Il British Medical Journal, BKJ, nel suo articolo The EMA covid-19 data leak, and what it tells us about mRNA instability pubblicato il 10 marzo 2021, ci informa che sono trapelati dei documenti che mostrano come alcuni lotti commerciali del va cci no # co vid- 19 di Pfizer-BioNTech, avessero livelli inferiori di mRNA integro previsto.
Nel seguito traduco e sintetizzo l’articolo a firma Serena Tinari ( serena.tinari@re-check.ch)
“Nel dicembre scorso, mentre l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) faceva la sua analisi del va cci no Pfizer-BioNTech co vid -19, è stata vittima di un cyberattacco.1 Più di 40 megabyte di informazioni classificate della revisione dell’Ente , sono state pubblicate sul dark web, e diversi giornalisti – compresi quelli di The BMJ – e accademici di tutto il mondo hanno ricevuto copie di quanto trapelato.
Provenivano da account di posta elettronica anonimi e la maggior parte degli sforzi per interagire con i mittenti non hanno avuto successo. Nessuno dei mittenti ha rivelato la propria identità, e l’EMA dice che sta portando avanti un’indagine penale.
Il BMJ ha esaminato i documenti, che mostrano che i regolatori avevano grandi preoccupazioni sulle quantità inaspettatamente basse di mRNA intatto, presenti nei lotti del vaccino sviluppato per la produzione commerciale”.
Il BMJ fa poi riferimento ad una e-mail datata 23 novembre ricevuta da un alto funzionario EMA, che ha delineato una serie di problematiche:
“La produzione commerciale non stava producendo vaccini secondo le specifiche previste, e i regolatori non erano certi delle implicazioni”. L’EMA ha risposto presentando due “obiezioni importanti” a Pfizer, insieme a una serie di altre questioni che voleva venissero affrontate.
L’e-mail identificò “una differenza significativa nella % di integrità dell’RNA / specie troncate” tra i lotti clinici e i lotti commerciali proposti – da circa il 78% al 55%. La causa principale era sconosciuta e l’impatto di questa perdita di integrità dell’RNA per la sicurezza e l’efficacia del va cci no, era “ancora da definire”, diceva l’e-mail”.
Secondo una delle e-mail trapelate datate 25 novembre, erano arrivate notizie positive da una fonte non rivelata negli Stati Uniti: “Gli ultimi lotti indicano che la % di RNA intatto è tornata intorno al 70-75%, il che ci lascia cautamente ottimisti sul fatto che ulteriori dati potrebbero risolvere il problema”
I 21 dicembre, l’EMA autorizzò il va cci no di Pfizer-BioNTech.
Un quasi fallimento?
“L’ EMA dice che le informazioni trapelate sono state parzialmente falsificate, spiegando in una dichiarazione che “mentre le singole e-mail sono autentiche, i dati di diversi utenti sono stati selezionati e aggregati, sono stati fatti degli screenshot da più cartelle e caselle di posta elettronica, e titoli aggiuntivi sono stati aggiunti dagli esecutori. ” 3
Il BMJ tuttavia considera che i documenti “offrono alla più ampia comunità medica la possibilità di riflettere sulle complessità della garanzia di qualità per i nuovi va cci ni mRNA. Preoccupa particolarmente l’instabilità dell’RNA, una delle più importanti variabili rilevanti per tutti i va cci ni a mRNA che finora ha ricevuto scarsa attenzione nella comunità clinica.
Si tratta di un problema rilevante non solo per il va cci no di Pfizer-BioNTech, ma anche per quelli prodotti da Moderna, CureVac e altri, 4 così come per un
va cci no a mRNA di “seconda generazione” portato avanti dall’Imperial College di Londra. 5
L’instabilità dell’RNA è uno dei maggiori ostacoli per i ricercatori che sviluppano va cci ni basati sugli acidi nucleici. È la ragione principale dei severi requisiti della catena del freddo di questa tecnologia ed è stata affrontata incapsulando l’mRNA in nanoparticelle lipidiche (box).
La molecola di mRNA completa e intatta è essenziale per la sua potenza come va cci no“, ha scritto il professore di biofarmaceutica Daan J.A. Crommelin e colleghi, in un articolo di revisione su The Journal of Pharmaceutical Sciences alla fine dello scorso anno.
“Anche una piccola reazione di degradazione, ovunque, lungo un filamento di mRNA, può rallentare gravemente o interrompere l’appropriata prestazione della traslazione di quel filamento e quindi risultare in una incompleta espressione dell’antigene target. ” 6
I prof Crommelin e colleghi fanno notare che non è ancora stata sviluppata una guida normativa ad hoc per i va cci ni basati su mRNA. Inoltre i “i tentativi del BMJ di chiarire gli standard attuali non hanno avuto successo”
Trasparenza e riservatezza
“Il BMJ ha chiesto a Pfizer, Moderna e CureVac, così come a diversi regolatori, quale percentuale di integrità dell’mRNA considerino accettabile per i va cci ni contro il covid-19. Nessuno ha offerto alcuna specifica.
