Big pharma Societa’ orwelliana

A che punto sono i negoziati per i nuovi trattati dell’OMS

Scritto da Cristina Bassi

Distratti dalle campagne elettorali europee, poca o nulla rilevanza viene data alla scadenza di maggio per la votazione del il documento finale dell’OMS, ovvero in pratica l’espansione dei suoi poteri. Il blog austriaco di politca e scienza, TKP (qui altri articoli che ho tradotto dal blog) ci da un aggiornamento che traduco nel seguito
————————–

I negoziati sull’enorme espansione dei poteri dell’OMS stanno entrando in dirittura d’arrivo. Grazie alla crescente consapevolezza da parte dell’opinione pubblica, in merito agli effetti negativi dei previsti trattati, questi ultimi sono stati in qualche modo attenuati, ma si sta ancora cercando di portare avanti i punti chiave.

L’Organismo Internazionale di Negoziazione (INB) dell’OMS per il trattato sulle pandemie non riesce a trovare una versione accettabile (accettabile presumibilmente per gli oligarchi e le élite finanziarie) dei seguenti punti:

a) l’approccio “One Health” e
b) il sistema per l’accesso agli agenti patogeni e la condivisione dei benefici (Pathogen Access and Benefit Sharing (PABS).

Per l’approvazione dell’accordo sulla pandemia è necessaria la maggioranza dei 2/3 dei 194 Paesi membri, il che significa che 130 Paesi devono votare a favore. Tuttavia, le regole prevedono che l’OMS abbia bisogno della maggioranza dei 2/3 dei membri presenti e votanti.

Una delle strategie di chi opera gli emendamenti sarà quindi quella di cercare di trasformare i voti per il NO in astensioni o di convincere i potenziali NO a non presentarsi al voto.

Al centro di ciò che gli oligarchi e le élite finanziarie vogliono ottenere, c’è sia One Health (che conferisce all’OMS l’autorità per tutto ciò che è nel mondo, ridefinendo gli esseri umani, le piante, gli animali e gli ecosistemi come elementi decisivi per la “salute”) che PABS (per accelerare la diffusione delle pandemie ogni volta che lo si voglia, senza la possibilità di determinarne la provenienza in quanto “condivise a livello globale”)

Al centro di ciò che gli oligarchi e le élite finanziarie vogliono ottenere, c’è sia One Health (che conferisce all’OMS l’autorità per tutto ciò che è nel mondo, ridefinendo gli esseri umani, le piante, gli animali e gli ecosistemi come elementi decisivi per la “salute”) che PABS (per accelerare la diffusione delle pandemie ogni volta che lo si voglia, senza la possibilità di determinarne la provenienza in quanto “condivise a livello globale”)

Quindi queste due proposte non possono essere semplicemente buttate a mare o messe in secondo piano. Il processo negoziale dell’OMS deve apparire vincente. Poiché in futuro ci saranno molti negoziati difficili su cosa esattamente i Paesi si impegneranno a fare e su chi pagherà per questo, su come i Paesi dovranno rispettare le regole, al fine di non far fallire i negoziati nella prima fase.

L’ OMS insedia nuovi comitati per assicurarsi l’obbiettivo

Pertanto, è stata introdotta una risoluzione che in sostanza prevede l’insediamento di due nuovi comitati, che dovrebbero condurre ulteriori negoziati relativamente ai PABS e altri due nuovi comitati, che dovrebbero condurre ulteriori negoziati relativamente a One Health.

A quanto pare, la ragione principale della creazione dei quattro nuovi comitati, è quella di creare quattro gruppi con nuovi negoziatori più disposti ad accettare il programma degli oligarchi e delle élite finanziarie.

È un modo per esautorare l’attuale comitato INB, che è finito in un vicolo cieco, e trasferire le questioni controverse a nuove persone che saranno scelte con molta, molta attenzione. Lo stesso vale per il personale dell’OMS che li supervisionerà.

In questo modo, il sistema non sarà solo ulteriormente manipolato ma anche liberato da influenze democratiche indirette.

La Commissione Europea si è impadronita di mandato negoziale per tutti i 27 Paesi dell’UE, anche se gli Stati membri non le hanno riconosciuto la competenza per farlo. La leadership dell’UE opera comunque nell’interesse degli oligarchi e delle élite finanziarie ed è quindi più facile da influenzare e dirigere, rispetto ai 27 governi nazionali.

È probabile che questo sia anche un tentativo di respingere il voto del parlamento olandese, che ha dato istruzioni al governo olandese di rinviare le due votazioni o di votare NO.

Altri Paesi europei stanno prendendo in considerazione misure simili, dunque dare il permesso alla UE di votare per tutti tutti, è un’ulteriore elusione della sovranità nazionale.

Fonte: https://tkp.at/2024/05/03/stand-der-verhandlung-zu-den-neuen-who-vertraegen/
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net