Pericoli Ambiente minacciato

Dr Moskowitz: non ci sono ragioni per credere che il 5G sia sicuro

Scritto da Cristina Bassi

Sul tema 5G ho già tradotto e pubblicato una serie di articoli su questo sito, la più parte sempre con dichiarazioni e valutazioni di esperti nel settore, scienziati e  accademici; aggiungo ora una sintesi dell’articolo apparso sul Scientific American del 17.10.2019.

L’autore, Joel M. Moskowitz, PhD, è direttore del Center for Family and Community Health in the School of Public Health at the University of California, Berkeley. (Centro per la Salute della Famiglia e Comunità nella Scuola di Salute Pubblica alla Università di Berkley, California)

Il dr Moskowitz è altresì consulente volontario dell’ International EMF Scientist Appeal e del Physicians for Safe Technology

Dal 2009, egli si occupa di tradurre e divulgare la ricerca relativa agli effetti sulla salute, della radiazione  wireless. Con i colleghi ha pubblicato un review paper , che riporta che gli utilizzatori che usano il cellulare a lungo, sono a maggior rischio di tumori cerebrali.

I politici (da noi il M5S in testa!), vari media e “scienziati” maintream, dicono che non esistono note scientifiche che indichino rischi per la nostra salute, per quel che riguarda l’uso e implementazione del 5G.

Ciò appare, però,  più fantasioso della fantasia, alla luce di ciò che internazionalmente sta girando come informazione tecnica e scientifica sui danni e rischi del 5G.

E sempre più capiamo come il denaro senza etica, è come l’intelligenza senza saggezza: pericolosissimo per l’umanità.

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Per l’industria delle telecomunicazioni gli scienziati critici sono fabbricanti di paure 

Ma torniamo al dr Moskowitz, che nel suo articolo esordisce dicendo che l’industria delle telecomunicazioni ed i suoi esperti, hanno accusato molti degli scienziati di essere dei “fabbricanti di paure” sulla tecnologia wireless del 5G.

Ovviamente si allude a quegli scienziati che hanno indagato sugli effetti della radiazione da cellulare.

Il Presidente della Federal Communications Commission (FCC), scrive Moskowitz,  ha recentemente annunciato  in un comunicato stampa (press release) che:

“la commissione presto riaffermerà quei limiti per la radiazione di radiofrequenza (RFR), che la FCC adottò negli anni ’90” e che “si basano su un cambiamento di comportamento nei topi sottoposti a radiazione a microonde”  (  RFR exposure). “

Sta parlando di dati presi in considerazione da una ricerca degli anni ’80, ma ora la ricerca in peer review presenta  più di 500 studi, sugli effetti della esposizione RFR sulla salute o biologia.

Oltre 240 scienziati, inoltre,  sul tema “effetti biologici e sulla salute, causati da campi elettromagnetici non ionizzanti (EMF, ovvero i campi elettromagnetici),  hanno pubblicato in peer-review degli studi ed hanno altresì firmato un Appello Internazionale  ( the International EMF Scientist Appeal).

In questo Appello,  si dice che numerose pubblicazioni scientifiche recenti, hanno mostrato che gli EMF (campi elettromagnetici) hanno delle conseguenze sugli organismi, ovvero aumentano il rischio di cancro, stress cellulare, radicali liberi dannosi, danni genetici, cambi strutturali e funzionali nel sistema riproduttivo, deficit di memoria ed apprendimento, disturbi neurologici  ed impatti negativi sul benessere generale degli esseri umani.

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Danni ben oltre la razza umana, ma gli Enti governativi latitano

Il danno va ben oltre la razza umana, poiché c’è crescente evidenza di effetti dannosi sia alla vita animale che vegetale” .

Si rendono oggi necessari, ribadisce Moskowitz, “dei nuovi limiti di esposizione, che tengano conto di questi diversi effetti.

Inoltre, questi limiti devono basarsi su un effetto biologico, e non un cambiamento del comportamento di un ratto in laboratorio”.

