Pericoli Ambiente minacciato

8 aprile eclissi solare : la NASA sparerà 3 razzi sonda all’ombra della Luna e il CERN testerà un accelleratore da 4 miliardi di dollari

Scritto da Cristina Bassi

In un articolo del 26 marzo 2024 FORBES , da cui traduco in sintesi quanto segue, annunciava la notizia: l’8 aprile 2024 ci sarà una eclissi solare totale che attraverserà parti del Messico, 15 stati americani e il Canada ed anche una un’eclissi solare parziale per l’intero continente americano. A causa di questo evento ci sarà un calo della luce solare.

Atmospheric Perturbations Around The Eclipse Path (Perturbazioni atmosferiche intorno al percorso dell’eclissi), alias APEP,  è il nome del progetto della NASA, che ha per obbiettivo – ci dice Forbes- quello di studiare come il calo della luce solare e della temperatura, influisca sull’atmosfera superiore della Terra.

NASA ci dice che il nome l‘APEP (l’acronimo di quanto sopra) prende il nome dalla divinità serpente dell’antica mitologia egizia, nemesi (oppositore) della divinità solare Ra.


Apep
(o Aapep, Apepi o Apophis), era l’antico spirito egizio del male, dell’oscurità e della distruzione. In quanto acerrimo nemico del dio del sole, Ra, era una forza malefica che non poteva mai essere completamente sconfitta.

Ogni notte, quando il sole attraversava il mondo sotterraneo (o il cielo), il suo ruggito riempiva l’aria e lanciava il suo attacco. Sebbene si ritenesse che esistesse fin dai tempi primordiali, Apep non viene menzionato per nome fino al Medio Regno.

È possibile che sia nato dal caos e dall’incertezza, provocati dalla fine dell’Antico Regno… ed è anche possibile che le raffigurazioni di grandi serpenti sulle ceramiche del Predinastico si riferiscano a lui. (fonte)

I razzi suborbitali della NASA partiranno dalla Wallops Flight Facility di Wallops Island, in Virginia, da dove l’81% del sole sarà bloccato dalla luna.

L’ombra della Luna

Non sarà tuttavia la prima misurazione simultanea, durante un’eclissi solare, ad essere effettuata da diverse posizioni in uno strato molto speciale dell’atmosfera terrestre. Era già accaduto il 7 ottobre 2023, quando gli stessi razzi vennero lanciati all’ombra della Luna durante un’altra eclissi solare parziale.

I razzi, vennero lanciati dal White Sands Missile Range, nel Nuovo Messico, dove si verificò un’eclissi solare parziale del 90%.

Tutti e tre i carichi scientificamente utili di allora, sono stati recuperati con successo per essere rimessi in volo dalla Wallops Flight Facility per la seconda parte dell’esperimento APEP. Come fu per lìesperimento dal New Mexico, anche ora i razzi saranno lanciati prima, durante e dopo il picco dell’eclissi.

“Ogni razzo espellerà quattro strumenti secondari delle dimensioni di una bottiglia di soda da due litri che misureranno gli stessi punti di dati, in modo da ottenere risultati simili a quelli di quindici razzi, lanciandone solo tre”, ha dichiarato Aroh Barjatya, professore di fisica ingegneristica all’Embry-Riddle Aeronautical University in Florida, dove dirige lo Space and Atmospheric Instrumentation Lab.

Lo scopo di APEP

Lo scopo dell’APEP è quello di cercare le perturbazioni – cambiamenti nell’atmosfera terrestre durante l’eclissi, e lo fa con quattro piccoli strumenti scientifici che misurano i cambiamenti nei campi elettrici e magnetici, nella densità e nella temperatura.

I razzi entreranno nella ionosfera, dove l’aria diventa elettrica. È qui che gli ioni e gli elettroni si muovono e diminuiscono di temperatura e densità all’alba e al tramonto.

“È una regione elettrificata che riflette e rifrange i segnali radio e ha un impatto sulle comunicazioni satellitari quando i segnali vengono attraversati”, ha detto Barjatya.

“Comprendere la ionosfera e sviluppare modelli che ci aiutino a prevedere le perturbazioni è fondamentale per garantire che il nostro mondo, sempre più dipendente dalle comunicazioni, funzioni senza problemi”.

Fin qui la comunicazione di Forbes, ma anche il CERN di Ginevra sarà in attività l’8 aprile, lo leggo sul Dailymail britannico. Una data quindi che l’umanità potrebbe non dimenticare…

Attività anche al CERN nel giorno della eclissi

ll CERN testerà un acceleratore da 4 miliardi di dollari il giorno dell’eclissi solare, ovvero l’acceleratore di particelle più potente del mondo, per cercare la materia “invisibile” che alimenta segretamente il nostro universo.…

Le teorie suggeriscono che esistono 17 diversi gruppi di particelle e l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, meglio conosciuta come CERN, ha confermato l’esistenza di uno, utilizzando il suo Large Hadron Collider (LHC) nel 2012.

Ora, il team ha riavviato LHC dopo un’ibernazione di due anni con la speranza di svelare altri misteri, in particolare la materia oscura.

L’LHC continuerà l’esperimento fino alla fine di quest’anno, quando poi verrà messo in una lunga ibernazione per consentire al CERN di trasformarlo nella versione successiva, l’LHC ad alta luminosità (HL-LHC).

L’acceleratore si trova a 300 piedi di profondità al confine tra Francia e Svizzera ed è entrato in funzione il 10 settembre 2008.

L’LHC funziona facendo scontrare i protoni per separarli e scoprire le particelle subatomiche che esistono al loro interno e la loro interazione. Questo mese gli scienziati hanno acceso la potente macchina, iniettandovi diversi fasci di protoni.

Fonti:

https://www.forbes.com/sites/jamiecartereurope/2024/03/26/why-nasa-will-fire-three-rockets-at-the-solar-eclipse/?sh=719429313d19

https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-13249813/CERN-accelerator-smash-particles-solar-eclipse.html?fbclid=IwAR1FfXYcnOqdWGn_YgCWY-6OwZ4eWsUkMv8OWk4neEeQ-PJtjqXTqYv_R7Y_aem_Actc7i-tmvxYDgZRx5q-FTDzZEJj0LO5crfe6U-nFNAqm5uYfqpo1Gqtg21cPeNWtX5YndBoM8Fd-nHTQ8tK9E70

traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net