Societa’ orwelliana Manipolazione- controllo mentale Pericoli

Psy-op, operazione MindSpace e armi cognitive: di questo si tratta nel presente. Come neutralizzarli e vincere la battaglia per la Mente.

Scritto da Cristina Bassi

Continuo la mia carrellata di info internazionali su questo presente folle e doloroso, che ha colpito particolarmente l’Occidente. Questa volta traduco un articolo dal Canada , dal Canadian Patriot, di David B. Gosselin, che si dice poeta e traduttore. L’articolo (quasi un saggio…) è molto lungo e per nulla poetico… ma sollecito la lettura (e il passaparola…) per raggiungere la massima lucidità e consapevolezza . Si citano fonti relative alla manipolazioni psicologiche di cui è ed è stata vittima la moltitudine nell’era Covid,  proprio come fosse sotto un incantesimo…
In troppi ancora ignorano che dietro questo orrore planetario, ci sono sofisticate tecniche di controllo della percezione e manipolazione del comportamento, molto piu che tematiche salutistiche e biologiche. Chiamare per nome tutti questi modelli è neutralizzarli.
Secondo questa fonte, in questo diabolico progetto spicca il coinvolgimento del governo britannico e dei Five Eyes, i 5 paesi anglo (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti)

psico-sociale della storia

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Gli ultimi due anni hanno visto culminare lo sforzo, durato quasi un secolo, per perfezionare l’ingegneria sociale e le tecniche di guerra psicologica nel mondo occidentale. Alcuni osservatori hanno fatto notare come una parte significativa della popolazione, sembra essere sotto un incantesimo. Potrebbero essere più vicini alla verità di quanto pensino.

Come precedentemente riportato da The Guardian e The UK Column, i governi di tutto il mondo occidentale, in particolare tra i Five Eyes  [i Cinque Occhi ovvero: Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti], hanno usato la Teoria dei Nudge e la Programmazione Neuro Linguistica (PNL) per cambiare efficacemente i comportamenti delle persone senza che ne fossero consapevoli.

Lo scopo di questo articolo è quello di fornire uno sguardo approfondito su come funzionano precisamente queste tecniche psicologiche, ed anche i nodi principali che hanno il compito di “renderle armi”. Considereremo poi come il comprendere precisamente come i metodi vengono utilizzati, può essenzialmente consentire alle persone di neutralizzarli ed anche nel loro uso futuro.

Tra le tecniche utilizzate nella risposta alla pandemia di covid-19, spicca la Programmazione Neuro Linguistica (PNL). La PNL include l’idea di “re-inquadrare” la percezione della realtà delle persone, cambiando il contesto in cui le varie situazioni o realtà sono viste dagli individui.

È interessante notare che il primo libro sulla PNL, The Structure of Magic (La struttura della magia), include capitoli come “Diventare un apprendista stregone” e “L’incantesimo finale”. Le tecniche terapeutiche associate alla PNL sono spesso descritte come aventi qualità simili alla magia.

Mentre queste tecniche possono essere considerate neutre e potenzialmente molto utili per i clienti che desiderano risolvere problemi personali, per loro stessa natura possono diventare armi ed essere usate per ridefinire la percezione della realtà delle persone.

Come vedremo, “reinquadrando” la percezione di un individuo e trasformando il suo “modello linguistico”, può essere convinto a fare scelte che non farebbe consapevolmente se fosse presentato un “contesto” più ampio o alternativo.

Creare Modelli con la Pnl — Libro

Il progetto Mind/Space del 2010 del governo britannico

Tornando al documento di discussione MindSpace del 2010 dell’Istituto britannico per il governo, qui troviamo qualcosa di simile a un manuale del “Sorcerer’s Apprentice” (Apprendista stregone) del ventunesimo secolo.

Commissionato dal Cabinet Office britannico, il MindSpace è pieno di tecniche che potrebbero essere usate per andare a colpire quelli che i suoi autori chiamano “processi automatici”, cioè processi inconsci.

