Nel seguito la mia traduzione di un articolo del 2020 di Makia Freeman nel suo The Freedom Articles che riprendeva la pubblicazione del dr Lanka dal titolo “ The Misconception called Virus”, appunto “quella concezione errata chiamata virus”.
Sul dr Lanka pubblicai già una mia traduzione nel 2017, dal tedesco, sulla “sua” questione morbillo… e fu polemica. Addirittura una testata online intellettual-alternativa molto seguita, scrisse che era una traduzione sbagliata del termine…
Dunque va da sé che anche queste note del dr Lanka (biologo tedesco) avranno sollevato e solleveranno scudi, anche da parte della fazione “non mainstream”. Quando i paradigmi consolidati in successi sociali, carriere personali e abitudini psicologiche e intellettuali vengono scossi per analisi rigorosa, revisione, inevitabile aggiornamento o rinnovamento, le resistenze paiono massime e non solo da parte del potere centrale.
Tuttavia, in questo tempo di estrema sofferenza in cui l’umanità è ad un tragico bivio, più umiltà, saggezza, maturità emozionale, conoscenza e non pregiudizio, potrebbero salvare, non già la mutevole immagine sociale, ma la Vita stessa.
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Al cuore dell’ Operazione Coronavirus, c’è l’errata concezione del virus, perché senza il concetto di teoria dei germi e senza la storia dell’orrore del virus assassino, la maggior parte della gente non comprerebbe la narrazione ufficiale della propaganda COVID diretta dal NWO.
Il virologo tedesco Dr. Stefan Lanka, vinse una causa storica nel 2017 che è arrivata fino alla Corte Suprema tedesca. Lanka ha dimostrato nella più alta corte del paese che il morbillo non era causato da un virus, e che in effetti non esisteva un virus del morbillo.
Lanka è ancora impegnato a lavorare, e ha scritto questo articolo all’inizio di quest’anno (tradotto in inglese qui) intitolato “”The Misconception called Virus”” in cui spiega la storia di come la scienza mainstream ha sbagliato terribilmente con le sue conclusioni (in realtà ipotesi) per demonizzare l’umile virus e per attribuirgli falsamente patogenicità quando non c’è.
L’equivoco del virus: la storia del virus killer, contrapposta alla carenza e tossicità
Il punto principale di Lanka in tutto l’articolo è questo: quando gli scienziati moderni lavorano sui tessuti malati, pensano che la presenza di un virus stia causando la malattia.
Non si rendono conto, invece, che il tessuto in questione è stato tagliato e isolato dal suo ospite, poi inzuppato di antibiotici, e che questa separazione e la tossicità [antibiotici] lo rendono malato e lo uccidono, molto piu’ che qualsiasi virus.
Lanka scrive:
“Tutte le affermazioni sui virus come agenti patogeni sono sbagliate e si basano su interpretazioni errate facilmente riconoscibili, comprensibili e verificabili … Tutti gli scienziati che pensano di lavorare con i virus nei laboratori stanno in realtà lavorando con particelle tipiche di specifici tessuti o cellule morenti che sono stati preparati in un modo speciale. Credono che quei tessuti e cellule stiano morendo perché sono stati infettati da un virus. In realtà, le cellule e i tessuti infettati stanno morendo perché sono stati affamati e avvelenati come conseguenza degli esperimenti in laboratorio”.
” … la morte dei tessuti e delle cellule avviene nello stesso identico modo quando non viene aggiunto alcun materiale genetico “infetto”. I virologi apparentemente non hanno notato questo fatto. Secondo … la logica scientifica e le regole di condotta scientifica, si sarebbero dovuti fare degli esperimenti di controllo. Per confermare il metodo appena scoperto della cosiddetta “propagazione del virus” … gli scienziati avrebbero dovuto eseguire ulteriori esperimenti, chiamati esperimenti di controllo negativo, in cui avrebbero aggiunto sostanze sterili … alla coltura cellulare.”
“Questi esperimenti di controllo non sono mai stati eseguiti dalla “scienza” ufficiale fino ad oggi. Durante la sperimentazione del virus del morbillo, ho incaricato un laboratorio indipendente di eseguire questo esperimento di controllo e il risultato è stato che i tessuti e le cellule muoiono a causa delle condizioni di laboratorio esattamente come quando entrano in contatto con il presunto materiale “infetto”.”
In altre parole, le cellule e i tessuti studiati muoiono esattamente allo stesso modo, con o senza la presenza di un virus; quindi, il virus non può essere la causa della morbilità e mortalità. È interessante notare che questo è esattamente ciò che molti esperti di salute hanno affermato, cioè che ci sono solo 2 cause di malattia: la carenza e la tossicità.