Nel 2011, l’Ente per la Ricerca sul Cancro (IARC) della OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ha classificato l’RFR (radiazioni di radiofrequenza) come possibile cancerogeno, sugli esseri umani” .

Moskowitz in questo nel suo articolo, ricorda come uno studio da 30 milioni di dollari, condotto dal Programma Tossicologico Nazionale Americano (U.S. National Toxicology Program (NTP),  abbia trovato con “chiara evidenza” come due anni di esposizione alla RFR del cellulare aumentino il cancro in ratti maschi e danneggino il DNA in topi e ratti di entrambi i sessi

Sulla base di questa ricerca pubblicata nel 2011, l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) – leggiamo da Moskowitz – ha reso recentemente prioritario che si rivedano i parametri nei prossimi 5 anni.

Tuttavia, prosegue Moskowitz, la FDA americana, ha di recente riconfermato quei limiti per la esposizione, che già furono annunciati nel 1996, ovvero quelli posti da FCC (Federal Communications Commission).

La FDA li ha riconfermati in una sua lettera all’ FCC, (Federal Communications Commission), in cui si dice che “la prova scientifica disponibile a questa data non sostiene effetti avversi sulla salute degli esseri umani, provocati dalla esposizione ai limiti attuali o al di sotto di essi”.  

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Onde millimetriche e danni sulla salute  

Moskowitz ci ricorda, come già spiegato e annunciato da molti altri ricercatori e tecnici del settore, che il 5G impiegherà per la prima volta onde millimetriche in aggiunta a quelle a microonde, già in uso per le tecnologie più vecchie: dal 2 al 4 G.

Ovvero per il 5G ci sarà bisogno di antenne ogni 100-200 metri. Vuol dire che molte persone saranno esposte alla radiazione delle onde millimetriche

“Le onde millimetriche sono soprattutto assorbite entro pochi millimetri della pelle umana e negli strati superficiali della cornea. Una esposizione di breve durata può avere effetti fisiologici avversi sul sistema nervoso periferico, sul sistema immunitario e sul sistema cardiovascolare”, afferma Moskowitz

E anche:
“La ricerca suggerisce che esposizioni a lunga durata, possano costituire rischi per la salute della pelle (p.e. il melanoma), gli occhi (p.e.melanoma oculare) e i testicoli (p.e sterilità)

“Dal momento che il 5G è una nuova tecnologia, non c’è ricerca sugli effetti sulla salute (…) tuttavia abbiamo considerevoli prove sugli effetti dannosi del 2G e 3G . Si conosce poco sugli effetti da esposizione al 4G, una tecnologia che ha 10 anni, perché i governi sono stati negligenti nel finanziare questa ricerca”.

Il dr Moskowitz ricorda anche che vediamo aumenti in certi tipi di tumori alla testa e al collo, che si possono almeno parzialmente attribuire alla proliferazione della radiazione da cellulari”.

E conclude il suo articolo con una riflessione “etica”: la società (americana) investe enormi somme di denaro per implementare il 5G, ovvero “una tecnologia da cellulare che richiede l’installazione di più di 800mila siti di antenne da cellulari, vicine a dove viviamo, lavoriamo e giochiamo”.

Non sarebbe il caso, invece,  di sostenere le raccomandazioni di 250 scienziati e medici che hanno firmato   l’Appello del 5G, che  richiede una immediata moratoria?

Fonte: https://blogs.scientificamerican.com/observations/we-have-no-reason-to-believe-5g-is-safe/

Traduzioni, sintesi ed elaborazione: M.Cristina Bassi per https://www.thelivingspirits.net

Il sito  del dr Moskowitz:  Electromagnetic Radiation Safety , che ha avuto più di due milioni di pagine visitate dal 2013.

VEDI ANCHE:

https://www.thelivingspirits.net/il-wireless-e-i-danni-ai-mitocondri-e-cellule/

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