Il documento si interpreta come un vademecum per cambiare i pensieri delle persone e i modelli di comportamento senza la loro conoscenza o consenso cosciente. Come vedremo, le tecniche di “re-framing” sono presenti in modo notevole, in forma di modello “contestuale” del documento, in relazione al cambiamento di comportamento.

Oggi, osserviamo la loro applicazione praticamente in ogni settore della politica pubblica. Apparentemente è un documento di discussione, la sezione del rapporto  A proposito di questo documento“,  descrive il suo scopo come quello di  “esplorare l’applicazione alle politiche pubbliche, della teoria comportamentale,  per i leader del settore pubblico e i responsabili politici”.

I suoi autori sono provenienti da diverse istituzioni “d’élite” del Regno Unito, tra cui l’Imperial College di Londra, Oxford e la London School of Economics, nonchè alcuni dei maggiori esperti nel campo della psicologia sociale e delle scienze comportamentali.

A pagina 14, gli autori di MindSpace delineano le prospettive e le intuizioni di fondo che guidano il loro approccio al “cambiamento di comportamento”, facendo la distinzione tra “processi automatici” e “processi riflessivi”:

“Il modello contrastante del cambiamento di comportamento, si concentra sui processi più automatici di giudizio e di influenza – quello che Robert Cialdini chiama processi mentali “click, whirr” (pigia il pulsante del frullatore).
Questo sposta l’attenzione dai fatti e dalle informazioni, all’alterazione del contesto in cui le persone agiscono. Potremmo chiamare questo il modello “del contesto”, del cambiamento di comportamento.
Il modello del contesto riconosce che le persone sono a volte apparentemente irrazionali e incoerenti nelle loro scelte, spesso perché sono influenzate da fattori circostanti.
Pertanto, si concentra maggiormente sul “cambiare il comportamento senza cambiare la mente“. Questa via ha ricevuto  meno attenzione da parte dei ricercatori e dei responsabili politici”.

“Cambiare il comportamento senza cambiare la mente” è per molti versi, simile alle tecniche di “re-framing” della PNL. Considerando la sua importanza e il suo potenziale uso futuro, si dovrebbe aggiungere qualche parola sulla natura della PNL.

La Struttura della Magia — Libro

La struttura della “magia”

Da quando le sue basi sono state gettate in The Structure of Magic di John Grinder e Richard Bandler, i professionisti della PNL hanno descritto la PNL come avente qualità simili alla magia.

La PNL è di solito inquadrata come una questione di espansione della capacità del cliente di affrontare il mondo reale trasformando i modelli linguistici attraverso i quali si interfaccia con il mondo.

I professionisti della PNL sottolineano che nessuno di noi interagisce direttamente con il mondo reale, ma piuttosto lo fa in accordo con i modelli che noi stessi abbiamo sviluppato per mappare il mondo. Detto altrimenti, la nostra esperienza reale del mondo e i modelli o le mappe che creiamo sulla base di tale esperienza non sono identici.

In The Structure of Magic gli autori usano l’esempio di una mappa reale, che non è il territorio reale, ma solo una sua rappresentazione. La mappa è utile nella misura in cui assomiglia al territorio reale, ma non è il territorio.

Da lì, gli autori elencano tre modi fondamentali in cui le persone possono deformare le loro mappe della realtà: cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni.

Come primo esempio pratico dei potenziali effetti, possiamo cambiare il quadro di riferimento rispetto al tempo: qualcuno a cui viene detto che ha un’ora per scrivere un articolo avrà probabilmente una risposta significativamente diversa rispetto a chi ha una settimana per scrivere lo stesso articolo. Il tempo diventa un’ importante cornice di riferimento.

John Grinder fa l’esempio di una sessione con un cliente che si lamenta: “Mio figlio mi fa arrabbiare così tanto quando torna a casa tardi”. La madre è sempre arrabbiata quando suo figlio torna a casa tardi. Sembra che non ci sia un’opzione che non porti a qualche tipo di stato di angoscia.

