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Prof. Rees e i rischi esperimento CERN: la terra potrebbe ridursi a una densissima e piccolissima sfera

Scritto da Cristina Bassi

Il Prof. Lord Martin Rees [ astronomo e cosmologo inglese,  dal 1º dicembre 2005 è presidente della Royal Society],  ha detto che il pianeta  potrebbe restringersi fino a diventare una massa compatta se l’esperimento pionieristico finisse male.

Ha fatto questa affermazione esplosiva nel suo nuovo libro: “On the Future: Prospects for Humanity” – Sul futuro: prospettive per l’umanità- che ha affrontato tutti i rischi planetari, come il cambio climatico, la guerra, l’Intelligenza Artificiale, la tecnologia.

Il Prof. Rees ha detto che, quando gli scienziati fanno esperimenti in cui gli atomi si scontrano tra loro per creare dei quarks, la parte costituente la materia, è possibile che si crei una conseguenza non intenzionale.

Ha detto che questi esperimenti  potrebbero portare ad una Armageddon sulla Terra, facendo partire una catena di reazioni di eventi catastrofici.

Si potrebbe formare un buco nero che risucchia tutto intorno a sè,” ha scritto, secondo il The Telegraph.

“La seconda possibilità spaventosa è che i quarks si riassemblino in oggetti compressi che si chiamano “strangelet”.  In sè questo sarebbe innocuo. Tuttavia in alcune ipotesi  un strangelet, per contagio, puo’ convertire qualsiasi altra cosa incontri, in una nuova forma di materia, trasformando cosi tutta la Terra in una sfera iperdensa di circa 100 metri di diametro”.

COSMOLOGO: il professore Lord Martin Rees è un celebre scienziato

Il Prof. Rees ha detto che il Large Hadron Collider al Cern  (di Ginevra, CH) pone un rischio simile. Ed ha affermato: “Lo spazio vuoto, cio’ che i fisici chiamano il vacuum , è piu’ di un nulla. E’ l’arena di tutto cio’ che accade. Ha latenti in sè tutte le forze e particelle che governano il mondo fisico. Il vacuum attuale potrebbe essere fragile e instabile”.

Alcuni hanno speculato sul fatto che l’energia concentrata che si crea quando le particelle si scontrano, potrebbe innescare una “fase di transizione” che strapperebbe la struttura dello spazio.  Questa sarebbe una calamità cosmica, non solo terrestre”

Tuttavia, il Prof. Rees ammette che particelle a maggiore energia, vengono create nello spazio senza conseguenze catastrofiche.

Ma ha detto che la comprensione attuale della fisica a livello mondiale, in questo campo è ancora molto traballante, aggiungendo di non poter asserire che sia probabile che il mondo finisca in questo modo.

Continua: “L’innovazione è spesso un rischio. Ma se non sacrifichiamo dei rischi, è probabile che sacrifichiamo i benefici”

Tuttavia i fisici dovrebbero avere circospezione nel portare avanti esperimenti che generano condizioni  senza precedenti persino nel cosmo.

Allo stesso modo, i biologi dovrebbero evitare di creare patogeni geneticamente modificati e potenzialmente devastanti che possono modificare su larga scala la linea germinale umana

“Molti di noi tendono a non prendere in considerazione questi rischi, come fossero fantascienza, ma per la posta in gioco non dovrebbero essere ignorati , anche se considerati altamente improbabili”

Fonte:  https://www.dailystar.co.uk/news/weird-news/733244/earth-330ft-sphere-large-hadron-collider-professor-lord-martin-rees

Traduzione M. Cristina Bassi per www.thelvingspirits.net