Societa’ orwelliana Inganni

La setta del cambiamento climatico e la guerra sulla mente umana

Scritto da Cristina Bassi

Il Comitato per l’Ambiente e il Cambiamento Climatico della Camera dei Lord (Londra) di recente ha pubblicato un rapporto su come “indurre” nelle masse un cambiamento comportamentale per fini climatici e ambientali. Il tutto suona molto sinistro, quindi deve essere vero e preso in seria considerazione…
Sul tema, traduco l’articolo che segue dal sito britannico (londinese) www.conservtivewoman.co.uk che nella sua pagina “mission”, recita:
“Il pensiero di sinistra domina i media (in particolare la BBC, finanziata dal canone), l’intrattenimento e il mondo accademico, e distrugge il pensiero indipendente e critico nel tentativo di controllare il modo in cui parliamo e pensiamo. Sia che si tratti di clima, di genere, di relazioni tra i sessi o razza, parrebbe che stiamo entrando in una nuova età oscura dell’antiragione”.
Parrebbe… condizionale di forma, che nell’era in cui siamo, oltre Orwell stesso, è un probabilissimo affermativo.

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Il 12 ottobre di quest’anno l’ House of Lords Environment and Climate Change Committee (Comitato per l’Ambiente e il Cambiamento Climatico della Camera dei Lord) ha pubblicato un rapporto intitolato “In our hands: behaviour change for climate and environmental goals” (Nelle nostre mani: cambiamento comportamentale per fini climatici ed ambientali)

Si tratta di un documento sinistro, in cui il governo dichiara apertamente che tutti gli aspetti della nostra vita devono essere gestiti in modo tale da ridurre l’impatto del cambiamento climatico e che le tecniche di controllo mentale, molto simili a quelle utilizzate per costringere il pubblico ad acconsentire ai lockdown per il Covid, devono essere usate contro la popolazione.

Lord (Chris) Whitty, uno dei principali istigatori della disastrosa politica Covid, fa parte della commissione che ha prodotto il documento e un altro “collaboratore Covid”, Sir Patrick Vallance, è stato testimone. Egli ha dichiarato alla commissione: “La realtà è che il cambiamento comportamentale è parte integrante per raggiungere Net Zero. Questo è indiscutibile”.

Nella sua sintesi iniziale, la commissione afferma:

Le prove della scienza comportamentale e la buona norma, dimostrano che il governo deve utilizzare una combinazione di leve politiche, tra cui la regolamentazione e gli incentivi fiscali, insieme a una comunicazione chiara, come parte di un approccio congiunto per superare le barriere che impediscono di fare scelte a basse emissioni di carbonio. Una prospettiva comportamentale deve venire applicata in modo coerente in tutti i dipartimenti governativi, poiché troppe politiche, dagli standard di pianificazione e costruzione alel regolamentazioni per la pubblicità, incoraggiano ancora scelte ad alto contenuto di carbonio e di bassa natura”.

Quindi ogni dipartimento governativo dovrà usare la psicologia come arma contro il pubblico per assicurarsi che ci comportiamo in linea con quanto richiesto dagli allarmisti climatici.

Il sommario poi prosegue affermando che:

Le imprese sono nella posizione di poter consentire un cambiamento di comportamento, aumentando l’accessibilità e la disponibilità di prodotti e servizi più “green” (ecologici) e coinvolgendo clienti e dipendenti, ma necessitano di direttive da parte del governo se devono agire contro i loro interessi finanziari immediati”.

Da ciò si evince chiaramente che non solo tutti i dipartimenti governativi devono essere presi di mira, ma anche il settore privato delle imprese, anche se non è nel loro interesse finanziario farlo.

Poi citano la loro psyop (operazione psicologica) Covid come modello da seguire:

Si possono trarre lezioni dagli interventi in altre aree politiche, sia quelli riusciti che quelli non, relativamente al cambiamento del comportamento. In particolare, dall’ampio cambiamento comportamentale provocato dalla pandemia COVID-19. Riconosciamo che i cambiamenti richiesti dalla pandemia sono stati visti come una risposta a breve termine a un’emergenza di breve durata, tuttavia sarà una grande opportunità persa se il Governo non coglierà l’occasione di valutare gli interventi di cambiamento dei comportamenti, attuati durante la pandemia e [quindi] di applicare le lezioni apprese”.