Così il terapeuta può chiedere: “C’è una volta in cui tuo figlio è tornato a casa e non eri arrabbiata?” Chiedendo al cliente di identificare qualche volta in cui non ha avuto la stessa reazione, viene sfidato a recuperare nuove informazioni dalla sua “struttura profonda” e integrarle in un nuovo modello esteso. Il cliente sta creando una scelta dove prima non esisteva.

In termini PNL, la “struttura superficiale” (Mio figlio mi fa arrabbiare così tanto quando torna a casa tardi) suggerisce che il figlio che torna a casa tardi, indipendentemente da qualsiasi contesto, è la causa della loro rabbia e angoscia.

In questa limitata struttura superficiale non esiste alcuna scelta o risposta alternativa nel caso in cui il figlio torni a casa tardi. Tuttavia, usando una serie di domande, il terapeuta può spingere il cliente a raffinare il proprio modello per crearne uno più adattivo.

Così i casi inclusi nella “struttura profonda” del cliente vengono portati in superficie, per esempio, forse tornare a casa tardi non era il vero problema: forse era la paura che il loro figlio fosse fuori fino a tardi dopo il tramonto, o un sentimento di mancanza di rispetto, un rifiuto di accettare la maturazione del loro figlio, o un sentimento di negligenza?

In una parola: il cliente viene esortato a creare frasi “ben formate” che includono le cancellazioni o rifiutano le generalizzazioni, le distorsioni. In una parola: l‘esperto di PNL può aiutare i clienti a rivalutare la loro mappa linguistica, permettendo un cambiamento nella loro potenziale risposta o scelta in varie situazioni.

La Ristrutturazione — Libro

Con queste tecniche di base della PNL o “incantesimi”, i pazienti ricevono nuove opportunità per riformulare la loro esperienza. Tuttavia, questa “riformulazione” del mondo secondo modelli linguistici alternativi significa anche che i loro pensieri e comportamenti possono essere alterati in meglio o in peggio.

La natura naturalmente neutrale delle tecniche di “re-framing” può essere più accurata o meno accurata, o anche completamente falsa, a seconda di come si “ri-arrangia” la propria percezione della realtà.

Il modello Covid: “resta a casa, salva vite”

Un esempio rilevante potrebbero essere i recenti slogan nei messaggi covid-19 come: “Stai casa. Salva vite”. Mentre un messaggio apparentemente semplice e diretto, ad un esame più approfondito rivela che  la struttura superficiale, apparentemente semplice (“Resta a casa. Salva vite”),  ha una “struttura profonda” molto specifica.

L’affermazione include ciò che in termini PNL potrebbe essere considerato “cancellazioni” o semplicemente “generalizzazioni”. Per esempio, se si cerca di invertire o esplorare l’affermazione “Resta a casa. Salva vite” e tutte le sue possibilità, si scopre che lo slogan ha solo un’alternativa: “lascia la tua casa e uccidi la gente”.

Il modello linguistico inquadra la realtà come un insieme di due scelte: prendere la decisione cosciente di salvare vite o togliere vite. Non ci sono sfumature, né eccezioni per le persone giovani e sane, né specifiche per le persone a più alto rischio di ammalarsi. Secondo il modello “Stai a casa. Salva vite”, si possono effettivamente uccidere le persone semplicemente scegliendo di lasciare casa.

Non è un caso la riformulazione di scenari quotidiani fondamentali, al fine di suscitare la massima risposta di paura con precisione quasi scientifica. Gli ingegneri sociali capiscono che inquadrando le domande in un certo modo, per colpire direttamente le “motivazioni automatiche”, si possono attivare i meccanismi evolutivi di base e trasformarli in armi.

Infatti, come documenta il riassunto della riunione del consiglio del 22 marzo 2020 del gruppo consultivo scientifico britannico per le emergenze (SAGE, Scientific Advisory Group for Emergencies ), la percezione della minaccia e del pericolo personale rispetto al covid-19 doveva essere aumentata per aumentare l’adesione alle misure di distanziamento sociale del covid-19.

