Dal cosmo Nuovimondi

Gli scienziati scoprono “l’immagine speculare” del Sole e della Terra nello spazio profondo

Scritto da Cristina Bassi

Da ZeroHedge del 16 giugno 2020, questa interessante notizia che traduco nel seguito. Potrebbe dimostrare che la Terra non è una realtà isolata nel cosmo, oppure… che tutto è virtuale e la “conoscenza” ruota intorno a modelli matematici e computeristici? Vediamo gli sviluppi. Certo sembra che “vie di fuga” nell’universo per la razza umana abituata alla Terra…vengano almeno sondate? 

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I ricercatori occidentali hanno scoperto un misterioso esopianeta grande meno del doppio della Terra che orbita intorno a una stella lontana simile al Sole e che potrebbe sostenere la vita, il che lo rende l’analogo più vicino al sistema Terra-Sole.

La scoperta dell’esopianeta KOI-456.04 che orbita intorno alla stella Kepler-160 — è stata fatta dai ricercatori del Max Planck Institute for Solar System Research (MPS) in Germania e negli Stati Uniti. I risultati sono stati pubblicati su Astronomy & Astrophysics, con il titolo “Transit least-squares survey III. A 1.9 R⊕ transit candidate in the habitable zone of Kepler-160…:”

 

“La stella Kepler-160 è probabilmente orbitata da un pianeta grande meno del doppio della Terra con una distanza stella-pianeta che potrebbe permettere temperature di superficie planetaria, favorevoli alla vita. L’esopianeta appena scoperto, che è stato trovato da un team di scienziati guidati dal Max Planck Institute for Solar System Research (MPS) di Gottinga  (D), è più di un altro mondo potenzialmente abitabile.

Una delle proprietà chiave che lo rende simile al sistema Terra-Sole più di qualsiasi altro mondo precedentemente conosciuto, è la sua stella ospitante, simile al Sole. La maggior parte degli esopianeti simili alla Terra conosciuti finora sono in orbita attorno ad una debole stella nana rossa che emette la sua energia principalmente sotto forma di radiazione infrarossa piuttosto che di luce visibile”.

la piu parte degli esopianeti della missione Kepler, hanno la dimensione di Nettuno e sono relativamente in orbita vicina intorno alle loro stelle ospitanti e le temperature su questi pianeti sarebbero troppo calde per una superficie di acqua liquida (vedasi terzo pannello di cui sopra) . Quasi tutti i pianeti della dimensione della Terra che siano noti per avere potenzialmente temperature di superficie simili alla Terra, orbitano intorno a stelle nane rosse, che non emettono luce visibile, ma invece radiazione infrarossa (vedasi pannelo in basso) La Terra è nella giusta distanza dal Sole, per avere temperature di superficie richieste per l’esistenza di acqua liquida. Il pianeta scoperto di recente, candidato ad essere tale, ovvero KOI-456.04 e la sua stella Kepler-160 (secondo pannello da sopra) hanno grandi similitudini con la Terra e il Sole (in alto nel pannello). da MPS


“La luce proiettatta su KOI-456.04 dalla sua stella ospitante, simile al Sole, tuttavia, è molto simile alla luce del giorno vista sul nostro pianeta natale. Inoltre, il periodo orbitale di KOI-456.04 intorno alla sua stella simile al Sole è quasi identico a un anno terrestre
“, cosi si legge in una dichiarazione di MPS.

Ciò che rende la scoperta del KOI-456.04 davvero interessante è che l’impianto è in orbita intorno alla stella Kepler-160 a una distanza paragonabile a quella della Terra dal Sole – suggerendo che la vita potrebbe esistere. Questa è un’immagine speculare e la più simile al sistema Terra-Sole di qualsiasi sistema esoplanetario scoperto finora.

L’esopianeta è a tremila anni luce dalla Terra e non è ancora stato ufficialmente confermato – MPS ha detto che la probabilità che sia un pianeta reale è dell’85%.

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“Attualmente non si può escludere completamente che KOI-456.04 sia, di fatto, un caso statistico o un errore di misura del sistema, invece che un vero e proprio pianeta. Il team stima che le probabilità che KOI-456.04 sia di natura planetaria, siano circa dell’85% a favore del pianeta“, ha detto MPS.

Mentre KOI-456.01 è ancora considerato un candidato planetario, le probabilità sono elevate, secondo la ricerca, che di questo si tratti veramente.

Come per altri pianeti simili alla Terra, all’inizio di quest’anno abbiamo notato che gli astronomi dell’esopianeta della NASA hanno rilevato le bio-segnature di un pianeta che potrebbe sostenere le condizioni di abitabilità per promuovere potenzialmente la vita

fonte: https://www.zerohedge.com/technology/scientists-discover-mirror-image-sun-earth-deep-space
traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net