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Studio svizzero su lesioni cardiache da vaccino COVID. Molto più comuni di quanto sostenuto in precedenza

Scritto da Cristina Bassi

Dal magazine nordamericano (cattolico) LifeSite News traduco un altro importante articolo sul tema del presente, che fa riferimento ad uno studio svizzero “ pubblicato sull’European Journal of Heart Failure il 5 luglio” e che ha rilevato che “la lesione miocardica associata all’mRNA del COVID-19 dopo la vaccinazione di richiamo può essere molto più comune”…
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Mentre il figlio adolescente della star del basket LeBron James subisce un arresto cardiaco, uno studio svizzero ha scoperto che le lesioni cardiache da “vaccino” COVID potrebbero essere molto più comuni di quanto precedentemente riportato.

Un nuovo studio ha dimostrato che l’incidenza della miocardite – una forma di infiammazione cardiaca potenzialmente fatale – riguarda 1 persona su 35 tra coloro che hanno ricevuto l’iniezione di mRNA COVID-19, mentre i marcatori che indicano lesioni cardiache erano presenti in 1 persona su 20.

Lo studio, intitolato “Sex-specific differences in myocardial injury incidence after COVID-19 mRNA-1237 Booster Vaccination”, è stato pubblicato su una rivista della Società Europea di Cardiologia ed è stato descritto come conforme al gold standard della ricerca.

In precedenza le autorità sanitarie, come la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) del Regno Unito, sostenevano che tali lesioni causate dai “vaccini” COVID riguardavano solo 1 caso su 666, ovvero 1.500 casi su un milione di persone che ricevevano le iniezioni.

L’affermazione che le lesioni da vaccino di qualsiasi tipo, comprese quelle al cuore, sono estremamente rare è ripetuta di routine dai media tradizionali, insieme ai consigli sanitari del governo e alle indicazioni degli stessi produttori.

Estremamente raro?

Nonostante la linea ufficiale, per la quale la miocardite indotta dal “vaccino” è molto rara, lo studio svizzero, pubblicato sull’European Journal of Heart Failure il 5 luglio, ha rilevato che “la lesione miocardica associata all’mRNA del COVID-19 dopo la vaccinazione di richiamo può essere molto più comune, poiché i sintomi possono essere aspecifici, lievi o addirittura assenti, sfuggendo alla sorveglianza passiva”.

La “sorveglianza passiva” è la descrizione delle procedure comunemente utilizzate per rilevare questo tipo di lesione cardiaca, che non riesce a individuare tutti i casi tranne quelli più gravi. La maggior parte degli studi, compreso questo, esamina i pazienti solo per i 30 giorni successivi alle iniezioni.

Ciò significa che nessuno sa quanto siano frequenti queste lesioni, perché nessuno le osserva.

Lo studio è considerato di livello molto più elevato rispetto a molti altri ed è stato “indipendente dall’industria”, essendo stato condotto senza alcun coinvolgimento da parte dei produttori delle iniezioni COVID.

Discutendo dello studio, il Dr. John Campbell del Regno Unito non si è fatto scrupoli sulla sua importanza, affermando: “Se le autorità di regolamentazione di tutto il mondo non prendono in considerazione queste informazioni, nella migliore delle ipotesi sono negligenti”.
(si veda video qui https://www.youtube.com/watch?v=cd_RTf_ForA )

Lo studio afferma che, dal momento che c’è un “apparente bisogno” di somministrare ripetute iniezioni di “richiamo”, è fondamentale scoprire l’esatta prevalenza di questo tipo di lesioni da “vaccino”.

Come è scritto dai ricercatori:

A causa del calo dell’immunità mesi dopo le vaccinazioni con mRNA COVID-19, c’è un’apparente necessità di vaccinazioni di richiamo (ripetute) per miliardi di persone in tutto il mondo.

Pertanto, conoscere la reale incidenza delle lesioni miocardiche associate al vaccino mRNA è di grande importanza per prendere decisioni informate da parte di pazienti, medici e autorità sanitarie pubbliche.