Controllo Mentale — Libro

Il punto 2, alla opzione “Persuasione”,  del verbale della riunione SAGE, recita come segue:

Minaccia percepita: Un numero sostanziale di persone non si sente ancora sufficientemente minacciato a livello personale; potrebbe essere che siano rassicurati dal basso tasso di mortalità nel loro gruppo demografico (8), anche se i livelli di preoccupazione potrebbero aumentare. Abbiamo riscontrato che avere una buona comprensione del rischio, viene positivamente associato all’adozione di misure di distanziamento sociale COVID-19 a Hong Kong (10). Il livello percepito di minaccia personale deve essere aumentato tra coloro che sono compiacenti, utilizzando un messaggio emotivo di forte impatto. Per essere efficace, questo deve anche responsabilizzare le persone rendendo chiare le azioni che possono intraprendere per ridurre la minaccia.
22 marzo 2020 Verbale della riunione SAGE

Mentre il consiglio del SAGE è un’organizzazione governativa del Regno Unito, vari altri Enti britannici risultano essere al centro delle campagne di messaggi covid-19 in tutti i Paesi del Five Eyes, cioè Australia, Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e Stati Uniti.

In particolare, il Behavioural Insights Team (BIT- un team per le “intuizioni” sul comportamento”), sembra essere uno dei nodi cruciali e più efficaci in questa rete di guerra psicologica, che opera con la scusa di creare un’efficace messaggistica covid-19 e di utilizzare “intuizioni comportamentali” MindSpace, per plasmare le politiche pubbliche.

L'Istituto Tavistock — Libro

Entrare nel  Mind Space

Fin qui abbiamo preso conoscenza di come sono state fondamentalmente applicate le ultime ricerche in psicologia sociale e scienze comportamentali, ora diamo ora un’occhiata più da vicino a come la conoscenza specifica di MindSpace, e delle sue particolari “intuizioni comportamentali”, possa trasformare enormemente non solo la nostra capacità di sconfiggere le attuali operazioni di guerra psicologica [in cui siamo immersi] , ma ci renda anche in grado di prevenire quelle future.

Come abbiamo detto, il focus principale di MindSpace è incentrato sulla distinzione cruciale tra “processi riflessivi” e “processi automatici”:

I due sistemi hanno capacità diverse: la mente riflessiva ha capacità limitate, ma offre un’analisi più sistematica e “profonda“. La mente automatica elabora molte cose separatamente, simultaneamente e spesso inconsciamente, ma è più “superficiale”: prende scorciatoie e ha pregiudizi radicati.

Come spiega una fonte accademica, [questi] processi automatici preconsci “una volta innescati da caratteristiche ambientali, vengono portati a termine senza alcun monitoraggio cosciente”.

“Senza alcun controllo cosciente” significa che se certi messaggi sono inquadrati in modo tale da bypassare i processi coscienti e parlare direttamente ai processi automatici, allora per la natura dei meccanismi evolutivi costruiti in noi (per esempio, risposte di lotta o fuga), gli esseri umani sono cablati per rispondere senza dover ricorrere al processo decisionale autocosciente.

Un esempio di fattori scatenanti i nostri processi automatici e le nostre motivazioni, sono l’apparizione improvvisa di un pericolo esistenziale, o qualcuno che minaccia i nostri figli: i nostri corpi e le nostre menti sono cablati per rispondere; la nostra adrenalina aumenta; le risposte di lotta o fuga entrano in gioco, che lo vogliamo o no. Inoltre, indipendentemente dal fatto che la minaccia percepita sia reale o meno, la percezione di una tale minaccia ha essenzialmente lo stesso effetto sui nostri meccanismi incorporati e “processi automatici”.