Apprendiamo che “in una corrispondenza successiva, FDA, EMA, e il dipartimento governativo canadese Health Canada hanno tutti dichiarato che le informazioni specifiche relative ai criteri di accettabilità sono riservate”.
La corrispondenza nei documenti trapelati suggerisce che FDA, Health Canada ed EMA erano allineati su specifiche clinicamente qualificate relativamente alla integrità della percentuale di mRNA.
Health Canada ha confermato a The BMJ che i regolatori “hanno lavorato insieme per allineare questi requisiti, ma tutti gli Enti hanno rifiutato di condividere con The BMJ qualsiasi specifica sulla base del fatto che tali informazioni erano commercialmente sensibili”.
Pfizer, ci dice il BMJ, ha sottolineato che :
“Ogni lotto di va cci ni, viene testato dal laboratorio ufficiale di controllo dei medicinali – l’Istituto Paul Ehrlich in Germania – prima del rilascio finale del prodotto. Di conseguenza, la qualità di tutte le dosi di vaccino che vengono immesse sul mercato in Europa è stata testata due volte per garantire la conformità alle specifiche concordate con le autorità di regolamentazione”.
Abbiamo compreso che si tratta di una “nuova tecnologia”…e “la scarsità di informazioni può riflettere la mancanza di certezza, anche tra i regolatori, su come valutare pienamente i test”, che la riguardano.
“Il professor Crommelin ha detto al BMJ che “per i prodotti piccoli e a basso peso molecolare, l’integrità del principio attivo farmaceutico è tipicamente vicina al 100%”. Ma per i va cci ni mRNA? “L’esperienza con l’integrità dell’mRNA è limitata”.
Sulle terapie RNA
Concepite trent’anni fa, le terapie basate sull’RNA11 hanno a lungo ispirato l’immaginazione per il loro potenziale teorico di trasformare le cellule del corpo in “una fabbrica di farmaci su richiesta“.12
Ma nonostante i forti investimenti dell’industria biotecnologica, la traduzione dal laboratorio al capezzale, è stata costantemente ostacolata dalla fragilità dell’mRNA.
Nel corso degli anni, i ricercatori hanno cercato di risolvere l‘instabilità intrinseca incapsulando l’mRNA in nanocarrier fatti di polimeri, lipidi o materiali inorganici. Le nanoparticelle lipidiche (LNP) sono state scelte da Moderna, Pfizer-BioNTech, CureVac e Imperial College London per i loro
va cci ni # covid-19.
Questo ha attirato l’attenzione degli specialisti nel campo della biotecnologia farmaceutica, alcuni dei quali hanno sollevato preoccupazioni per ulteriori incognite.
In una risposta rapida pubblicata su bmj.com, JW Ulm, uno specialista di terapia genica che ha pubblicato sul targeting tissutale dei vettori terapeutici,13 ha sollevato preoccupazioni sulla biodistribuzione degli LNP: “Al momento, è stato riportato relativamente poco sulla localizzazione tissutale degli LNP usati per codificare l’RNA messaggero codificante la proteina spike della SARS-CoV-2, ed è vitale avere informazioni più specifiche su dove vanno esattamente le nanoparticelle liposomiali dopo l’iniezione. “14
È un’incognita che Ulm teme possa avere implicazioni per la sicurezza del va cci no. Ha detto a The BMJ:
“Pfizer-BioNTech e Moderna hanno fatto un lavoro notevole, facendo una scalata rapida nella produzione di un sistema così nuovo. Tuttavia, gli studi farmacocinetici, con conferma di laboratorio indipendente, sono essenziali per accertare la potenziale citotossicità e la tossicità macroscopica, specialmente data la probabilità di iniezioni di richiamo nel corso di mesi o anni”
I regolatori e i produttori contattati da The BMJ per questo articolo non hanno voluto affrontare nessuna delle domande sollevate dalla rapida risposta di Ulm”.
Finale
Dopo queste argomentazioni “tecniche e scientifihce dell’autorevole rivista medica britannica, certo non possiamo essere liberi da preoccupazione, anche per come “gli esperti della notizia”, indiscutibili, insistano con l’ignorare queste informazioni e/o occultarle al pubblico, che va solo convinto en masse e non certo documentato ed informato.
Che peso e valore hanno la vita umana oggi per la società e suoi “giocatori importanti”?
La risposta pare drammaticamente facile.
Impossibile del resto che “fuori” venga valorizzato qualcosa che prima non sia stato valorizzato dentro di sé.
Fonte: https://www.bmj.com/content/372/bmj.n627
References