Dal cosmo Geoingegneria-clima

Piccola era glaciale dal 2020 al 2053. Dagli studi di Valentina Zharkova ed altri

Scritto da Cristina Bassi

Dalla seconda metà di questo decennio ai primi anni del 2050, farà un freddo eccezionale, ci sarà un clima estremo, ci saranno terremoti ed eruzioni vulcaniche”. Questo secondo uno studio scientifico di Valentina Zharkova, scienziata solare, a cui fa riferimento l’articolo dal blog austriaco di scienza e politica TKP , che traduco nel seguito (qui le altre mie traduzioni da TKP).
Quindi… mini era glaciale o surriscaldamento globale?

————————–

Alcuni astrofisici prevedono un grande minimo solare moderno. Sono quindi in contrasto con i climatologi governativi che stanno fornendo la base ideologica della COP28, attualmente in corso a Dubai.

Gli astrofisici studiano i cambiamenti nelle orbite del sole e della terra, nonché le fluttuazioni dell’intensità delle radiazioni che dal sole raggiungono la terra . Secondo gli astrofisici, questi fattori controllano il clima.

Uno di questi astrofisici è la professoressa Valentina Zharkova, scienziata solare britannica, di origine ucraina, della Northumbria University di Newcastle.

Da 30 anni avverte di un fenomeno pericoloso che potrebbe portare a cambiamenti climatici e meteorologici drammatici e a un raffreddamento globale, come dimostrato nella pubblicazione Nature SR di Zharkova et al, 2015 e spiegato in Zharkova, 2020.

Zharkova ha utilizzato un metodo matematico che descrive i cambiamenti degli ultimi quattro cicli solari con una precisione del 97%. Come più volte qui riportato, questi cicli solari hanno una durata di circa 11 anni.

Clima Energia Società

Il movimento delle macchie solari (Zharkova et al., 2023a) è attualmente utilizzato per definire l’attività solare. Le macchie solari sono radici di anelli magnetici incorporati nella superficie solare (fotosfera) e rappresentano le regioni più fredde della superficie solare che si muovono regolarmente e appaiono più scure nelle fotografie.

Tuttavia, hanno ancora temperature di circa 4.200 gradi Celsius.

Zharkova ed altri (nel 2019) avevano altresì dimostrato che il campo magnetico del Sole subisce due oscillazioni millenarie della sua linea di base, causate dallo spostamento del Sole verso o lontano dall’orbita terrestre.

Ciò è noto come Solar Intertial Movement (Movimento Interziale Solare) o SIM, descritto per la prima volta da Isaac Newton nei Principia pubblicati nel 1687.

In quell’ articolo si ipotizzava che l’attuale riscaldamento globale fosse una parte del consueto ciclo di Hallstatt, della oscillazione dell’irraggiamento solare causato dal SIM.

Come abbiamo reso noto, l’articolo fu ritirato su richiesta dei difensori della CO2, che sostenevano che le distanze tra il sole e la terra non stavano così cambiando come calcolato dagli astrofisici.

Successivamente, però, Zharkova, nel 2021, presentò l’effemeride ufficiale delle distanze tra il Sole e la Terra negli ultimi due millenni (600-2600), che dimostra le conclusioni del lavoro di Zharkova ed altri 2019, secondo cui le distanze tra il Sole e la Terra cambiano molto fortemente in un periodo di 2000-2300 anni.

Queste oscillazioni fondamentali sono state osservate regolarmente negli ultimi 120.000 anni nelle variazioni del campo magnetico e osservate nell’irraggiamento solare.

Le recenti prognosi pubblicate da US Space Weather Service (Servizio meteorologico spaziale degli Stati Uniti) sull’attività delle macchie solari, prevedono un drastico calo dell’attività solare entro il 2031, il che è coerente con le previsioni di Zharkova.

Il calo da 109 macchie solari nel maggio 2025 ad appena 9,5 nel dicembre 2031 è estremo. La diminuzione associata dell’irraggiamento solare totale ((Total Solar Irradiance TSI) è significativa.

Secondo Zharkova, una riduzione significativa dell’attività solare porterà inevitabilmente a cambiamenti climatici e meteorologici drammatici, come un massiccio raffreddamento globale che potrebbe essere paragonato a una mini era glaciale.

“Tra il ciclo 25 e gli 11 anni del ciclo 26 [il ciclo meno attivo] e tra il ciclo 26 e il 27 sarà il periodo più freddo sulla Terra, e lo avvertiremo attraverso la mancanza di vegetazione”.

Ciò significa che sulla Terra, dopo il periodo attivo del “ciclo solare 25”, dalla seconda metà di questo decennio ai primi anni del 2050, farà un freddo eccezionale, sarà un clima estremo, ci saranno terremoti ed eruzioni vulcaniche.

Zharkova ha indicato il 2030 come l’anno in cui tutto ciò inizierà seriamente, avvertendo che il 2030 sarà così freddo da provocare gravi carenze alimentari.

In concomitanza con il calo delle temperature, gli oceani, che coprono il 71% della superficie del nostro pianeta, causeranno un maggiore assorbimento di CO2 dall’aria. L’abbassamento della temperatura dell’acqua consente di assorbire una maggiore quantità di CO2.

Tuttavia, le piante hanno bisogno di anidride carbonica per crescere: più ce n’è, più velocemente crescono, meno ce n’è, più lentamente crescono. Le ragioni chimiche e biofisiche di questo fenomeno sono spiegate in dettaglio qui.

Un altro fattore è, ovviamente, la riduzione del periodo di vegetazione con la diminuzione della temperatura media.

Fonte: https://tkp.at/2023/12/05/kleine-eiszeit-von-2020-bis-2053-oder-globaler-erwaermung/

traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

Il Sistema Solare nello Spazio — Libro