In questa luce, considerate il fatto che Mind Space è essenzialmente un documento che discute la vasta gamma di tecniche per innescare e dirigere le nostre motivazioni automatiche con precisione scientifica e con il minimo intervento da parte dei nostri “processi riflessivi”.

Così oggi, si crede che “re-inquadrando” la realtà e le narrative, le persone (…) possano essere “spinte” a fare scelte che altrimenti non farebbero. Inoltre, si crede che poiché i comportamenti e i pensieri saranno cambiati “sottobanco”, cioè usando motivazioni automatiche, anche se le persone sanno che le loro idee sono cambiate, non saranno necessariamente in grado di sapere come o perché.

In poche parole: tutta l’arte del “nudging” e del “re-framing” sta nel creare messaggi che parlano direttamente ai nostri processi automatici con l’intervento limitato dei nostri “processi riflessivi”. Quest’ultimo, infatti, rallenta immediatamente la risposta dei processi automatici e porta a più domande.

Naturalmente, MindSpace usa esempi benigni per dimostrare come funzionano le sue influenze “non coercitive”, per esempio mettendo  al primo posto nelle mense scolastiche un’opzione vegetale, al fine di migliorare la dieta dei bambini, oppure la creazione di più zone no smoking, usando la distanza.

Tuttavia, se guardate più da vicino, sono proprio le “motivazioni automatiche” che possono essere innescate e “rese armi“, all’interno di vari contesti, specialmente in tempi di crisi o minaccia percepita. Avendo discusso i contorni e le intenzioni di base dietro MindSpace, possiamo ora passare velocemente all’applicazione di queste tecniche negli ultimi due anni.

Entriamo nel Behavioural Insights Team (BIT), noto anche come “Nudge Unit”.

Il Mondo Nuovo - Ritorno al Mondo Nuovo — Libro

Il BIT: Nudging (a spinte) verso il Brave New World (Mondo Nuovo, Huxley)

Secondo il suo sito web, il Behavioural Insights Team (BIT) è di proprietà congiunta di “UK Cabinet Office, l’Ente di beneficenza per l’innovazione Nesta e i dipendenti di BI”. Non sorprende che l’UK Cabinet Office sia la stessa istituzione che ha commissionato MindSpace diversi anni prima.

Il Behavioural Insights Team (BIT) sembra essere uno dei nodi più efficaci in questa rete di guerra psicologica. Il suo sito web afferma che hanno uffici in tutti e i cinque i Paesi Five Eyes, oltre alla Francia.

Col nome di “Nudge Unit”, è stato pioniere della “teoria del nudge” come mezzo per cambiare il comportamento delle persone al fine di attuare politiche economiche, pubbliche, ambientali e sanitarie. Come abbiamo discusso, il nudging include il riconoscere certe posizioni “di default” (predefinite), che hanno le persone e il “re-framing”(reinquadrare) del contesto delle scelte percepite secondo varie specifiche.

Per loro natura, queste tecniche coinvolgono la Programmazione Neuro Linguistica dove si utilizzano “ancore” e “spunti”, “priming” e “re-framing”. Queste tecniche sono state tutte affinate dopo decenni di ricerca, tanto che un cittadino ignaro, bombardato da un assortimento completo di tecniche destinate a innescare le sue motivazioni automatiche, difficilmente potrebbe essere in grado di riconoscere come queste operazioni vengono impiegate in vaste parti del mondo.

Eppure, questo è esattamente ciò in cui sono coinvolti team come il BIT. Come riportato da UK Column, due sono stati i team identificati come leader per la risposta al covid-19 in Gran Bretagna:

Il primo è il team dell‘Imperial College guidato da Neil Ferguson, che sostiene di essere in grado di utilizzare i suoi modelli informatici per prevedere la diffusione e l’impatto della malattia.

Il secondo è l’esercito di “scienziati” comportamentali che hanno fatto “nudging” con noi, ovvero ci hanno ‘spinto’ in ogni occasione a prendere decisioni che favoriscono le opzioni preferite dai responsabili della politica globale.