Questo suona sospetto, come la famigerata dichiarazione di Klaus Schwab, secondo cui il Covid offriva una finestra di opportunità per realizzare il Grande Reset.

Il Grande Reset — Libro

Per sottolineare quanto vogliano controllare le minuzie della vita quotidiana, uno dei punti chiave del comitato è:
Sono necessarie politiche prioritarie per il cambiamento dei comportamenti nell’ambito degli spostamenti, del riscaldamento, dell’alimentazione e dei consumi per consentire al pubblico di adottare e utilizzare tecnologie e prodotti verdi e ridurre i consumi ad alta intensità di carbonio”.

Pertanto, vi verrà detto cosa mangiare, dove potete andare e come potete arrivarci. Un altro punto chiave afferma chiaramente che vi tasseranno e legifereranno per indurvi a conformarvi:

“L’informazione non è sufficiente per cambiare il comportamento; il governo deve svolgere un ruolo più incisivo nel plasmare l’ambiente in cui il pubblico agisce, attraverso misure adeguatamente sequenziate che includano la regolamentazione, la tassazione e lo sviluppo di infrastrutture”.

Ma non si tratta solo del fatto che stanno cercando di usare il mondo del business per farvi cambiare il comportamento: vogliono anche usare le organizzazioni caritatevoli e le istituzioni religiose, per controllare le menti delle masse:
“Il governo dovrebbe anche sostenere e celebrare le organizzazioni della società civile, le comunità religiose e le autorità locali che realizzano progetti locali di cambiamento dei comportamenti”.

Riferendosi alle varie leve di cambiamento che il governo potrebbe utilizzare, costoro identificano “i (dis)incentivi normativi e finanziari che alterano la disponibilità e l’accessibilità delle opzioni”.

Questo suggerisce che il governo sarebbe disposto a creare deliberatamente scarsità e a rendere alcune cose non accessibili. Vi suona familiare in relazione all’attuale crisi energetica?

Preoccupante è il fatto che sembra che vogliano davvero replicare la metodologia Covid dello SPI-B, affermando che…

Il governo dovrebbe cogliere l’opportunità di valutare i cambiamenti di comportamento avvenuti durante la pandemia Covid-19, per comprendere la teoria, i fattori trainanti e le leve alla base dei cambiamenti, con l’obiettivo di applicare le lezioni apprese ad altre aree politiche essenziali, tra cui il cambiamento climatico e l’ambiente.

La valutazione dovrebbe includere una valutazione sull‘efficacia dei principi alla base degli interventi di cambiamento comportamentale determinati dal Covid-19, come informazioni trasparenti, la chiarezza dei messaggi sull’azione personale, la trasmissione dei messaggi sia da parte dei politici che degli scienziati, la chiarezza sul ruolo del governo in relazione al ruolo dell’azione individuale e l’uso di una struttura di consulenza indipendente con Sage e lo SPI-B.”

Sembra che non abbiano il senso dell’ironia quando parlano di messaggi chiari e informazioni trasparenti durante la pandemia e sembra che ritengano che la propaganda, le bugie, la manipolazione dei dati e la censura, siano in realtà verità e trasparenza.

È evidente che gli allarmisti climatici, con l‘appoggio di miliardari, psicologi e governo, stanno conducendo una guerra sulle menti delle persone per realizzare la distopia del Grande Reset. Hanno il potere e il denaro dalla loro parte, ma chiaramente, dovendo ricorrere a tecniche di controllo mentale, non hanno la verità.

Come George Orwell si dice abbia detto: “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”.

È ora che diventiamo tutti rivoluzionari, perché la verità è che non è la crisi climatica la più grande minaccia al nostro benessere, ma gli allarmisti della crisi climatica che vogliono eliminare le ultime vestigia della nostra libertà e farci precipitare in un’ Era Oscura senza fine.

Fonte: https://www.conservativewoman.co.uk/the-climate-change-cult-and-the-war-on-the-mind-4/

traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net