Inoltre, lo studio sottolinea che non ci sono dati su come i “vaccini” influenzino il cuore a lungo termine. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per valutare l’impatto del danno miocardico associato al vaccino mRNA sul rischio a lungo termine di aritmie cardiache e insufficienza cardiaca.

Quindi nessuno sa quanto siano comuni le lesioni cardiache in seguito a iniezioni di mRNA e nessuno sta esaminando le lesioni da vaccino a lungo termine.

Fare correlazioni è da … cospiratori

Questo non è l’unico studio sulla miocardite indotta dal “vaccino”. Né è l’unica prova che suggerisce che ci sia qualcosa di gravemente sbagliato in queste nuove iniezioni di mRNA.

Come ha osservato il noto cardiologo statunitense Peter McCullough in un video del gennaio 2023, “la letteratura scientifica non può essere fermata… Nonostante l’ondata di riviste corrotte che cercano di ritrattare questi articoli, le informazioni continuano a uscire”.

Nella stessa intervista ha affermato che esistono circa 1.200 studi che esaminano un nesso costantemente negato e considerato dai media tradizionali come una teoria della cospirazione: il nesso tra i “vaccini” mRNA COVID e le lesioni cardiache.

McCullough ha notato che il MRHA del Regno Unito ha pubblicato una guida su come diagnosticare e trattare le condizioni cardiache indotte dai “vaccini”. Aggiornata a gennaio, questa guida ufficiale per i medici professionisti ripete le stesse affermazioni infondate sul fatto che le lesioni cardiache sono rare e non affronta i potenziali problemi di salute a lungo termine.

L’MHRA, l’ente sanitario di regolamentazione del governo britannico, fa affermazioni infondate sulla sicurezza dei “vaccini”. Fonte: UK.gov

Eppure le malattie cardiache non sono rare. Secondo la British Heart Foundation, nel Regno Unito ci sono stati 100.000 decessi in eccesso per patologie cardiache, dal 2020.

I Vaccini Contro il Covid-19 da un Punto di Vista Spirituale — Libro

Qual è la causa di tutte queste patologie cardiache? È complicato, dicono i cosiddetti esperti, attenti a dare la colpa a tutto tranne che alle prove sempre più evidenti di danni da vaccino.

I media sostengono che i livelli record di insufficienza cardiaca e di malattie, soprattutto nei giovani, non hanno alcun legame con le iniezioni di mRNA. Suggerire un nesso tra questi nuovi trattamenti e l’incidenza molto più elevata di problemi al miocardio, significa essere bollati come pazzi.

Il seguente titolo del Daily Mail del 28 luglio dimostra lo straordinario doppio senso tipico della messaggistica dei media mainstream durante la deplorevole era del lockdown

La Fabian Society e la Pandemia — Libro

Lo stesso Daily Mail riferisce di una serie di sorprendenti arresti cardiaci – alcuni fatali – tra celebrità dello sport e dei media, un tempo in buona salute. Ammette che questi avvengono in un contesto di inspiegabile aumento delle patologie cardiache e gli specialisti statunitensi si chiedono: “Cosa c’è dietro l’aumento degli attacchi cardiaci tra i giovani?”.

Quando Elon Musk ha suggerito che forse c’era qualcosa da valutare nell’attacco cardiaco di un giovane ben noto – il figlio adolescente della star dell’NBA LeBron James, Bronny – tale nesso evocato e accettato come avente una causa probabile … ha attirato le ire dei media.

Elon Musk commenta il figlio di LeBron James, Bronny, colpito da un arresto cardiaco

Le prove, come hanno dimostrato Campbell e McCullough, sono ora sufficienti a giustificare un cambiamento di questa musica così divisiva e spregevole. Fino a quando i media mainstream potranno fornire copertura a un’industria farmaceutica a cui vengono offerti ingenti profitti e che viene indennizzata da rischi, per un prodotto dannoso di cui pochi – se non nessuno – hanno realmente bisogno?

Fonte: https://www.lifesitenews.com/opinion/swiss-study-finds-that-covid-vaccine-heart-injury-up-to-20-times-more-common-than-previously-claimed/

traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net