Mentre il ruolo del London Imperial College (LCI) nel produrre i modelli dell’apocalisse per giustificare la completa chiusura del mondo occidentale, va oltre lo scopo di questo saggio, va sottolineato che il LCI ha svolto un ruolo molto simile a quello dell’Università britannica di East Anglia che gestisce i dati statistici utilizzati, per generare modelli dell’apocalisse del “cambiamento climatico”, che sono poi citati dall’ONU e da altri organismi governativi in tutto il mondo.

Di interesse per questo rapporto è quest’ultima squadra: l'”esercito” di scienziati comportamentali” (di cui il BIT sembra essere una divisione di alto livello).

Prendiamo per esempio lo studio della BIT su “Quattro messaggi che possono aumentare la diffusione dei vaccini COVID-19” pubblicato il 15 marzo 2021. Il messaggio più efficace per aumentare l’adozione della vaccinazione è stato “proteggere i propri cari”:

Avendo studiato i risultati di MindSpace sulle “motivazioni automatiche”, il messaggio più importante non dovrebbe sorprendere: se qualcuno si trova di fronte alla scelta di “proteggere i propri cari” da una minaccia esistenziale – reale o percepita – la decisione è automatica.

Inoltre, dal punto di vista dei “fallimenti” (le perdite sono più grandi dei guadagni), la maggior parte degli esseri umani empatici non vorrà rischiare di perdere i propri cari, una grande perdita, in nome, diciamo, del partecipare a qualche funzione sociale, un guadagno minore. Inoltre, saranno disposti a fare grandi sacrifici per evitare perdite ancora più grandi, siano esse potenzialmente reali o semplicemente percepite.

Mentre i lettori esaminano ciascuno dei quattro messaggi, dovrebbero considerare il fatto che nessuno dei messaggi stessi richiede essenzialmente una sorta di serio processo riflessivo o di valutazione cosciente. Anche l’uso di espressioni come “secondo la maggior parte degli esperti” o “la ricerca dimostra” non sono di per sé affermazioni scientifiche, ma appelli al pensiero di gruppo.

In realtà, nessuno scienziato onesto discute la validità del proprio lavoro o della propria ricerca dicendo “la maggior parte degli scienziati è d’accordo”. La verità scientifica e i fatti non sono mai il prodotto del consenso.

Eppure abbiamo visto un forte aumento nell’uso di argomenti di pensiero di gruppo per promuovere le politiche pubbliche, dall’idea che “il 97% degli scienziati è d’accordo sul riscaldamento globale” a “migliaia di operatori sanitari si stanno vaccinando”.

Praticamente tutti i messaggi pubblici sul covid-19 sono realizzati per fare appello proprio alla tendenza umana al pensiero di gruppo e all’aderenza alle “norme”. Considerate questi successivi tre messaggi, molto efficaci:

Il numero due (qui sotto riportato) era che i programmi di vaccinazione per il covid-19 avevano l'”approvazione” degli operatori sanitari.

Il numero tre elenca “Riprendersi le vite”, ma specificamente prescrive di non fare promesse sul fatto che la vita tornerà mai alla “normalità”.

Il quarto e ultimo messaggio più efficace è un semplice e diretto appello al pensiero di gruppo, cioè la “prova sociale”.

Nessuno di questi messaggi richiede facoltà critiche. Infatti, le scoraggiano. Sono specificamente realizzati per bypassare i processi coscienti e parlare direttamente ai “processi automatici”.

Neuroschiavi — Libro

Conclusione e come rompere l’incantesimo

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, questi ultimi sviluppi nella guerra psicologica rappresentano il culmine di uno sforzo secolare, per perfezionare l’ingegneria sociale nel mondo occidentale.

Mentre abbiamo discusso l’applicazione di queste tecniche per quanto riguarda la messaggistica per il covid-19, queste tecniche possono essere viste nella messaggistica di politica pubblica, praticamente in ogni settore della società, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente e la politica economica.

