Energia e frequenze di guarigione Nuovasalute

Riequilibri con il Trasmettitore Orgonico su 3° chakra: il rapporto con l’esterno, le emozioni, il sistema digestivo

Scritto da Cristina Bassi

Del lavoro con il Trasmettitore Orgonico  sul primo e secondo chakra, ho già parlato qui  ricordando che la salute si manifesta quando la nostra energia interna fluisce, dato che nell’universo e sulla Terra  tutto è vibrazione, frequenza, energia che scorre.

Se manca il flusso vitale, insorge la malattia, che ci parla di ristagno del flusso perché nel corpo alcuni punti ricevono troppo poca o troppa energia, provocando un disequilibrio. Come ci anno tramandato le tradizioni mediche e salutistiche orientali (Ayurveda, Yoga, Medicina Cinese), la nostra energia scorre in canali, o binari che sono i Meridiani o i Nadi e che ci sono dei centri importanti nel corpo che si chiamano chakra.

Il dr Harnisch, ha scritto un libro (Orgonenenergie geballte Lebenskraft) sull’uso della energia orgonica, di cui ho già parlato e tradotto in questi articoli. Per Harnisch, i chakra  consentono alla energia orgonica che ci circonda, di penetrare nel corpo”  (*pag 71)

Dedichiamoci ora al 3° chakra (qui il 1° e 2°), seguendo le indicazioni e ricerca del dr Harnisch:

3° chakra- plesso solare: la sede della personalità

Si trova sopra l’ombelico, in prossimità dello stomaco. “Questo chakra è un punto importante, da cui assimiliamo l’orgone cosmico”. E’ in relazione alla cavità addominale, la bassa schiena, il sistema digestivo, lo stomaco, il fegato, la milza, la cistifellea ed anche il sistema nervoso vegetativo, il pancreas.

Attraverso questo chakra entriamo in un rapporto attivo  con le cose del mondo e con gli altri esseri umani: è da qui che la nostra energia emotiva fluisce verso l’esterno. Il centro di energia del 3° chakra influenza anche la capacità di avere dei legami emozionali duraturi.

“E’ la sede della personalità, qui troviamo l’appagamento sociale, che desideriamo ottenere impiegando la forza di volontà e il potere personale. Qui si purificano le pulsioni e i desideri dei chakra più bassi, pulsioni che qui vengono disciplinate e utilizzate consapevolmente. Un principio corrispondente, lo troviamo nell’ambito del fegato, che all’interno del sistema digestivo, ha il compito di analizzare il nutrimento ingerito e scindere quello utilizzabile da quello non utilizzabile, di trasformare l’utilizzabile in sostanza importante e di trasferirla nei punti giusti del corpo”. (ibidem pag 78)

Quando questo chakra è aperto, ci sentiamo luminosi, pieni di gioia e appagati interiormente. Diversamente quando il plesso solare (il 3° chakra appunto) è bloccato, ci sono squilibri umorali, ci sentiamo cupi. “Tanto più lasciamo entrare in noi la luce, tanto più vediamo chiaramente ciò che stiamo osservando nel mondo esterno”.

Attraverso questo chakra percepiamo anche le frequenze di altri esseri umani e a seconda del tipo di vibrazione, reagiamo di conseguenza: se avvertiamo frequenze negative, sentiamo pericolo e il nostro plesso solare allora si ritrae involontariamente. E’ un meccanismo di difesa, di cui possiamo però fare a meno se l’energia luminosa in noi è diventata cosi forte da irradiarsi con forza verso l’esterno, cosi da circondare il nostro corpo come un involucro protettivo.

SCIO aura picture

Benessere e vantaggi per la salute attraverso i trattamenti SCIO: frequenze e informazioni dal campo quantico

Quando il terzo chakra è in armonia, viviamo un senso di pace e armonia interiore con tutta la vita e con il posto che noi in essa abbiamo. Cosi possiamo accettare tutto il nostro essere ed anche le emozioni e sentimenti degli altri intorno a noi

Quando invece il 3° chakra è in disarmonia, la persona desidera controllare tutto secondo il proprio senso ed agire influenza e potere sugli altri. Insoddisfazione e inquietudine sono altri segni che affiorano. E’ molto probabile in questo caso, che “nell’infanzia tali persone abbiano ricevuto ben poco riconoscimento e sviluppato cosi una scarsa autostima ed ora cercano conferma e soddisfazione all’esterno della loro vita, tutte cose che interiormente a loro mancano.

E’ difficile per queste persone lasciar andare, rilassarsi. Affiorano irritazioni e la rabbia inghiottita di tanto in tanto si fa breccia.

“Le persone con un 3° chakra ipofunzionante i sentono spesso abbattuti e senza coraggio e hanno spesso ostacoli sulla via. Già dalla loro infanzia purtroppo hanno subito una forte limitazione nello sviluppo della loro personalità. Per paura di perdere l’attenzione di genitori ed educatori, hanno imparato da subito a trattenere le loro emozioni e a inghiottire bocconi indigeribili. Cosi si producono scorie emozionali  che indeboliscono la forza del plesso solare. Esperienze inconsuete procurano ansia. E la persona può non sentirsi completamente matura per le esperienze che la vita le riserva”.  (ibidem)

Piastra Tesla TeslaVital®,
particolarmente adatta
al plesso solare

Il colore  corrispondente al 3° chakra è il GIALLO ORO. Riferendoci alla terapia con le pietre e i cristalli, usabili con il trasmettitore orgonico, possiamo ricordare anche queste pietre tra quelle utili ed efficaci per questo chakra:

Occhio di tigre, che rafforza la vita interiore ed esteriore. Rende acuti ed aiuta a riconoscere con chiarezza le proprie debolezze e a trarne le conclusioni

Ambra, conferisce calore e fiducia, La sua forza solare guida verso maggiore chiarezza, gioia e successo nelle nostre imprese. Sul piano fisico purifica e depura l’organismo. Agisce come riequilibrante per la digestione e il sistema ormonale e rafforza il fegato.

Topazio (giallo), che trasmette la forza solare e molta consapevolezza, allerta, chiarezza, gioia e vitalità. E’ di aiuto nelle paure e depressioni

>>> continua in prossimi articoli con i restanti chakra

Riferimento: Orgonenergie, geballte Lebenskraft “ , Turm Verlag , 1993 D- Bietigheim

I trattamenti di riequilibrio energetico qui citati non intendono sostituirsi a consigli, cure  e diagnosi mediche.   La scienza accademica non riconosce l’esistenza di energie sottili, pertanto ad oggi, con i criteri scientifici convenzionali, queste modalità non risultano dimostrabili secondo i parametri convenzionali.