Societa’ orwelliana Inganni

Un vasto studio in peer review sulle mascherine: “poca o nessuna differenza” nella prevenzione COVID e infezioni influenzali

Scritto da Cristina Bassi

Sul tema mascherine e loro inefficacia, anzi “pericolosità” sotto vari aspetti, ho già pubblicato in questi anni (vedi nel seguito).  Aggiungo ora questo ultimo dato: l’articolo che traduco da Zerohedge relativamente ad un vastissimo studio internazionale, che conferma di non rilevare benefici per le infezioni influenzali e da covid, quando si indossano le mascherine… [ ma , allora… perché?…]

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Un’imponente collaborazione di ricerca internazionale, ha analizzato diverse decine di studi rigorosi sul tema “interventi fisici” contro la COVID-19 e l’influenza ed ha scoperto che tali interventi, forniscono una protezione minima o nulla contro i tassi di infezione o malattia.

Lo studio, pubblicato nella rivista Cochrane Database of Systematic Reviews, è il più solido studio scientifico finora condotto che confuta le basi dell’obbligo, in tutto il mondo, di indossare la mascherina.

Naturalmente, il CDC raccomanda ancora di mettersi la mascherina nelle aree con tassi di trasmissione “elevati” (meno del 4% delle contee statunitensi, come nota Just the News) e di farlo anche in ambienti chiusi nelle aree con tassi di trasmissione “medi” (27%).

Secondo il Daily Mail, le mascherine sono ancora richieste negli istituti scolastici di roccaforti democratiche come New York, New Jersey, Massachusetts, Pennsylvania, Washington e California.

Le scuole pubbliche di Boston hanno negato che il “protocollo di mascherina temporanea” adottato all’inizio di gennaio, fosse “obbligatorio” e questo a seguito di una lettera pubblica contro tale politica, scritta dallo studente Enrique Abud Evereteze.

La Corea del Sud continua a richiedere l’uso di mascherine sui mezzi di trasporto pubblici e nelle strutture mediche, dopo aver abbandonato obblighi COVID nella maggior parte degli ambienti chiusi, comprese le palestre, come riportato da Reuters. -Just the News

Secondo lo studio Cochrane, che ha incluso il lavoro di ricercatori di istituzioni di Regno Unito, Canada, Australia, Italia e Arabia Saudita, sono stati analizzati in totale 78 studi. I più recenti aggiunti alla meta-analisi, sono state 11 nuove sperimentazioni randomizzate e controllate.

Come ha osservato su Twitter l’autore non citato dello studio, Carl Heneghan, che dirige il Centre for Evidence-Based Medicine dell’Università di Oxford: “Indossare le mascherine nella comunità probabilmente fa poca o nessuna differenza sull’esito della malattia simil-influenzale (ILI)/COVID-19 rispetto al non indossare le mascherine”.

Lo studio danese ha avuto difficoltà a trovare una rivista importante disposta a pubblicare i suoi risultati controversi, secondo cui l‘uso di mascherine chirurgiche non ha avuto un effetto statisticamente significativo sui tassi di infezione, anche tra coloro che hanno dichiarato di indossarle “esattamente come da istruzioni”.

I media mainstream hanno trascurato le “bandierine rosse” dello studio sulle mascherine, fatto dal Bangladesh, che non ha rilevato alcuna influenza delle mascherine chirurgiche sotto i 50 anni e una differenza di sole 20 infezioni tra i gruppi di controllo e di trattamento su 342.000 adulti. -JTN

In conclusione, indossare la mascherina “probabilmente fa poca o nessuna differenza” quando si tratta di malattie simili all’influenza o alla COVID, indipendentemente dal tipo di mascherina utilizzata.

Siamo certi che il culto di Fauci inizierà a insistere che le meta-analisi sottoposte a revisione paritaria non sono “la scienza”.

Fonte: https://www.zerohedge.com/political/massive-mask-study-shows-little-no-difference-preventing-covid-flu-infection

traduzione: M. Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net