento di psicologia sociale noto come “le linee di Asch”, ci ricorda, quanto sia difficile per molti resistere alla pressione del gruppo
“Questo classico illustra quanto le persone siano incredibilmente deboli quando si tratta di andare contro l’opinione della maggioranza. Lo psicologo Asch chiese ai soggetti di confrontare tre linee di diversa lunghezza, con quella di partenza e dire quindi quale delle tre linee corrispondeva alla linea di confronto iniziale (vedi grafico).
Indipendentemente da come venne impostato l’esperimento, il risultato fu che per molti era più facile seguire l’opinione palesemente sbagliata del gruppo, piuttosto che raccogliere una piccola quantità di coraggio per esprimere la risposta corretta e quindi andare contro l’opinione del gruppo. (I partecipanti informati diedero intenzionalmente risposte sbagliate, e solo una o due persone erano veri partecipanti sperimentali, cioè non informati).”
Ora, se applichiamo i risultati alla situazione pandemica attuale, quella del corona (il mondo germanico usa il termine “corona” più che covid, ndt), diventa chiaro come la società sia fortemente incastrata in trappole psicologiche.
“Questo solo esempio è sufficiente per capire perché un numero inconcepibile di medici tradisce il proprio dovere morale e medico invece di porsi in modo protettivo di fronte ai propri pazienti. E ora diventa anche chiaro quanto deve essere insopportabile per innumerevoli poliziotti dover trattare i manifestanti come criminali, anche se sanno che si tratta di persone con coraggio civile che osano dire la verità, ovvero che “Questa è la linea sbagliata”!
E questo è l’auspicio, ovvero che sempre piu professionisti nei settori chiavi del regime corona, non rimangano intrappolati nell’abuso del test di Asch…
Prima o poi, historia docet, diventiamo tutti “gli altri”.
Fonti:
https://www.wochenblick.at/corona-das-groesste-sozialpsychologische-experiment-der-geschichte/
https://www.wochenblick.at/konformitaet-und-anpassung-wohlgefaelliges-verhalten-in-corona-zeiten/
traduzione e sintesi: M.Cristina Bassi, per www.thelivingspirits.net