Per esempio, Charlotte Gerson (che ha preso la direzione della Gerson Clinic dal suo brillante padre Max) ha detto questo sulla malattia e il cancro. Rimuovere cellule o tessuti dal corpo e quindi tagliarli fuori dal loro rifornimento di energia/nutrienti porterà rapidamente alla carenza; iniettare antibiotici nella miscela è tossicità; quindi non c’è alcuna prova solida che un virus stia causando la malattia quando già carenza e tossicità sono presenti. Questo è il punto chiave del malinteso sui virus.
L’equivoco del virus ha le sue radici nel 1858 per poi consolidarsi nel 1954
Lanka fa risalire al 1858, lo sviluppo dell’idea sbagliata del virus e della “teoria della cellula” di Rudolf Virchow, che propose una teoria secondo cui tutte le malattie e tutta la vita hanno origine da una singola cellula, che viene in qualche modo dirottata da un virus che la indebolisce e si propaga.
Lanka sottolinea 2 problemi con questa teoria:
“La teoria della cellula è nata solo perché Rudolf Virchow ha soppresso le scoperte cruciali sui tessuti. Le scoperte e le intuizioni sulla struttura, la funzione e l’importanza centrale dei tessuti nella creazione della vita, che erano già note nel 1858, confutano completamente la teoria della cellula e le terapie genetiche, immunitarie e del cancro che ne sono derivate.
“Le teorie dell’infezione si sono affermate come dogma globale solo attraverso le politiche concrete e l’eugenetica del Terzo Reich. Prima del 1933, gli scienziati osavano contraddire questa teoria; dopo il 1933, questi scienziati critici vennero messi a tacere”.
Con “teorie dell’infezione” Lanka intende la teoria dei germi, ovvero la teoria prevalente della moderna medicina occidentale. Lanka descrive poi come durante il 1952-1954, sia avvenuto un cambiamento di paradigma nella percezione del virus:
“Fino al 1952, un virus era definito come un veleno patogeno sotto forma di una proteina, che come un enzima causava danni in modo sconosciuto, che poteva causare malattie ed essere trasmissibile. Dopo il 1953, anno in cui fu annunciato pubblicamente il presunto DNA sotto forma [di] una presunta alfa-elica, l’idea di virus divenne un genotipo maligno avvolto in proteine. Così, tra il 1952 e il 1954 avvenne un cambiamento di paradigma per quanto riguarda l’immagine di un virus”.
Parla di come la teoria diventi un dogma nella Chiesa della Scienza tradizionale (alias Scientismo):
“Questo approccio completamente non scientifico, ha avuto origine nel giugno 1954, quando fu pubblicato un articolo speculativo non scientifico e confutabile, secondo il quale la morte di un tessuto in una provetta era considerato … come possibile prova della presenza di un virus.
Sei mesi dopo, il 10 dicembre 1954, l’autore principale di questa opinione fu insignito del premio Nobel per la medicina per un’altra teoria altrettanto speculativa. La speculazione del giugno 1954 fu quindi elevata a fatto scientifico e divenne un dogma che non è mai stato messo in discussione fino ad oggi. Dal giugno 1954, la morte di tessuti e cellule in una provetta è stata considerata come una prova dell’esistenza di un virus”.
Torniamo ai postulati di Koch: Nessun isolamento, nessuna purificazione
Come ho già pubblicato relativamente a COVID-19, quale termine “ombrello” per operare una falsa pandemia: non 1 malattia, non 1 causa, gli odierni scienziati mainstream stanno saltando l’importantissimo secondo passo dei postulati di Koch: l’isolamento e la purificazione del virus.
Questo non è qualcosa su cui si possa semplicemente sorvolare o dimenticare di fare, come dimenticare accidentalmente l’ombrello in un giorno di pioggia e bagnarsi un po’. Questa è la parte assolutamente essenziale per determinare se c’è un nuovo virus e se causa malattie. È la conditio sine qua non.
Se non riuscite a isolarlo, avete fallito nel provare qualcosa, perché il germoglio che pensate sia un virus invasore potrebbe facilmente essere un esosoma o una particella prodotta dal corpo stesso. Questo è il motivo per cui tutta la propaganda COVID ha convenientemente sorvolato sul fatto che non ci sono immagini al microscopio elettronico della SARS-CoV-2, poiché il microscopio elettronico è uno strumento estremamente importante nel primo passo dei postulati di Koch, ossia l’identificazione.