Nel considerare l‘uso attuale e futuro di questo tipo di tecniche per il “cambiamento di comportamento”, ricordiamo le parole di un appassionato di ingegneria sociale e discendente di una delle più antiche linee imperiali inglesi, Lord Bertrand Russell. Più di mezzo secolo fa, Russell osservò:

Gli psicologi sociali del futuro avranno un certo numero di classi di scolari su cui proveranno diversi metodi per produrre una convinzione incrollabile che la neve è nera. Si arriverà presto a diversi risultati. Primo, che l’influenza di casa è ostruttiva. Secondo, che non si può fare molto se l’indottrinamento non inizia prima dei dieci anni. Terzo, che i versi messi in musica e intonati ripetutamente sono molto efficaci. Quarto, che l’opinione che la neve è bianca deve essere tenuta per dimostrare un gusto morboso per l’eccentricità. Ma io anticipo. Spetta ai futuri scienziati rendere precise queste massime e scoprire esattamente quanto costa a testa far credere ai bambini che la neve è nera, e quanto meno costerebbe far credere loro che è grigio scuro.

Nel concludere le sue riflessioni ottimistiche sul futuro delle tecniche di ingegneria sociale, Russell scrive:

Anche se questa scienza sarà diligentemente studiata, sarà rigidamente confinata alla classe dirigente. Il popolo non potrà sapere come sono state generate le sue convinzioni. Quando la tecnica sarà stata perfezionata, ogni governo che è stato incaricato dell’istruzione per una generazione sarà in grado di controllare i suoi soggetti in modo sicuro senza il bisogno di eserciti o poliziotti.

Bertrand Russell – L’impatto della scienza sulla società (1951)

Mentre gran parte della ricerca applicata, nei campi della psicologia sociale e delle scienze comportamentali, sembra aver permesso agli ingegneri sociali di impregnare i loro messaggi di una qualità quasi incantatoria, come anche i fondatori della PNL hanno descritto in The Structure of Magic, questi “incantesimi” e “nudges” hanno una struttura molto definita. Sono formali e quindi facilmente identificabili una volta che è stato dato loro un nome.

Dato che gli aspiranti apprendisti stregoni di oggi non sembrano avere intenzione di rinunciare all’applicazione di queste tecniche praticamente in ogni sfera di pensiero e della azione, il semplice atto di dare loro un nome può essere il passo essenziale per “rompere l’incantesimo”.

Perché, l’atto stesso essenzialmente neutralizza le “spinte” (nudges) trasformandole in oggetti coscienti. Improvvisamente, “il popolo” è “autorizzato a sapere come sono state generate le sue convinzioni”.

Come hanno menzionato gli autori di MindSpace, i processi automatici possono continuare a funzionare senza impedimenti e senza alcun monitoraggio da parte del sé cosciente, fino al completamento.

Nel caso di una risposta di gestione della crisi in continua evoluzione e dell’organizzazione della società intorno alla “pandenomica”, coloro che aspettano semplicemente che gli incantesimi svaniscano possono trovarsi delusi, e immersi fino al collo in crisi ben oltre il controllo dell’apprendista stregone del XXI secolo.

La chiave per rompere l’incantesimo è dargli un nome. Una volta che si dà un nome a queste “strutture”, costringendole a uscire dai processi automatici e a entrare nei processi coscienti, i programmi smettono essenzialmente di funzionare alla loro velocità automatica

I pensieri inconsci, ovvero  le “strutture profonde”,  vengono portati all’attenzione di altri processi analitici, essenzialmente per rovinare il lavoro. Improvvisamente, la “magia” scompare. Il volo in avanti automatico, liscio e ben oliato e senza pensieri, deve fare i conti con una brusca frenata.

L’incantesimo è rotto.

L'Imbroglio della Realtà e l'Inganno della Percezione — Libro

fonte: https://canadianpatriot.org/2021/11/19/mindspace-psyops-and-cognitive-warfare-winning-the-battle-for-the-mind/
traduzione e sintesi: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net