Sulla utilità ed efficacia della ivermectinam avevo già tradotto da Nature.com, Sul tema ivermectina efficace anche per problemi oncologici, traduco ora nel seguito una sintesi pubblicata dal blog austriaco di scienza e politica, TKP (QUI altri articoli da questa fonte) .
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Nel 2015 ci fu un premio Nobel per la Medicina, per l’invenzione dell’ivermectina. Il prodotto ha tutta una serie di meccanismi d’azione positivi: antiparassitari, antivirali e anticancerogeni. Eppure è stata e continua a essere combattuta perché non solo è efficace, ma anche economica, visto che i diritti di brevetto sono scaduti.
Può trattare i carcinomi turbo indotti dal vaccino COVID-19 a mRNA ? Un nuovo studio pubblicato su Cancer Chemotherapy and Pharmacology è intitolato “Ivermectin induces nonprotective autophagy by downregulating PAK1 and apoptosis in lung adenocarcinoma cells.” (L’ivermectina induce un’autofagia non protettiva attraverso la downregolazione di PAK1 e l’apoptosi nelle cellule di adenocarcinoma polmonare).
Riassumendo, questo studio suggerisce che l’uso del farmaco antiparassitario ivermectina – spesso usato dai medici indipendenti per trattare la peste bovina – potrebbe anche curare il cancro ai polmoni. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che l’ivermectina uccide le cellule del cancro al polmone sia in vitro (piastre di Petri) che in vivo (topi).
E funziona in diversi modi. Secondo i ricercatori, l’ivermectina sopprime il cancro ai polmoni in almeno tre modi diversi:
1. L’ivermectina impedisce alle cellule tumorali di crescere e dividersi,
2. l’ivermectina provoca la morte delle cellule tumorali (“apoptosi”) e
3. l’ivermectina ha potenziato il processo attraverso il quale le cellule eliminano le proprie parti danneggiate o indesiderate (“autofagia”).
I ricercatori hanno scoperto che l’ivermectina agisce inibendo una proteina chiamata PAK1, che è maggiormente espressa nel tumore al polmone che nel tessuto normale, e che i pazienti affetti da tumore al polmone che presentano livelli elevati di PAK1 hanno una prognosi peggiore. PAK1 è associata alla crescita e alla sopravvivenza delle cellule tumorali.
Pertanto, quando la PAK1 viene inibita, le cellule tumorali non possono crescere o dividersi e alla fine muoiono. I ricercatori non si sono limitati ad una semplice magia con i loro microscopi. Hanno anche testato l’ivermectina su topi speciali affetti da cancro, nei quali l’ivermectina ha anche soppresso la crescita del cancro ai polmoni.
I medici iniziarono a comprendere e ciò potrebbe non riguardare solo il cancro ai polmoni. In tal contesto, il 29 agosto la Deseret Review ha pubblicato un articolo intitolato “High-dose ivermectin shrinks cancer metastases”. (Alte dosi di ivermectinariducono le metastasi del cancro)
I casi clinici di successo
L’autore, Justus R. Hope, MD, riferisce innanzitutto di un paziente, Rick, che aveva un cancro al colon turbo metastatico al quarto stadio, che al momento della diagnosi si era già diffuso al fegato e ai linfonodi. A Rick l’oncologo aveva dato al massimo sei mesi di vita. Ma Rick iniziò ad assumere dosi elevate di ivermectina. I suoi marcatori tumorali scesero da 1.489 a 4,7, un netto calo. Anche le metastasi si calcificarono e si ridussero.
Successivamente, Hope ha descritto uno dei casi recenti della dottoressa Tess Lawrie. Ha riferito di una paziente con cancro ovarico metastatico che si era già diffuso al peritoneo. I marcatori tumorali iniziali della paziente (Ca125) erano elevati a 288. Dopo alcune settimane di chemioterapia in combinazione con l’ivermectina, i marcatori sono scesi a 22 e le tracce del tumore visibili all’esterno sono scomparse.
Il chirurgo oncologico della paziente è rimasto stupito. Ha ammesso: “È straordinario. Non me lo aspettavo”. Dopo aver rimosso l’utero e le ovaie e aver prelevato delle biopsie, il chirurgo è rimasto ancora più stupito. Non ha trovato alcun cancro. Disse: “È straordinario. Nessun tumore. Alcune cellule morte sul peritoneo che ho rimosso. La biopsia ha confermato che era tutto sparito – Ca125 a 3”.
L’esempio successivo riguardava una dottoressa che era lei stessa la paziente. Aveva un tumore alla cistifellea delle dimensioni di un pugno. Decise di assumere una dose molto elevata di ivermectina (2 mg per kg) e in seguito riferì che il tumore era scomparso.
L’ivermectina sembra funzionare anche per il cancro turbo indotto da vaccino. Il dottor Shankara Chetty ha riportato il caso di Oscar Nacu, un uomo che ha sviluppato un grottesco ed enorme tumore al collo con metastasi polmonari simili a una palla da cannone, una settimana dopo la vaccinazione Covid.
Dopo tre mesi di trattamento con ivermectina ad alte dosi (oltre 2,4 mg per kg al giorno) e lattoferrina (un antimicotico), le metastasi polmonari si sono ridotte e l’uomo ha smesso di assumere antidolorifici.
Questi rapporti (e molti altri studi e casi correlati) mostrano che i pazienti hanno tollerato, senza problemi, dosi molto elevate di ivermectina . E c’è dell’altro. Un altro studio esemplificativo è stato pubblicato a maggio. Come il primo studio citato in precedenza, questo studio, sottoposto a revisione paritaria, è stato pubblicato su Cancer Chemotherapy and Pharmacology:
I ricercatori sul cancro ora ci hanno preso gusto. Se l’ivermectina funziona a un prezzo di pochi centesimi a dose, potrebbe spazzare via l’industria multimiliardaria del trattamento sul cancro. E l’ivermectina è di nuovo una minaccia per i profitti dell’industria farmaceutica, che sta sperimentando “vaccini” antitumorali “personalizzati” a base di mRNA che costano oltre diecimila euro a dose.
Ci si chiede se l’ivermectina attirerebbe l’attenzione di così tanti ricercatori se non fosse così sotto i riflettori come lo è stata negli ultimi anni. Una buona panoramica degli studi pubblicati di recente è fornita da questo articolo del dottor William Makis su Global Research.
Fonte: https://tkp.at/2023/11/02/ivermectin-hat-mindestens-15-anti-krebs-wirkmechanismen/
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net