Lanka continua:
“… un virus non è mai stato isolato secondo il significato della parola isolamento, e non è mai stato fotografato e caratterizzato biochimicamente come un’intera struttura unica. Le micrografie elettroniche dei presunti virus mostrano in realtà particelle cellulari del tutto normali provenienti da tessuti e cellule morenti, e la maggior parte delle foto mostrano solo un modello al computer (CGI – computer generated images).”
Dunque, cosa ha a che fare tutto questo con COVID?
Quindi, per riportare tutto questo alla plandemia attuale, per ciò che riguarda il COVID, sono in gioco tutte le stesse ipotesi e la mancanza di prove :
“Singole molecole vengono estratte dalle particelle di tessuti e cellule morte, vengono erroneamente interpretate come parti di un virus e vengono teoricamente messe insieme in un modello di virus… Il processo di ricerca del consenso per il “virus” del morbillo, in cui i partecipanti hanno discusso per determinare cosa appartenesse al virus e cosa no, è durato per decenni. Con il Coronavirus 2019 dalla Cina, apparentemente nuovo (nel frattempo rinominato 2019-nCoV), questo processo di ricerca del consenso dura solo pochi clic del mouse.
Sempre con pochi clic del mouse, un programma può creare qualsiasi virus mettendo insieme molecole di brevi parti di acidi nucleici provenienti da tessuti e cellule morte con una determinata composizione biochimica, disponendole quindi come desiderato in un genotipo più lungo che viene poi dichiarato essere il genoma completo del nuovo virus … in questo processo di costruzione teorica del “DNA virale”, le sequenze che non vanno bene vengono “smussate” e quelle mancanti vengono aggiunte. Così si inventa una sequenza di DNA che non esiste nella realtà e che non è mai stata scoperta e dimostrata scientificamente nella sua interezza.”
Quindi, fondamentalmente, gli scienziati cinesi mainstream che lavorano con la stessa teoria degli scienziati occidentali mainstream, hanno inventato un nuovo modello teorico per la SARS-CoV-2, e proclamato un nuovo coronavirus, ma tutto senza le micrografie elettroniche per sostenerlo effettivamente.
Lanka sul pericolo dei va cci ni
La nostra mancanza di comprensione sui virus, le malattie, il sistema immunitario, la teoria dei terreni e molto altro viene sfruttata da Big Pharma per spingere interventi medici pericolosi come i va cci ni. Ecco cosa ha da dire Lanka sul pericolo e l’inefficacia dei va cci ni:
“[Un] intruglio composto da tessuti e cellule morenti di scimmie, feti bovini e antibiotici tossici … viene usato come un va cci no “vivo”, perché si suppone che sia composto da virus cosiddetti “attenuati” … [questa] miscela tossica piena di proteine estranee, acidi nucleici estranei (DNA/RNA), antibiotici citotossici, microbi e spore di ogni tipo viene etichettata come “va cci no vivo”.
Viene impiantato nei bambini attraverso la va cci nazione, principalmente nei muscoli, in una quantità che se fosse iniettata nelle vene porterebbe immediatamente a morte certa … I fatti verificabili dimostrano la pericolosità e la negligenza di questi scienziati e politici, che sostengono che i va cci ni siano sicuri, abbiano pochi o nessun effetto collaterale, e proteggerebbero da una malattia.
Nessuna di queste affermazioni è vera e scientifica, al contrario: ad una precisa analisi scientifica, si scopre che i va cci ni sono inutili e la rispettiva letteratura ammette la mancanza di qualsiasi prova a loro favore.”
Riflessioni finali…
L’idea sbagliata del virus ci ha accompagnato per molto tempo. Per quanto sia folle l’attuale sottomissione basata sulla paura, sull’indossare mascherine e sul distanziamento sociale, ci sono persone che stanno usando l’operazione Coronavirus come un’occasione per svegliarsi.
Mentre alcuni affondano sempre più nell’incoscienza e guardano a nuovi prodotti protettivi (“aggiorna la tua mascherina per il nostro scudo protettivo con filtro d’aria che è in attesa di brevetto (N95)”), altri hanno visto il colpo di stato del coronavirus per quello che è veramente: un’opportunità per lanciare qualsivoglia architettura di controllo mentre la gente sonnecchia nella paura.
È sempre una buona idea mettere in discussione gli assunti di base di qualsiasi proclama governativo, perché quasi sempre, ciò può aprire un portale che conduce alla verità.
fonte: https://thefreedomarticles.com/dr-stefan-lanka-2020-article-reveals-virus-misconception/
sintesi e traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net