Per introdurre questo articolo, per cui attingo alla fonte Vice. com, capita a fagiolo il commento di David Icke:
“Come dico da decenni, il DNA umano può essere controllato con segnali elettrici”.
Vice, rivista mainstream, è collegata a vice Media, una società di digital media e comunicazioni statunitense-canadese, che si espanse principalmente nei media digitali focalizzati su giovani e giovani adulti. (wiki)
Gli scienziati di cui qui si parla, definiscono “un enorme passo avanti”, il fatto che si sia scoperto che il DNA umano può essere controllato da segnali elettrici, poiché questa ricerca potrebbe consentire il controllo dei geni umani tramite dispositivi elettronici indossabili, ed è: “l’anello mancante che permetterà ai dispositivi indossabili di controllare i geni in un futuro non troppo lontano”.
Questo è stato pubblicato su Nature.
“In un esperimento inedito, i ricercatori sono riusciti a innescare la produzione di insulina in cellule umane inviando correnti elettriche attraverso un’interfaccia “elettrogenetica” che attiva geni mirati.
Le future applicazioni di questa interfaccia potrebbero essere sviluppate per fornire dosi terapeutiche per il trattamento di una vasta gamma di condizioni, tra cui il diabete, controllando direttamente il DNA umano con l’elettricità”
Gli scienziati in questione, guidati da Jinbo Huang, biologo molecolare del Politecnico di Zurigo, hanno ideato un’interfaccia alimentata a batteria, che chiamano “tecnologia di regolazione a corrente diretta (DC)” o DART, in grado di attivare risposte geniche specifiche con una corrente elettrica”.
“I sistemi elettronici e biologici funzionano in modi radicalmente diversi e sono in gran parte incompatibili a causa della mancanza di un’interfaccia di comunicazione funzionale“, ha dichiarato il team nello studio.
“Mentre i sistemi biologici sono analogici, programmati dalla genetica, aggiornati lentamente dall’evoluzione e controllati da ioni che scorrono attraverso membrane isolate, i sistemi elettronici sono digitali, programmati da un software facilmente aggiornabile e controllati da elettroni che scorrono attraverso fili isolati”.
Lo stesso gruppo di ricercatori del Politecnico di Zurigo aveva originariamente dimostrato che i geni potevano essere attivati elettricamente nell’ambito di uno studio pubblicato nel 2020.
Qualche sospetto è inevitabile: tutto ciò sembra il modo perfetto per controllare gli esseri umani e spegnerli quando non sono allineati, per esempio. Una opzione perfettamente inseribile nell’agenda distopica in cui ci troviamo.
Nell’articolo si legge anche:
“Attualmente si assiste a un’esplosione di interesse per i dispositivi medici indossabili, che sono tecnologie portatili incentrate sulla salute, come i fitness tracker, i biosensori, i monitor della pressione sanguigna e i dispositivi portatili per l’elettrocardiogramma.
Gli indossabili intelligenti sono diventati uno strumento essenziale per molti medici e pazienti, spingendo i ricercatori a continuare a sviluppare nuove piattaforme per la raccolta di dati medici o addirittura per eseguire interventi medici”.
Per Huang e i suoi colleghi, che questa “invenzione” e scoperta, pone le basi per “l’espressione genica elettrocontrollata, che si puà indossare e che ha il potenziale di collegare gli interventi medici all’internet del corpo o all‘internet delle cose“.
Fingiamo sorpresa.
“Mentre per la convalida del proof-of-concept (come prova del concetto), abbiamo scelto la produzione di insulina controllata da DART , dovrebbe essere semplice collegare il controllo DART alla produzione e al dosaggio in situ di un’ampia gamma di biofarmaci“, ha concluso il team.
E per non lasciare indietro memorie… “Il chip cerebrale Neuralink di Elon Musk sarà nella fase di sperimentazione, quando gli esseri umani avranno installato questi chip nel loro cervello. L’azienda di neurotecnologie del miliardario sta assumendo personale per la sperimentazione clinica in attesa dell’approvazione da parte delle autorità.” (fonte)
